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Quanto è (davvero) sfavorevole all'Ue l'accordo commerciale con gli Usa? Scrive Zecchini

L’intesa raggiunta contiene aspetti positivi per l’Ue accanto a quelli negativi. Ad esempio, la reciprocità nell’applicazione della tariffa di base. Di contro, l’Europa per mantenere alla sua industria manufatturiera un accesso, seppur ristretto, al grande mercato americano paga al grande alleato un prezzo elevato in termini di scambi e di predominio nei servizi digitali, tassazione delle imprese americane ed attrazione di capitali. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista Ocse

La corruzione è un male endemico di molti Paesi. L'analisi di Zecchini

È illusorio credere che si possa sradicare la piaga della corruzione e dei comportamenti assimilabili con i soli interventi normativi, giudiziari e dell’autorità di contrasto. Per aver successo occorrono un cambiamento della cultura sociale, la partecipazione attiva di tutti i cittadini, un efficace coordinamento interistituzionale e, non ultimo, una digitalizzazione di tutte le procedure. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista dell’Ocse

Non è soltanto un problema di dazi. L'analisi di Zecchini

Per l’Ue il negoziato tariffario si presenta particolarmente difficile in quanto il presidente americano ha aggiunto nel calcolo il peso di quelle che considera barriere non-tariffarie. Per questo l’arma dei dazi mira a ottenere un trattamento privilegiato per le imprese americane, che facilita l’accesso al mercato europeo con margini di competitività non disponibili per le concorrenti europee. L’analisi di Salvatore Zecchini

È davvero il momento di un euro globale? Risponde Zecchini

L’importanza del dollaro sulla scena mondiale probabilmente risentirà negativamente dell’avventurismo delle politiche del presidente americano, ma l’erosione del suo ruolo non conduce a una futura preminenza dell’euro. Gli equilibri geopolitici e quelli economici sono però cambiati. I membri dell’Unione monetaria dovranno quindi agire rapidamente ed efficacemente per difendere la posizione raggiunta dall’euro, e questo risultato è già tanto. Il commento di Salvatore Zecchini, economista Ocse

Come navigare in un mondo più instabile e pericoloso. La bussola di Zecchini

L’Italia non può e non deve trascurare le esigenze di fare un uso più efficiente delle limitate risorse pubbliche di cui dispone e di ridurre l’eccesso di regolamentazioni e tassazioni che soffocano le iniziative economiche. Si tratta, per la classe politica, di abbandonare i vecchi canoni per nuove mete. È forse chiedere troppo? L’analisi di Salvatore Zecchini, economista Ocse

Lo sbalorditivo cambiamento della Cina e la sfida dello sviluppo. L’analisi di Zecchini

La Cina sta vivendo una trasformazione epocale, passando da una società tradizionale a una moderna e tecnologicamente avanzata. Questo cambiamento porta con sé opportunità straordinarie, ma anche sfide significative, come il controllo sociale e le tensioni geopolitiche. Il futuro del Paese dipenderà dalla sua capacità di bilanciare crescita economica e stabilità interna. L’analisi di Salvatore Zecchini

Perché è troppo presto per parlare di crisi del dollaro. L'analisi di Zecchini

Oggi appare prematuro parlare di crisi del dollaro, ma non si può escludere che le misure di Trump erodano la fiducia nel dollaro come principale punto di riferimento nel sistema internazionale. L’analisi di Salvatore Zecchini

Come accelerare l'uso dell'Intelligenza artificiale. L'idea di Zecchini

Una politica di informazione del grande pubblico e di investimenti nell’insegnamento dell’Intelligenza Artificiale, sin dalla scuola secondaria e nella formazione delle competenze specialistiche, permetterebbe al Paese di compiere quel salto tecnologico di innovazione e produttività che è alla radice di ogni sviluppo economico. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista dell’Ocse

Addio privatizzazioni, il ritorno del pubblico nelle imprese visto da Zecchini

Lo Stato torna protagonista nell’economia: non per nazionalizzare, ma per colmare i limiti del mercato in settori strategici. L’Italia razionalizza le partecipazioni pubbliche, ne dismette alcune e ne acquisisce di nuove, puntando a efficienza, innovazione e interesse collettivo. Il commento di Salvatore Zecchini

Così incertezza e instabilità frenano la crescita. L'analisi di Zecchini

Tra tanta incertezza e prospettive negative, l’Italia sta dando prova di nervi saldi nella condotta della finanza pubblica, mantenendosi in linea con il percorso di riequilibrio tracciato nel quadro del Patto di Stabilità con l’Ue. Resta nondimeno intatta l’urgenza per il Paese di attuare profonde riforme che ridiano slancio ai fattori di crescita nella stabilità. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista Ocse

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