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IA e transizione verde. La corsa dell’Europa per restare in gioco secondo Zecchini

Nel 2026 l’Europa affronterà una sfida cruciale: colmare il divario nell’innovazione, conciliare competitività e decarbonizzazione e ridurre le dipendenze strategiche. Solo una governance coesa potrà evitare il declino nella corsa alla crescita globale. L’analisi di Salvatore Zecchini

Come rianimare produttività e crescita puntando sull'IA. La ricetta di Zecchini

Il bilanciamento tra fattori favorevoli e sfavorevoli all’IA determinerà probabilmente le distanze di sviluppo economico tra i Paesi nel prossimo decennio. E anche l’Italia, al pari degli altri paesi avanzati, si trova a una svolta tecnologica fondamentale: deve concentrare su questo tornante i maggiori sforzi se non intende perdere una grande occasione di sviluppo in ogni senso. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista Ocse

Salari e inflazione. Il nodo che frena la ripresa visto da Zecchini

Nonostante il recupero salariale, il potere d’acquisto resta inferiore al 2021. Inflazione e risparmio elevato riducono l’impatto sulla domanda interna. Solo con il completamento del recupero e investimenti più robusti si potrà stimolare la produzione. L’analisi di Salvatore Zecchini

Come stanno davvero gli italiani? I dati sulla povertà letti (con attenzione) da Zecchini

Il nuovo rapporto Istat sul benessere equo e sostenibile mostra un’Italia più resiliente di quanto percepito. Molti indicatori migliorano, altri restano stabili; tuttavia emergono criticità strutturali su istruzione, competenze, lavoro, istituzioni e sicurezza. Il confronto europeo rivela un divario ancora significativo, soprattutto nei settori chiave per la crescita futura

L'AI si diffonde. Come rispondere ai nuovi problemi (senza eccesso di norme) secondo Zecchini

La risposta migliore ai nuovi problemi posti dalla diffusione dell’AI nelle sue diverse declinazioni non sta nel sovraccaricare il settore di norme, regole e interventi preventivi, che tendono a soffocare l’innovazione nel Paese e si rivelano poco efficaci in un campo in rapida evoluzione e permeabile ai software esteri. Più opportuno sarebbe ricorrere a poche norme generali ed intensificare il monitoraggio dei casi per rilevare le condotte abusive. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista Ocse

Niente rischiose patrimoniali e giusta prudenza. La manovra vista da Zecchini

La manovra di bilancio del governo risponde ai criteri di equilibrio e prudenza, pur prestando attenzione a favorire ampi strati della popolazione, senza ricorrere a rischiose patrimoniali. Non opera, tuttavia, per colmare il venir meno della spinta alla crescita derivante dal Pnrr. A questo obiettivo dovrà, invece, dedicare il programma economico per il 2027. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista Ocse

Stabilità, condizione per la crescita. Zecchini legge il documento di finanza pubblica

I progressi compiuti verso la stabilità finanziaria e verso quella politica permettono di guardare ai prossimi anni con minore inquietudine. La stabilità è infatti condizione basilare per la crescita. Salvatore Zecchini analizza il documento programmatico di finanza pubblica

La politica industriale è tornata di moda. Zecchini spiega perché

La crescita duratura e consistente non verrà semplicemente dalle manovre macroeconomiche ma da politiche industriali corali, orientate al nuovo, onnicomprensive nello strumentario, fondate su approfondita conoscenza e con una governance efficiente. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista Ocse

L’economia italiana alla ripresa autunnale con i grossi problemi della crescita. L'analisi di Zecchini

Di fronte al ristretto vincolo di risorse aggiuntive nel bilancio pubblico è essenziale che il governo si concentri nel dare priorità agli interventi che rafforzano il potenziale produttivo del Paese rispetto a quelli che hanno un mero scopo elettorale. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista Ocse

pil

Cosa implica l'operazione Mps-Mediobanca. L'opinione di Zecchini

Più di ogni altra considerazione conta che l’Italia sia dotata di banche solide e polifunzionali, in grado di confrontarsi con la concorrenza delle grandi in Europa e fuori, e che operino per il finanziamento dell’economia, degli investimenti e di tutte le imprese. L’opinione di Salvatore Zecchini, economista, già direttore al Servizio Studi della Banca d’Italia, direttore esecutivo del Fmi e vicesegretario generale dell’Ocse

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