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Perché è troppo presto per parlare di crisi del dollaro. L'analisi di Zecchini

Oggi appare prematuro parlare di crisi del dollaro, ma non si può escludere che le misure di Trump erodano la fiducia nel dollaro come principale punto di riferimento nel sistema internazionale. L’analisi di Salvatore Zecchini

Come accelerare l'uso dell'Intelligenza artificiale. L'idea di Zecchini

Una politica di informazione del grande pubblico e di investimenti nell’insegnamento dell’Intelligenza Artificiale, sin dalla scuola secondaria e nella formazione delle competenze specialistiche, permetterebbe al Paese di compiere quel salto tecnologico di innovazione e produttività che è alla radice di ogni sviluppo economico. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista dell’Ocse

Addio privatizzazioni, il ritorno del pubblico nelle imprese visto da Zecchini

Lo Stato torna protagonista nell’economia: non per nazionalizzare, ma per colmare i limiti del mercato in settori strategici. L’Italia razionalizza le partecipazioni pubbliche, ne dismette alcune e ne acquisisce di nuove, puntando a efficienza, innovazione e interesse collettivo. Il commento di Salvatore Zecchini

Così incertezza e instabilità frenano la crescita. L'analisi di Zecchini

Tra tanta incertezza e prospettive negative, l’Italia sta dando prova di nervi saldi nella condotta della finanza pubblica, mantenendosi in linea con il percorso di riequilibrio tracciato nel quadro del Patto di Stabilità con l’Ue. Resta nondimeno intatta l’urgenza per il Paese di attuare profonde riforme che ridiano slancio ai fattori di crescita nella stabilità. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista Ocse

L'impatto dei superdazi di Trump sull'Europa. Gli scenari di Zecchini

Per l’Ue il nuovo protezionismo americano aggrava un quadro economico già difficile per la bassa crescita e gli importanti squilibri macroeconomici. È pertanto nel suo interesse negoziare con gli Usa un equilibrio di barriere doganali tra le due parti, ben sapendo che per negoziare è necessario avere una contropartita da offrire. Il commento di Salvatore Zecchini, economista Ocse

Difendere la democrazia, ecco la sfida incompresa del Libro Bianco per la Difesa. L'analisi di Zecchini

Se il salto verso la Difesa europea non è possibile, ebbene la proposta rappresenta il primo passo nella stessa direzione. Ostacolarlo significherebbe compiere un madornale errore storico e perdere un’occasione unica per fare avanzare al contempo la coesione tra i membri e la crescita del reddito nazionale. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista dell’Ocse

Più fatti nella difesa di Europa e Ucraina. L'opinione di Zecchini

Dalle prime reazioni di alcune forze politiche italiane alle proposte di riarmo di Ursula von der Leyen, sembra che la difesa del Paese da potenziali minacce esterne abbia scarsa rilevanza e non sia una priorità assoluta. Invero, è precisamente in questo atteggiamento che si annida il pericolo più grave per la democrazia, l’indipendenza e la libertà dell’Italia. L’analisi di Salvatore Zecchini

Perché il ritorno alla crescita economica non è in vista. Scrive Zecchini

Gli indici Pmi in Germania e Francia non migliorano e restano in bilico tra decrescita e stagnazione. I consumi e più in generale la domanda interna non tira ma rimane debole, come ha sottolineato per l’Italia il governatore  di bankitalia, Fabio Panetta nell’ultimo incontro all’Abi. E le erogazioni di credito languono. L’analisi di Salvatore Zecchini

Così Trump chiama l’Ue all’azione per la crescita e la competitività. L'analisi di Zecchini

I cambiamenti della nuova amministrazione degli Stati Uniti espongono gli europei a grandi rischi per la loro competitività. Impongono ai membri dell’Ue la cruda alternativa tra cooperare più intensamente del passato per affrontare la sfida americana sul suo stesso terreno, oppure indugiare nel loro particolare modello socio-economico, nelle disparità tra politiche nazionali e nei disaccordi. L’analisi di Salvatore Zecchini

Chi vince e chi perde con il ritorno ai dazi. L'analisi del prof. Zecchini

Il mercato americano costituisce per peso il terzo mercato di sbocco del Made in Italy. La gamma dei prodotti è molto ampia con una larga partecipazione di imprese. È quindi nel nostro interesse non brandire in sede europea l’arma delle contromisure, ma insistere nel dialogo e nell’attuazione di interventi e riforme volti a rilanciare una crescita endogena. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista dell’Ocse

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