Skip to main content

Durerà a lungo il governo Letta (pochissimi pensano che la riserva non verrà sciolta in modo positivo nel giro di poche ore)?

Che conti pubblici si ritrova

Riuscirà Enrico Letta a superare quello che è il maggiore scoglio sul percorso dell’esecutivo che si accinge a guidare: le tensioni inevitabili della primavera 2014 quando la “Trimestrale di cassa”, il Documento di Economia e Finanza (DEF) ed il Piano Nazionale per le Riforme (PNR) con lo spettro delle elezioni europee (probabilmente l’8-9 giugno) con un sistema elettorale (proporzionale con preferenza) che accentua le divergenze tra partiti e all’interno di ciascuno di essi? La procella (ove non proprio una tempesta perfetta) sarà dura ed occorrerà navigare tra tante Scille e tante Cariddi, ed evitare di ascoltare numerose sirene.

La cultura democristiana

Verosimilmente riuscirà a farlo meglio di altri (non lo raffronto con nessuno dei competitor citati sulla stampa in questi giorni) per la radicata cultura democristiana che – lo dimostrano le vicende di questi ultimi vent’anni – rende, nel centro sinistra, coloro che vengono dall’ormai antico partito di maggioranza relativa più duttili e più abili timonieri di coloro che hanno fatto la propria formazione in quello che fu l’ex Pci.

I rapporti con Europa e Usa

Inoltre, la sua età lo fa essere un interlocutore efficace nei confronti delle sue controparti europee ed americane, molti suoi coetanei (ove non anche più giovani di lui). C’è da auspicare che porti con sé una squadra di ministri giovani, non perché la giovane età sia una virtù di per stessa, ma perché una dirigenza politica giovane è meglio attrezzata (delle fasce d’età più anziane) a comprendere i temi ed i problemi di un Paese che (al pari di altri) ha perso il vantaggio di essere nel gruppo che per due secoli ha detenuto il monopolio del progresso tecnologico ma che da due lustri mostra di avere poca efficienza adattiva a orientare produzione, investimenti, e consumi alle nuove esigenze dell’economia internazionale.

Il Letta che ho conosco

Nel corso degli ultimi vent’anni, ho avuto modo di interfacciarmi con Letta spesso. La prima volta fu alla metà degli Anni Novanta, quando io rappresentavo in Italia l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), e lui era capo della Segretaria tecnica del Ministro degli Esteri Beniamino Andreatta. L’occasione specifica era l’organizzazione della presentazione del Rapporto Annuale dell’UNCTAD – una cortesia che l’OIL, con una base a Roma, faceva ad una consorella del sistema della Nazioni Unite – a Palazzo Rondinini (una cortesia personale dell’Istituto Affari Internazionale). Con il giovane collaboratore di Andreatta, passammo rapidamente dal ‘Professore’ e ‘Dottore’ al ‘tu’ e mi colpì l’efficienza con cui gestiva la sua piccola squadra e soprattutto con cui operava con la struttura del Ministero.

Pensatoi e istituti di ricerca

Successivamente, ci siamo incontrati più volte in Arel in seminari di economia internazionale e di economia del lavoro, nonché un paio di volte è stato invitato alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione in dibattiti sull’Europa con ospiti stranieri (ad esempio, con Fréderic Michel, fondatore ed all’epoca direttore di Policy Network, pensatoio del centro-sinistra europeo, e di Frank Vibert, direttore dell’European Policy Forum, di orientamento, invece, liberal-liberista). Altre occasioni sono state nella legislatura 2001-2006 quando collaborai con il Ministro per le Attività delle Produttive, e con il Vice Ministro per il Commercio con l’Estero, e feci parte del Comitato Scientifico dell’I.C.E.,riprendendo spesso in mano dossier da lui trattati. Meno frequenti i contatti negli ultimi anni anche a ragione del fatto che il mio incarico istituzionale al CNEL non presenta occasioni ufficiali d’interazione.

