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Il gioco nascosto di Anchorage. Ecco cosa si sono davvero detti Trump e Putin

Di Ivan Caruso

L’incontro in Alaska tra i due presidenti è finito senza il cessate il fuoco promesso. Ma dietro le dichiarazioni evasive potrebbe nascondersi un accordo che ora Trump deve vendere a europei e ucraini. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi

L’incontro Trump-Putin visto dall’India (nel giorno dell’Indipendenza)

Di Vas Shenoy

Mentre Trump e Vladimir Putin si sono incontrati in Alaska per cercare di raggiungere un’intesa sul futuro dell’Ucraina, e non solo, la più grande democrazia del mondo, l’India, è stata idealmente al loro fianco, nel suo “appuntamento con il destino”

Il missile nucleare che inquina l'Artico. Putin testa il Burevestnik alla vigilia dei colloqui con Trump

Di Ivan Caruso

Mentre il mondo attende i cruciali colloqui tra Donald Trump e Vladimir Putin previsti per il 15 agosto in Alaska sulla guerra in Ucraina, la Russia si prepara a condurre un test del suo controverso missile nucleare Burevestnik nell’arcipelago artico di Novaya Zemlya. Una coincidenza temporale che non sfugge agli analisti internazionali. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi

Riconoscere uno Stato palestinese? Ci sono molti nodi da sciogliere. L'opinione di Cadelo

Di Elio Cadelo

Nessuno (proprio nessuno), a prescindere se favorevole o contrario alla nascita di un nuovo Stato di Palestina, ha accennato alla storia recente del popolo palestinese e come questa abbia impattato drammaticamente con quella del nostro Paese. L’opinione di Elio Cadelo, autore di “Allah e la scienza” e “Il Mondo Chiuso – il conflitto tra modernità e islam”

L’India riunisce gli inviati speciali di Imec. La presenza di Talò e il ruolo di New Delhi

Di Vas Shenoy

Primo vertice a New Delhi tra gli inviati speciali dell’India-Middle East-Europe Economic Corridor. L’ambasciatore Talò, inviato speciale italiano per Imec spiega: “L’India è cruciale in una rete di connettività che unisce Mediterraneo, Medio Oriente e Asia”

La demografia influenza la guerra (e la pace). Ecco come

Di Uberto Andreatta

Una collettività soggetta a un inesorabile processo di invecchiamento risulta di pari passo poco propensa a innovare e quindi ad aumentare la propria produttività come motore dello sviluppo economico, con ciò attenuando la coscienza del proprio status di potenza e la fiducia nei mezzi a propria disposizione per far fronte a una guerra

Dalla Compagnia delle Indie all’accordo Nvidia-Amd, la mossa elisabettiana di Trump sui chip. L'opinione di Caruso

Di Ivan Caruso

L’annuncio che Nvidia e Amd verseranno parte dei ricavi dalle vendite di chip AI alla Cina al governo americano ha scosso i mercati globali. Molti commentatori l’hanno definito “senza precedenti”, ma la storia racconta una versione diversa. L’opinione del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi

In Alaska, Trump e Putin non ripetano l’errore di Versailles. Scrive Caruso

Di Ivan Caruso

La storia ci ha insegnato una lezione dolorosa ma inequivocabile: le paci ingiuste generano guerre più devastanti. Mentre Putin e Trump si preparano all’incontro in Alaska, il rischio che si profila all’orizzonte non è solo quello di una tregua fragile, ma di una soluzione squilibrata, che potrebbe seminare i germi di conflitti futuri ancora più sanguinosi. L’analisi del generale Caruso, consigliere militare della Sioi

Trump e il nuovo grande gioco nel Corridoio di Zangezur visto dall’India

Di Vas Shenoy

Gli Stati Uniti ottengono il controllo del Corridoio di Zangezur tra Armenia e Azerbaigian, rafforzando la loro presenza al confine con l’Iran. L’accordo, voluto da Trump, ridisegna equilibri regionali e sfida le rotte commerciali di Russia e Cina, toccando anche gli interessi di Turchia e India

Così gli Stati Uniti puntano a restare i guardiani dell'oro. L'analisi di Torlizzi

Di Gianclaudio Torlizzi

Inasprendo la raffinazione e la liquidazione all’interno delle giurisdizioni allineate con gli Stati Uniti, Washington può decidere chi ha accesso all’oro in caso di crisi, Londra inclusa. Se l’oro diventa una garanzia strategica in un sistema valutario frammentato, gli Stati Uniti non vogliono essere alla mercé di hub stranieri; vogliono essere i guardiani. L’analisi di Gianclaudio Torlizzi

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