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Una notizia finalmente positiva arriva dal calcio greco, uno dei campionati più poveri (causa anche il rischio default dell’economia nazionale) del Vecchio continente. In particolare una squadra neo promossa nella Super League greca (l’equivalente della nostra Serie A), ovvero l’Apollon Smirnis, che (andando contro qualsiasi logica affaristica), ha deciso di rinunciare ad una ricca sponsorizzazione, per “regalare” spazio ed exposure sulle maglie ad un’associazione benefica, che si occupa di aiutare i bambini in difficoltà conosciuta come “Gli amici dei bambini”.

L’Apollon ha rinunciato a circa 250 mila euro (l’Opap azienda di scommesse sportive aveva proposto una partnership di simile valore), che, in questa stagione, è una cifra importante per un piccolo club come la matricola ellenica. La notizia di questa rinuncia, però, ha fatto il giro del Paese ed i quotidiani nazionali (per non parlare delle tv) hanno dedicato molto spazio all’intero progetto benefico del club di serie A. L’iniziativa per certi versi ricorda il progetto più ampio a livello nazionale messo in campo già da diversi anni dalla Lega serie B, che porta il nome di “B Solidale” (ogni anno viene indetto un bando cui partecipano decine di onlus e tra queste, alle fine, durante ogni stagione, vengono scelte a rotazione alcune presenti sul territorio).

Considerazioni finali: la otizia che arriva dalla Grecia l’abbiamo “scovata” nel silenzio assoluto dei media italiani – fa riflettere e capire che se si vuole il calcio può lanciare anche bei messaggi come questo alla collettività..E’ solo una questione di volere o non volere e della qualità dei dirigenti che rappresentano il nostro sport più amato a livello nazionale.

Quando il calcio (quello greco) dice "no" agli sponsor del betting

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