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Dall’America una lezione per l’economia europea. L'analisi di Zecchini

Gli Stati Uniti sembrano essere riusciti in un’impresa quanto mai difficile, ovvero coniugare il rientro dall’alta inflazione con la crescita dell’economia. Cosa può insegnare all’Unione europea? Lo spiega l’economista Salvatore Zecchini

L'Ocse e la realtà italiana. Perché le raccomandazioni servono secondo Zecchini

Malgrado alcune debolezze d’analisi, l’insieme delle raccomandazioni pervenute all’Italia è un utile stimolo e contributo alla riflessione sui nodi dello sviluppo e sull’ampiezza del compito, che non investe soltanto il campo economico, ma diversi ambiti del sistema Paese. Il commento di Salvatore Zecchini

Privatizzare, ma non soltanto per far cassa. Il commento del prof. Zecchini

Il governo punta a proventi per almeno l’1% del prodotto interno lordo (ossia 21-22 miliardi di euro) per abbassare il rapporto debito/Pil. Attenzione, però: non saranno le privatizzazioni e il riordino delle partecipazioni a sanare gli squilibri del debito e della crescita. L’analisi di Salvatore Zecchini

Perché ricchezza e redditi degli italiani sono in apparente disaccordo. L'analisi di Zecchini

La Banca d’Italia ha pubblicato i nuovi conti sulla ricchezza degli italiani e sulle disparità di distribuzione, un quadro che però sembra non collimare con quello che risulta dalle statistiche sui redditi prodotte dall’Istat. Disaccordo che appare tanto più sorprendente se si considera che i dati sono il frutto di un progetto europeo della Bce, che mira a combinare grandezze macroeconomiche dei conti nazionali con informazioni microeconomiche sulla distribuzione dei redditi… L’analisi di Salvatore Zecchini

Cosa penso del nuovo patto di (in)stabilità controllata. L'analisi di Zecchini

Il momento è propizio per parlar chiaro agli italiani e spiegare che il Paese non può più permettersi continui disavanzi, specialmente per spese poco feconde nell’innalzare il potenziale di crescita economica. E che è inevitabile ridurre l’incidenza del debito per non essere alla mercé dei mercati finanziari

Da un anno a sorpresa a uno al bivio. Le previsioni di Zecchini

Anno sorprendente questo 2023, che porta con sé un futuro ambivalente. Tra soprese positive e quelle negative, nel 2024 sarà necessario essere preparati tanto a fronteggiare al meglio le avversità, quanto a sapere gestire con lungimiranza i frutti di una possibile evoluzione in positivo. Ma il nostro Paese è preparato per questa prospettiva? L’analisi di Salvatore Zecchini

 

Intelligenza artificiale

IA, perché è difficile bilanciare progresso con regolazione. L'analisi di Zecchini

Con l’AI Act, l’Europa mira a calibrare il bisogno d’innovazione e i rischi. Il risultato non è tra i migliori, ma è sempre migliorabile alla luce dell’esperienza che si acquisirà sotto più profili. Il commento di Salvatore Zecchini

La sfida della crescita si gioca su tre assi. Zecchini spiega quali

L’attuazione del Pnrr da sola non è in grado di condurre l’economia verso un’espansione consistente e durevole in assenza di un quadro di sistema coerentemente favorevole. Si dimentica che la sfida della crescita si gioca su tre punti. Salvatore Zecchini, economista Ocse, spiega quali

L'imprenditorialità mancante per una crescita sostenuta. Scrive Zecchini

In uno studio dell’Ocse e della Commissione europea di prossima pubblicazione si parla di vuoti di imprenditoria che interessano i Paesi europei e che, se colmati, consentirebbero di far emergere 7,5 milioni di imprenditori aggiuntivi nell’Ue e 34 milioni nella più ampia area Ocse. Ma cosa serve per ridare slancio al declino dell’imprenditoria? L’analisi di Salvatore Zecchini

Povertà in Italia, di cosa non tiene conto Istat. Limiti e altre rilevazioni

L’ultima indagine dell’Istat sulla diffusione della povertà nel Paese, riferita al 2022, presenta molti dati, alcune novità e divergenze di andamento tali da richiedere un’attenta lettura e interpretazione per non trarne le consuete deprecazioni sull’avanzamento del fenomeno. Il rapporto della Caritas offre un quadro più completo delle criticità alla base della povertà in Italia, mettendo l’accento sulla scarsa mobilità ascendente per chi proviene da famiglie povere e la povertà intergenerazionale che si trasmette da generazione a generazione

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