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Ungheria, rischio recessione

Le prospettive economiche dell´Ungheria restano incerte sia nel breve che nel medio periodo e una recessione non è da escludere, in un sistema economico e istituzionale che ha vari punti di debolezza. Lo afferma il servizio studi di Banca intesa in uno studio dedicato al Paese, all´indomani della ripresa dei negoziati con il Fondo monetario internazionale per un sostegno finanziario…

Conferenza 'La famiglia come motore della crescita economica'

Interverranno Edith Arbib Anav, Enzo Campelli, Valerio De Luca, Rav. Riccardo Di Segni, Ettore Gotti Tedeschi, Enrico Letta, Mons. Lorenzo Leuzzi e il Vice Presidente della Camera dei deputati Maurizio Lupi. Modera Antonio Gaspari.

Presentazione del libro La fatica dei giusti di Michele Vietti

Intervengono, oltre all´autore, Antonio Gazzanti Pugliese di Cotrone (Presidente Fondazione Atlante), Nunzio Bevilacqua (Direttore rivista giuridica Notarilia e consiglio direttivo Anspc), Giovanni Pitruzzella (Presidente Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato).

Presto, che è tardi

La diciassettesima Conference of parties, che si è conclusa due giorni dopo la scadenza prevista, ha lasciato una grande incertezza sul suo reale esito, alimentando diverse correnti di pensiero. La presidenza della Cop17, alle 5,28 dell’11 dicembre, riportava tramite la pagina ufficiale di facebook: “Breaking news: Durban produces very positive outcomes. Second commitment of Kyoto Protocol: done. Green climate fund:…

Ma tagliare le emissioni non basta

La tappa di Durban nell’infinita serie di summit climatici si è conclusa, come era prevedibile, con la riconferma della salda convinzione delle Nazioni Unite che la più importante risposta al riscaldamento globale può venire solo da un forte accordo per tagliare le emissioni. Quello che si dimentica quasi sempre, tuttavia, è che se vogliamo risolvere i problemi quali sono nella…

Le caste all'ombra dei grattacieli

La crisi economica mondiale porterà, secondo le ultime stime degli istituti internazionali, a un calo di circa il 2% della crescita dell’economia indiana. Dovrebbe trattarsi tuttavia di un semplice rallentamento, che non andrebbe a compromettere il processo costante di espansione economica che dura da oltre un decennio, permettendo ormai a molti settori dell’economia di operare con tecnologie non importate dall’estero.…

Strategie win win tra Roma e New Delhi

Per capire l’economia indiana occorre partire dalle cifre: l’India ha chiuso l’anno fiscale 2010-2011 con una crescita del Pil dell’8,5%, in un contesto di generale aumento dei redditi e dei consumi della popolazione. Cominciano tuttavia a manifestarsi i primi segnali di rallentamento della crescita, che si riflettono soprattutto nell’indice di produzione industriale, attestatosi a metà 2011 sul 5%, dall’8% dell’anno…

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