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Brasile, non solo Confederation Cup 2013. I perché della protesta a Sao Paulo

Vi ricordate le scene di violenza del film brasiliano “Tropa de elite” di José Padilha (2007) nel quale un commando speciale dell’esercito doveva “ripulire” le favelas dai criminali alla vigilia del Papa Giovanni Paolo II a Rio de Janeiro? Questa volta gli scontri (reali) sono stati simili ma nella città di Sao Paulo. Come a Istanbul, a scatenare le manifestazioni…

Chi è Hassan Rowhani, il successore di Ahmadinejad

Ce l’ha fatta Hassan Rowhani a prendere la maggioranza assoluta dei voti nelle elezioni presidenziali di ieri in Iran. Per poco, ma ce l’ha fatta. Il candidato riformista moderato ha avuto il 50,4% una volta che è stato completato lo scrutinio in più di un quinto (20,7%) dei seggi. La notizia è stata diffusa dalla tv di Stato iraniana. Dei…

Jennifer Lopez e non solo. Latinoamericane amate nel mondo e odiate in patria

Nessuno è profeta in patria. Ma da quello a essere odiati perché si ha successo all’estero, ce ne passa. E' quello succede a molte dive latinoamericane, amate dal pubblico internazionale e disprezzate nel loro Paese di origine. È il caso di Shakira e Jennifer López, due star che smuovono le masse e sono pesantemente criticate e disprezzate dai connazionali. Ma…

Ecco perché Erdogan ha fatto un passo indietro

“Ho dato l'ordine al ministro degli Interni. Questa situazione dovrà finire entro 24 ore”, ha detto mercoledì il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan. Il premier ha avvertito che fino ad ora ha avuto pazienza, ma dopo due settimane di proteste le forze di sicurezza avrebbero reagito in modo diverso. Mentre denunciava il complotto contro il suo governo, annunciava che…

L’Iran al voto. Lo speciale di Formiche.net

Oggi più di 50 milioni di iraniani (due terzi della popolazione totale) si recano alle urne per scegliere un nuovo presidente e 126mila rappresentanti comunali. A quattro anni dalle proteste per la presunta frode elettorale delle ultime elezioni, il paese dovrà favorire uno degli otto candidati come successore di Mahmoud Ahmadinejad. Tra 48 ore il ministero degli Interni diffonderà il…

Turchia, le (contro) mosse di Erdogan

In questi dieci anni di governo, Recep Tayyip Erdoğan ha commesso un grande errore: credendosi il più credibile leader conservatore ha trascurato le richieste dei liberali e di una parte (giovane) della sinistra, aumentando lo scontro e la polarizzazione nella società turca, come ha spiega Valeria Gianotta in un articolo pubblicato sul sito del Centro Italiano per la Pace in Medio…

Chi sono i candidati alla presidenza dell'Iran

Da quattro anni, da quando Mahmud Ahmadinejad è stato rieletto tra le polemiche dell’Onda Verde, la leadership islamica e i suoi custodi, guidati dalla Guardia Rivoluzionaria, mantengono un ferreo controllo sulla Repubblica islamica. Tutte le decisioni devono avere il loro consenso, inclusa la direzione del programma nucleare e l’appoggio verso i paesi alleati, come la Siria di Bashar al-Assad. Ma questo…

Erdogan huawei

Turchia, le mosse di Erdogan bacchettate da Obama

Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan incontrerà oggi alcuni membri della Piattaforma di Solidarietà per Taksim, un gruppo che riunisce più di 80 ong e altre organizzazioni presenti nelle proteste contro la demolizione del parco Gezi, origine di tutta la rivolta. La riunione arriva dopo il duro intervento con il quale la polizia turca ha sedato la protesta a…

Papa Francesco svela in privato: “C’è una lobby gay in Vaticano”

In questi tre mesi di Pontificato Papa Francesco ha sorpreso con le accuse contro la corruzione che regna dietro le Mure Vaticane. Ma ora le critiche si stanno spostando: oltre agli ostacoli per riformare la Curia di Roma, il Santo Padre ha detto che in Vaticano esiste anche una “lobby gay”. La notizia è stata riportata dal sito cattolico latinoamericano…

La trovata culinaria del Guardian per attirare lettori

Prima di annunciare la morte del giornalismo è meglio tentare vie alternative per rinnovarlo. O almeno provarci. È di questo parere il quotidiano britannico The Guardian, oggi sotto i riflettori dopo lo scandalo di fuga di informazioni sul programma americano Prism. In base a un programma di allargamento del programma dell’open journalism sul quale il gruppo ha investito negli ultimi…

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