“L’Iran non deve mai ottenere l'arma nucleare”. Gli alleati sono “preoccupati dal programma missilistico” di Teheran. “L’Iran deve astenersi da ulteriori violenze e provocazioni, serve una de-escalation e comportamenti responsabili e moderazione”. Sono alcune del parole dette in conferenza stampa dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine della riunione straordinaria degli ambasciatori dei 29 Paesi dell’Alleanza atlantica. Questo…
Redazione
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Libia, la politica italiana (tanti amici, poco onore) non funziona. Analisi di Paganini
In cambio dell’assistenza militare la Turchia ha chiesto al governo della Libia (National Unity Government) l’accesso e l’utilizzo delle acque tra i due paesi per ragioni economiche. Questo ha scatenato la reazione immediata di Cipro, Grecia, Israele, e in parte anche dell’Egitto che in quell’area già operano - per esempio con la costruzione del nuovo gasdotto che porta gas dal Mediterraneo…
La prima risposta dell’Iran è diplomatica. Ecco le mosse di Zarif, l’anti Pompeo
Si stanno sfidando: uno invita il mondo a rallegrarsi delle morte di Qassem Soleimani, capo dell’unità d’élite dei Pasdaran iraniani. L’altro lo definisce un “pagliaccio arrogante”. Sono Mike Pompeo e Javad Zarif, numeri uno delle diplomazie rispettivamente di Stati Uniti e Iran. Si muovono sullo stesso schema, solo con obiettivi diversi e interlocutori diversi. Mentre il capo di Foggy Bottom…
Sull’Iran si consolida l’asse Usa-Israele. Europa fuori gioco (per ora)
È il capo della diplomazia di Washington, Mike Pompeo, l’uomo da seguire per comprendere i rapporti tra gli Stati Uniti e i loro alleati nelle ore successive all’uccisione di Qassem Soleimani, capo dell’unità d’élite dei Pasdaran iraniani, avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì. Il segretario di Stato ha telefonato al premier israeliano Benjamin Netanyahu mercoledì. Al centro della telefonata…
Ecco come l’attivismo di Macron nel Mediterraneo umilia l’immobile Italia
Una nota di Palazzo Chigi racconta il premier Giuseppe Conte «preoccupato» dalla situazione in Medio Oriente dopo l’uccisione, per mano statunitense, di Qassem Soleimani, generale iraniano a capo della Forza Quds e uno dei più potenti uomini in Medio Oriente. L’invito è a una non ben precisata soluzione europea. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, invece, prima spiega che…
Perché l’Italia non può avere ambiguità nel rapporto con l’Iran. Il monito di Terzi
La risposta data dal governo all'impressionante crescendo di repressione e di terrorismo dell'Iran- lo Stato Islamico Sciita- in Iraq, in Siria ,in Libano, e contro lo stesso popolo iraniano, è stata tipicamente "pacifista" per la voluta e pericolosa confusione che si cerca di produrre nell'opinione pubblica del nostro Paese tra carnefice e vittima, legalità e crimine, non-violenza e pavida sottomissione.…
Occhio alle ombre cinesi dietro le mosse turche in Libia
La Cina sta a guardare gli sviluppi libici. Almeno questa è l’impressione che Pechino sta cercando di far passare. Si tratta di un cambio di passo notevole rispetto a quanto accaduto nel 2011: allo scoppio della guerra civile libica, diverse compagnie cinesi furono infatti accusate di aver venduto grossi quantitativi di armi al raìs Muammar Gheddafi contravvenendo alle sanzioni delle…
Iran? Il gioco non vale la candela. La versione di Randall Schweller
Alcuni dei titoli di giornale che hanno annunciato lo strike del governo americano contro Qassem Soleimani in Iran sostengono che l’uccisione del comandante “ha rimosso un’enorme minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti”. Solo a leggere un’affermazione del genere viene da infuriarsi. Soleimani non era “un’enorme minaccia” per la sicurezza del Paese. A dire il vero, era una minaccia a causa…
L’Iran paga i suoi errori. Belfer (Egic) spiega i nuovi scenari nel Golfo
Ironia della sorte, gli Stati Uniti hanno coordinato l’operazione per uccidere il comandante della forza di élite iraniana Quds – il generale Qassem Soleimani – meno di 24 ore dopo che la Guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, si è vantato di come non ci fosse nulla che gli Stati Uniti potessero fare per fermare l’assedio all’ambasciata americana di Kata’ib…
L’opportunità, oltre la crisi. Così disegniamo un nuovo modello di società
Che ne sarà della globalizzazione così come l’abbiamo vissuta finora? La soluzione è sfruttare la crisi per cambiare il modello di prima all’insegna di una sostenibilità a 360° che veda il ruolo delle imprese centrale anche rispetto alle istituzioni. È qui che si inserisce il rinnovato valore che le imprese hanno assunto durante i mesi della pandemia, a cominciare dalla transizione al lavoro flessibile, alla cooperazione con il mondo istituzionale e al rapporto con i territori. L’intervento di Gian Luigi Cervesato, presidente e ad JTI Italia