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Selfie e strette di mano alla presentazione del libro di Tremonti. Foto di Pizzi

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Si è tenuta ieri la presentazione del libro di Giulio Tremonti, “Le tre profezie” (Solferino), in cui l’ex ministro delle Finanze fornisce tre chiavi di lettura per interpretare il mondo che era, il mondo che è e, soprattutto, il mondo che sarà. Di questo e molto altro si è parlato proprio in occasione della presentazione del libro organizzata da Canova Giovane in collaborazione con City communication group, Aniene e con la media partnership di Formiche presso il Circolo Canottieri Aniene.

Marx e la deriva del capitalismo globale, Goethe e il potere mefistofelico del denaro e del digitale, Leopardi e la crisi di una civiltà che diventa cosmopolita. Tre grandi pensatori e altrettante grandi profezie – tutte puntualmente avveratesi – per capire il grande disordine che investe l’essere umano come individuo e l’essere umano come comunità. Con uno spiraglio di luce per il futuro: per l’Italia e l’Europa non tutto è ancora perduto.

“Marx, Goethe e Leopardi hanno scritto e vissuto più o meno due secoli fa, ma le loro visioni si attualizzano tutte oggi, nel momento presente, determinando il caos in cui viviamo”, ha detto Tremonti a Formiche.net. “Marx è lo stregone che evoca potenze sotterranee non più dominabili; Goethe la vita virtuale, il diavolo mefistofelico che ti fa firmare una cambiale per scambiare l’anima con una vita diversa da quella reale che ci trasforma da un cogito ergo sum in un digito ergo sum, con tutto quello che ne deriva; Leopardi parla della crisi delle civiltà cosmopolite, globali, ricordando che nel momento in cui a Roma diventano tutti romani, nessuno è più romano davvero e Roma cade”. Ed è volendo traslare queste profezie ai giorni nostri che ha spiegato: “Attualizziamo Marx con il conflitto tra l’America e la Cina e Goethe alla dominazione della dimensione virtuale. Basti pensare – ha aggiunto – alla Libra di Facebook e al fatto che un tempo la moneta la facevano gli Stati e adesso lo fanno loro”. Per quanto riguarda Leopardi, invece, “la crisi delle civiltà cosmopolite si evince dalla generazione di persone tutte uguali, omologate, e questo non funziona” (leggi qui l’intervista completa).

Per Formiche.net era presente Umberto Pizzi. Ecco tutte le sue foto.

(c) Umberto Pizzi – riproduzione riservata

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