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Il terremoto politico prodotto da Silvio Berlusconi avrà degli effetti sui futuri scenari elettorali? Credo di sì. Per il momento non ci sono state rilevazioni ad hoc, tuttavia, negli ultimi sondaggi e studi realizzati dai centri d’analisi politica, risulta che il centro sinistra è in vantaggio, ma il vero recupero è del PDL, che guadagna quasi 5 punti percentuali in più rispetto alle elezioni politiche.

L’Italia resta divisa in tre blocchi più o meno omogenei, anche se il centro sinistra risulta in vantaggio rispetto agli altri gruppi. Il PD si confermerebbe primo partito, anche se di misura rispetto al PDL e al M5S.

Tab.1. Intenzioni di voto

 

stime voto sett.2013

politiche 2013

Delta

PD

28,5

25,4

3,1

SEL

4,8

3,2

1,6

tot.CS

33,3

28,6

4,7

PDL

26,2

21,6

4,6

Fratelli d’Italia

2,2

2

0,2

tot.CD

28,4

23,6

4,8

Lega Nord

3,1

4,1

-1

SceltaCivica

3,6

8,3

-4,7

UDC

2,6

1,8

0,8

toc. Centro

6,2

10,1

-3,9

M5S

20,9

25,6

-4,7

Altri Partiti

8,1

8

0,1

Fonte: mia rielaborazione dati Demos&Pi, sett.2013.

Come si evince dalla tabella sopraindicata, a cui ho aggiunto la colonna del delta, ossia la variazione percentuale tra i due momenti, il centro destra di Silvio Berlusconi ha guadagnato un +4,8, forse riconquistando parte dell’elettorato che aveva in precedenza dato il proprio sostegno a Scelta Civica di Mario Monti, che tra i partiti di governo è l’unico che segna un dato negativo nelle preferenze di voto attuali.  

Tra i partiti di opposizione, è il M5S quello che segna un dato negativo importante, bene -4,7 rispetto alle elezioni politiche. Sale anche il Centro Sinistra, di un +4,7. Questo aumento, forse, è da interpretarsi come un drenaggio parziale rispetto ai delusi del M5S, coloro che magari in precedenza avevano scelto PD o SEL e a febbraio 2013 avevano invece scelto il M5S.

Tra le aspettative di voto, interessante è la tabella dedicata al futuro Presidente del Consiglio. Per il 32,8% degli intervistati è Matteo Renzi il più probabile e anche il più desiderato. A seguire Enrico Letta 17,2% e Silvio Berlusconi 8,1%. Le personalità giudicate oggi più adatte a rivestire un ruolo come quello di Presidente del Consiglio sono entrambe in quota PD.

Matteo Renzi si presenta come la figura più trasversale del panorama politico attuale. Renzi raccoglie molti consensi tra coloro che dichiarano di votare PD e M5S, e una quota non residuale anche tra coloro che si dicono elettori del Centro o del PDL.

Enrico Letta, invece, ha il suo nocciolo duro tra PD e Centro. Mentre non convince molto gli elettori del PDL e del M5S.

Silvio Berlusconi resta il preferito per il 33,8% di coloro che votano PDL.

Tab.2. Il prossimo presidente del consiglio per partito di appartenenza

 

PD

Centro

PDL

M5S

Matteo Renzi

51,4

25,5

19,5

40,9

Enrico Letta

28,7

26

12,4

8,7

Silvio Berlusconi

1,3

0

33,8

1,1

Fonte: mia rielaborazione dati Demos&Pi, sett.2013.

La tendenza nelle intenzioni di voto è confermata anche da altri sondaggi, tra cui quello di Scenari Politici (16 settembre 2013) e di Tecné (23 settembre 2013).

Approfondimenti

Rapporto politico settembre 2013, Demos&Pi

 

Prospettive di voto, l'indagine Demos&Pi

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