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L'uomo al centro. A partire dalla formazione

Chi da anni frequenta gli ambienti universitari potrà senz’altro convenire sul fatto che poche affermazioni sono più ricorrenti e trasversali del lamento, espresso in tutte le sfumature possibili, sulla crisi dell’università. È una denuncia che accompagna la vita degli atenei e dei centri di ricerca, almeno dal 1870, quando Nietzsche, il tragico profeta del nostro tempo, a soli 25 anni…

Una crisi che ricorda il 1992

Il momento che il Paese sta attraversando presenta numerosi punti di contatto con quell’anno 1992 che segnò l’inizio della fine della Prima repubblica e la sua transizione politico-giudiziale verso la Seconda. Le analogie ci sono anzitutto sul versante della tenuta dei conti pubblici. Come allora, ci troviamo in una situazione di estrema debolezza finanziaria accompagnata da una altrettanto significativa incertezza…

Separare il bambino dall'acqua sporca

Gran parte degli analisti prevede un futuro di crescita eterogenea per l’economia mondiale. I Paesi maturi, come gran parte dell’Europa, Usa e Giappone, cresceranno poco e soffriranno di grande volatilità finanziaria e avranno un forte overhang di debito pubblico e privato, e quindi poche nuove risorse per alimentare la crescita. L’Asia e molti indicano l’Africa sono le zone del mondo…

Collegare l'Italia con il futuro

L’aggancio alla crescita mondiale tramite le esportazioni dovrebbe – deve – costituire una priorità assoluta della nostra politica economica. Una priorità che, a cascata, dovrebbe – deve – produrre adeguamenti conseguenti e coerenti di tutte le politiche connesse. La politica infrastrutturale – dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, soprattutto digitali – non può fare eccezione, anzi. Perché, per limitarci ai…

L'eccezione non fa la regola

Il dibattito sul tema delle infrastrutture in Italia tende generalmente a trovare convergenza sulla tesi del forte ritardo che avrebbe il Paese in termini di dotazione infrastrutturale rispetto ai principali Paesi dell’Unione europea. In particolare, molti economisti attribuiscono alla riduzione di risorse finanziarie destinate ad investimenti in infrastrutture i bassi livelli di crescita registrati nel nostro Paese negli ultimi decenni.…

A ciascuno il suo

Mentre l’economia mondiale ha ripreso a marciare, l’Italia procede ancora con il freno a mano tirato allontanandosi dagli standard di competitività dei Paesi avanzati. Tirando le somme, a dieci anni dalla Legge obiettivo, è evidente che poche delle opere programmate sono giunte a completamento. La realizzazione di strade e ferrovie è in ritardo e costa troppo, tra contenziosi e continui…

Per una mobilità a rischio accettabile

Gli incidenti stradali sono la più grande tragedia del nostro Paese. A causa dell’incidentalità stradale, ogni giorno dodici persone escono di casa e non vi fanno mai più ritorno. Ogni due ore sulle strade italiane si spegne una vita e, in un terzo dei casi, si tratta di una giovane vita. Assistiamo ad una vera e propria strage a puntate…

Quel mix che fa bene alla bolletta

Negli ultimi tre anni il settore energetico ha visto quattro grandi “terremoti” che ne hanno cambiato, stanno cambiando o cambieranno gli scenari futuri a livello globale: lo shale gas negli Stati Uniti; la crisi finanziaria che ha causato un crollo dei consumi energetici; l’incidente della centrale nucleare di Fukushima e gli eventi politici in Nordafrica e Medio Oriente. Il peso…

Road map post-nucleare

Il recente referendum ha rimesso in discussione il piano del governo che prevedeva di produrre circa 70 miliardi di kWh dal nucleare, pari al 25% del fabbisogno elettrico; kWh che probabilmente andranno ridistribuiti tra rinnovabili e termoelettrico ultima generazione affinché il nostro Paese possa “centrare”, e perché no anche superare, gli obiettivi europei al 2020. La direttiva 2009/28/Ce sulla promozione…

Pasticcio idroelettrico

E ci risiamo! Lo scorso mese di luglio, come largamente atteso, la Corte Costituzionale ha annullato per la seconda volta la norma nazionale volta a disciplinare il tema delle proroghe delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche. Di fatto le motivazioni sono le medesime: in entrambi i casi, non passando dalla Conferenza unificata Stato-Regioni, è stata violata la potestà concorrente delle…

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