Damiano Palano firma un editoriale all’interno dello Speciale Usa di Polidemos. “Che lo si apprezzi o lo si detesti, è necessario ammettere che Donald Trump ha trasformato il modo di fare politica e i temi del dibattito, lasciando un segno indelebile in tre aree chiave: l’organizzazione dei consensi attraverso i social media, l’uso del linguaggio del risentimento come strumento di costruzione identitaria e una rivoluzione in campo economico e politico che rompe esplicitamente con i principi dell’ordine internazionale liberale”, scrive
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Il nucleare può cambiare la storia. L'impegno dell'Italia per una nuova diplomazia energetica
Nell’ambito della nostra presidenza del G7, abbiamo organizzato la prima riunione del Gruppo mondiale per l’energia da fusione promosso dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. L’intervento di Giorgia Meloni alla Cop29
La sfida di un sistema previdenziale resiliente. Scrive De Felice (Inps)
È fondamentale promuovere l’ingresso nel mercato del lavoro di giovani e donne, garantendo opportunità a tutti. Le nostre politiche devono continuare a incentivare questo processo, creando un mercato del lavoro inclusivo e dinamico. È importante iniziare a maturare una cultura e una consapevolezza previdenziale per prepararvi a costruire un futuro migliore e più sereno. L’intervento di Diego De Felice, direttore centrale della comunicazione di Inps durante l’incontro “Giovani, industria culturale e Csr” che si è svolto al Talent Garden Ostiense di Roma
Perché serve una riserva specializzata per le nuove tecnologie militari
Una “riserva specializzata”, che sia in grado di garantire alle Forze Armate uno sviluppo capacitivo ed operativo nel campo delle nuove tecnologie. La proposta del ministro Crosetto nella sua audizione sul Documento Programmatico Pluriennale ha messo in luce una questione complessa, cui le Forze Armate italiane devono far fronte anche per rispondere alle esigenze dottrinarie ed operative determinate dalle guerre in Ucraina e Medio Oriente. L’analisi di Filippo Del Monte, Geopolitica.info
Cop29, Taiwan può contribuire a salvare il clima. Scrive il ministro Peng
Il ministro dell’Ambiente taiwanese, Peng Chi-ming, affida a Formiche.net la sua riflessione sui cambiamenti climatici. Mentre inizia la Cop29, Taipei rivendica un suo posto al tavolo internazionale per la prima delle sfide globali profonde e prioritarie
Ucraina e Medio Oriente sono appese a due narrazioni (e a Trump). Scrive Nava
La storia definirà in un futuro prossimo i nuovi equilibri mondiali, ma è un fatto che nel grande gioco geostrategico stanno cambiando le regole. Abbiamo raccontato la fine della Guerra fredda, le speranze della globalizzazione, l’iper potenza americana, lo scontro di civiltà e ora una rivalità fra alleanze complesse e sistemi in crisi – la Nato, i Brics, l’asse filorusso, l’Ue – che poco assomiglia all’ideale del multilateralismo. L’analisi di Massimo Nava, editorialista del Corriere della Sera e scrittore
Dal Muro di Berlino ai Brics, vecchie e nuove conflittualità raccontate dal prof. Niglia
Le attuali tendenze del mondo sono molto diverse da quelle di trentacinque anni fa e questo forse ci fornisce l’occasione per ripensare il senso storico della caduta del Muro di Berlino. Il commento di Federico Niglia, docente di Storia delle relazioni internazionali all’Università per Stranieri di Perugia e consigliere scientifico dell’Istituto Affari Internazionali
Cosa impedisce all'Italia di assumere una leadership globale. L'analisi di Parsi
L’Italia, sebbene posizionata in un contesto europeo e globale di primo piano, non sembra in grado di giocare un ruolo di guida incisivo. La necessità di una cooperazione globale inclusiva è più urgente che mai, ma resta da vedere se le potenze sapranno affrontare con successo le sfide che si prospettano. La riflessione di Vittorio Emanuele Parsi, professore di Relazioni internazionali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Ucraina, perché Putin è prudente in attesa di Trump. L’opinione dell’amb. Starace
Una possibile svolta diplomatica potrebbe aprire nuovi scenari, ma comporta rischi per la posizione negoziale di Washington. Il Cremlino discute il futuro della sicurezza russa in un contesto geopolitico sempre più complesso ma la reazione cauta riflette la volontà di studiare le prossime mosse da una posizione di forza. L’analisi di Giorgio Starace, già ambasciatore italiano in Russia
Dalla riunificazione tedesca uno spunto per il futuro dell'Europa. I consigli di Valensise
È opinione diffusa che a favorire la caduta della cortina di ferro non fu la distensiva Ostpolitik tedesca, bensì la pressione economica e militare degli Usa e la fermezza del Papa polacco, Giovanni Paolo II, a difesa di Solidarność. Per la stabilizzazione, che l’Europa deve promuovere nel suo interesse, non si potrà prescindere da un’appropriata dimensione di difesa e sicurezza, non solo militare ma economica ed energetica, e da una deterrenza efficace. L’analisi di Michele Valensise, ambasciatore e presidente del Centro italo-tedesco per il dialogo europeo Villa Vigoni