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L’espulsione dall’Italia della signora Alma Salabayeva e della ragazzina Alua, rispettivamente moglie e figlia di Mukhtar Ablyazov, principale oppositore del presidente del Kazakhstan Nursultan Nazarbayev (nella foto), ha tutti gli ingredienti per diventare presto un caso internazionale sul quale sia accenderanno i riflettori dei media.

Ieri La Stampa riportava la notizia secondo cui l’espulsione – a detta di una sentenza del tribunale di Roma – non è stata corretta perché basata su un presupposto rivelatosi errato, e cioè che la signora avesse un passaporto falso, invece valido.

Il quotidiano di Torino ha anche dato spazio a un appello del dissidente Ablyazov, residente a Londra, che si è rivolto al premier Enrico Letta “affinché faccia piena luce sulla deportazione” dei suoi familiari, presunti “ostaggi” di Nazarbayev.

Parole alle quali il presidente del Consiglio ha risposto con una nota diffusa poche ore dopo da Palazzo Chigi, nella quale ha “immediatamente chiesto di avviare una verifica interna agli organi di Governo che ricostruisca i fatti ed evidenzi eventuali profili di criticità”.

Criticità che rappresentano probabilmente la prima vera “grana” per il nuovo capo della Polizia di Stato, Alessandro Pansa. Sulle forze dell’ordine, esecutrici materiali dell’espulsione e della mancata verifica sul passaporto della moglie di Ablyazov, sono addensate per ora le attenzioni maggiori. A loro spetta l’obbligo di spiegare nel dettaglio cosa accadde quella notte, accompagnata forse da quale leggerezza frutto di troppo “zelo”.

L’INTERESSE ANGLOSASSONE
A dare alla vicenda i contorni del “giallo” c’è anche la grande attenzione che il mondo anglosassone pare riporre sulla storia che riguarda il “lontano” Kazakhstan. E a seguire la vicenda per La Stampa è un noto corrispondente dagli Stati Uniti, Maurizio Molinari, e non un inviato in Asia. Il Financial Times ha dedicato oggi due pagine intere alla vicenda. Sullo sfondo, gli interessi che ruotano attorno ai grandi giacimenti petroliferi appena scoperti nel Paese di Nazarbayev.

Kazakhstan, nuovo intrigo internazionale

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