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La strategia europea in Africa, tra ownership e governance. Scrive Del Re

Di Emanuela C. Del Re

Il Sahel è la vera frontiera meridionale dell’Unione europea e mai come in questo momento c’è una grande attenzione verso la regione da parte degli Stati membri. Abbiamo una strategia comune definita nel 2021, in cui il concetto politico ispiratore è la necessità di investire nella governance, nel quadro del nostro principio fondante che è l’ownership, l’appropriazione, ovvero contribuire a far sì che il destino degli africani sia nelle loro mani. L’analisi di Emanuela C. Del Re, rappresentante speciale dell’Unione europea per il Sahel

Perché è indispensabile una nuova politica europea per l’Africa. Parla Fassino

Di Roberto Pagano

“È necessaria una nuova visione da parte occidentale: per molto tempo si è guardato all’Africa come a due entità distinte, con il Nord Africa che si affaccia sul Mediterraneo, distinto dall’Africa equatoriale e meridionale. È un approccio ormai superato”, spiega Piero Fassino. La conversazione con Formiche.net

Migranti, Africa, G7. L'intervento di Meloni all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite

Di Giorgia Meloni

L’Italia vuole contribuire a creare un modello di cooperazione, capace di collaborare con le nazioni africane affinché possano crescere e prosperare grazie alle risorse che possiedono. Una cooperazione da pari a pari, perché l’Africa non ha bisogno di carità. L’intervento di Giorgia Meloni all’Assemblea generale dell’Onu

Lobby per la trasformazione digitale. L'opinione di Ferrata

Di Luigi Ferrata

Sarebbe auspicabile che il decisore istituzionale prima di approvare qualunque norma si domandasse se il risultato atteso potrebbe essere conseguito in maniera più efficace ed efficiente prevedendo per l’attuazione l’utilizzo di strumenti legati al mondo digitale. L’intervento di Luigi Ferrata, public affairs expert

Parigi-Berlino, un documento per il futuro dell'Ue. Scrive Zagari

Di Cristiano Zagari

Parigi e Berlino con la loro proposta potrebbero aver dato il là ad un dibattito politico sulla riforma e allargamento dell’Unione europea (quanto mai necessario) un po’ meno banale e noioso di quelli che hanno caratterizzato le precedenti scadenze elettorali europee…

Torniamo a studiare per combattere l'ignoranza. Scrive Chiapello

Di Giancarlo Chiapello

Da dove proviene lo slogan “Dio, Patria, Famiglia” rilanciato da meloni in Ungheria e perché il nemico di questa epoca è l’ignoranza. L’intervento di Giancarlo Chiapello, segreteria nazionale Popolari/Italia Popolare

Biofuel ed eFuels, il ruolo di Bruxelles e la partita da giocare tra mercato e investimenti

Di David Chiaramonti

Cui prodest l’opposizione ai biocombustibili sostenibili e agli eFuels, nonostante le evidenze che sono ormai emerse, e cioè che possono supportare gli obiettivi ambientali, sostenere l’economia agricola e l’industria, contribuire ad un suolo in maggior salute, e consentire ai settori elettrico ed idrogeno rinnovabile di svilupparsi nel tempo in un modo più bilanciato? L’analisi di David Chiaramonti (PoliTo)

Resilienza e infrastrutture critiche. L'Europa, l'Italia e l’interesse nazionale

Lunedì 25 settembre dalle ore 18:00 si terrà l’evento organizzato da Formiche presso la presidenza del Consiglio dei ministri, dedicato a ripensare la sicurezza delle infrastrutture critiche. Parteciperanno Frattasi, Federici, Lega, Mariani, Bagnasco e Setola

Perché è fondamentale salvare il Servizio sanitario nazionale

Di Antonino Saitta

Il ministro della Salute ha richiesto un incremento del fondo sanitario di 4 miliardi, il non accoglimento di questa proposta equivarrebbe ad affermare che il Ssn, finanziato con la fiscalità generale, non è più sostenibile. L’opinione di Antonino Saitta, ex assessore alla sanità della Regione Piemonte

L'America accelera sulle regole per l'Intelligenza artificiale. Cosa vuol dire per noi europei

Di Oreste Pollicino

Lettera da New York di Oreste Pollicino, ordinario di diritto costituzionale all’università Bocconi che in questo anno accademico è Fulbright Scholar e Global Fellow alla New York University. Che ha assistito alle audizioni di vertici di grandi corporation tecnologiche, accademici e policy-maker alla ricerca di un modello di regolazione normativa di carattere non settoriale per l’Intelligenza artificiale. Ecco cosa è emerso

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