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Chi sono, e che fine faranno, Los Zetas

Qualche giorno fa è stato arrestato Jorge Eduardo Costilla, “El Coss”, uno dei leader del cartello del Golfo in Messico. Così come un ragazzo di sedici anni, coinvolto in cinquanta omicidi in Cualiacán. È questa la realtà che vive il Messico oggi: una zona di guerra, quella del narcotraffico, che non conosce leggi ne diritti civili. E che sta implodendo…

Parsi: La vera minaccia per l’Occidente è un attacco di Israele

L’amministrazione di Barack Obama ha smesso di sostenere i dittatori del mondo arabo e questa scelta è tornata contro gli Stati Uniti. Per Vittorio Emanuele Parsi, professore di Relazioni internazionali all’Università Cattolica del Sacro Cuore, “il vuoto, la mancanza di un nemico interno ha spinto le popolazioni del Nord Africa a combattere contro un nemico esterno”. E in questo caso…

Subbugli in Nord Africa. Benefici (e rischi) per l'Italia

Uno tsunami politico e sociale sconvolge il Nord Africa da più di un anno. Tutto è cominciato a dicembre del 2010 quando la Tunisia, dopo decenni di autoritarismo, è scoppiata. I tunisini non sono riusciti a tollerare la continua mancanza di crescita economica e il malessere sociale a cui erano confinati. A seguito della caduta di Zine el-Abidine Ben Ali…

Gli attacchi passati (e futuri) nel Nord Africa

La morte dell’ambasciatore americano, Chris Stevens, e altri tre rappresentanti diplomatici nella città di Bengasi, è il più drammatico episodio di una serie di incidenti accaduti durante tutto l’anno. Avvenimenti inquietanti, come quello all’ambasciata del Cairo, che potevano essere l’allarme preventivo di quanto stava per succedere. Così lo sostiene Jon Lee Anderson, giornalista del New Yorker nell´articolo “Benghazi and Cairo:…

#Twiplomacy. Scontro tra ambasciata Usa e Fratelli Musulmani

L’attacco alle ambasciate occidentali da parte degli islamici infuriati dal film che, secondo loro, ridicolizza Maometto, si riflette anche sugli account della rappresentanza statunitense del Cairo e dei Fratelli Musulmani dell’Egitto. Uno scambio di duri commenti tra l’inglese e l’arabo.   Tutto è cominciato quando l’account @ikhwanweb, appartenente ai Fratelli Musulmani egiziani, ha scritto in inglese il primo messaggio: “Siamo…

Paniccia: “Il terrorismo è alle nostre porte"

Il pericolo di un attacco terroristico di Al Qaeda in Europa è alle porte. Proprio sulla sponda del Mediterraneo. Per l’analista Arduino Paniccia, professore di Studi strategici all’Università di Trieste, l’attacco a Bengasi è la prova dell’allarme che da tempo alcuni analisti lanciano: la presenza di terroristi di Al Qaeda in Libia e il loro pericoloso avvicinamento all’Europa. “Si tratta…

Ecco perché la saga “Cinquanta sfumature” fa vendere libri

Dopo quattro mesi al primo posto nella classifica del New York Times dei libri più venduti, “Cinquanta sfumature di grigio” di E. L. James (Mondadori, 2012) è stato superato da “No Easy Day”, il libro che racconta la morte di Osama Bin Laden, scritto da Mark Owen, pseudonimo di Matt Bissonnette.   Un sorpasso che forse potrebbe mettere fine ad…

Cosa unisce l’Unione europea e gli Stati Uniti?

Nelle difficoltà si stringono i legami. Ed è quanto sta accadendo nei rapporti tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti. La percezione di essere reciprocamente necessari è uno dei dati principali che rivela l’ultimo rapporto del Transatlantic Trends, secondo la lettura di Sergio Fabbrini, direttore della Luiss School of Government. Per il professore l’importanza di questo studio è aumentata da…

Pelanda: “La morte dell’ambasciatore sarà minimizzata”

Sarà una tragedia oscurata la morte dell’ambasciatore americano in Libia, Christopher Stevens, una tragedia che nonostante la sua importanza e pericolosità passerà all’oblio. Non solo in Libia e negli Stati Uniti ma anche nel resto del mondo. Questa è la considerazione principale di Carlo Pelanda, docente di Scenari globali presso l’University of Georgia e l’Università G. Marconi a Roma,  conversando…

Gli europei voterebbero Obama, non Romney

Se sulla rielezione di Barack Obama pesassero i consensi in Europa, vincerebbe senza troppa fatica. Nel Vecchio continente il presidente statunitense è più apprezzato che in Patria per i successi nella lotta contro il terrorismo e la riforma sanitaria. È stato una figura nuovissima, ma è diventato anche un volto molto conosciuto, un’icona. A differenza del candidato repubblicano, Mitt Romney,…

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