Libri e studi di Enrico Letta

Enrico Letta ha, però, spesso avuto il garbo di farmi inviare suoi libri in lettura – forse a ragione del lavoro di tanti anni fa e degli incontri successivi. Probabilmente egli stesso considera “Passaggio a Nord-Est” del 1994 come Richard Wagner giudicava il proprio “Die Feen” – ossia il frutto di un entusiasmo giovanile ora da dimenticare. La “tetralogia europea” (Euro, Morire per Maastricht del 1997, “La Comunità Competitiva” del 2001, “Il Dialogo attorno all’Europa” del 2002 e “L’Allargamento dell’Unione Europea” del 2004) rispecchiano tanto il suo europeismo quanto la sua esperienza di Ministro per gli Affari Europei. Considero tali anche ‘L’Europa a Venticinque’ del 2005 ed il recente (2010) “L’Europa è Finita?”.Coloro che volessero conoscere meglio il suo pensiero dovrebbero leggere “Costruire una cattedrale. Perché l’Italia deve tornare a pensare in grande” del 2009.

Vi racconto l'Enrico Letta che conosco

Durerà a lungo il governo Letta (pochissimi pensano che la riserva non verrà sciolta in modo positivo nel giro di poche ore)? Che conti pubblici si ritrova Riuscirà Enrico Letta a superare quello che è il maggiore scoglio sul percorso dell’esecutivo che si accinge a guidare: le tensioni inevitabili della primavera 2014 quando la "Trimestrale di cassa", il Documento di…

Marchionne punta a una Chrysler tutta sua e all'Ipo negli Usa

Fiat starebbe valutando l'ipotesi di salire al 100% in Chrysler, e successivamente lanciare un'Ipo negli Stati Uniti della nuova società, che nascerebbe dalla fusione Fiat-Chrysler. Lo riporta Dow Jones, secondo cui si tratterebbe di un cambio di direzione da parte dell'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, che in passato sembrava più orientato a evitare l'Ipo. Secondo quanto spiegano alcune fonti…

Caro Letta, niente meline per cortesia

Non ha un piglio decisionista, d’accordo. Ha modi garbati e concilianti, non c’è dubbio. Cerca di trovare sintesi politiche efficaci, si sa. Ciò detto, da Enrico Letta non tutti però si attendevano altri giri di consultazioni. Evidentemente non sono bastate quelle, fin troppo lunghe, di Pierluigi Bersani. Eppure il quadro dei conti pubblici è chiaro (seppure non roseo), il canovaccio…

Ok al decreto "emergenze" su ambiente, rifiuti e Concordia

La Costa Concordia potrebbe essere più vicina al trasporto verso il Porto di Piombino. O almeno così sembrerebbe dalle intenzioni del governo che ha dato il via libera alla dichiarazione di stato crisi industriale per quell’area, accelerando cosi di fatto i lavori per di preparazione ad accogliere la nave naufragata davanti all’Isola del Giglio il 13 gennaio 2012. Con l’approvazione…

Giuliano Amato (inviperito con i giornalisti) visto da Pizzi

"Trovo offensivo per la mostra questa ossessione a riprendere sempre me". In una ressa di giornalisti e telecamere che lo seguono passo passo in tutte le sale della mostra sul Principe di Machiavelli che si inaugura oggi al Vittoriano, Giuliano Amato, grande competitor fino all'ultimo di Enrico Letta per l'esecutivo, non ce la fa più e sbotta con la stampa esclamando:…

Enrico Letta? Vi svelo chi è davvero

“VeDrò al Governo?” La domanda che Francesco Delzìo, direttore Relazioni esterne, Marketing e Affari Istituzionali di Autostrade per l'Italia e autore di "Generazione Tuareg", poneva poche ore fa su Twitter è, ora che Giorgio Napolitano ha conferito l’incarico a Enrico Letta, una certezza. E allora Formiche.net si è rivolta al manager e co-fondatore del “think net” lettiano VeDrò per conoscere…

Enrico Letta

Enrico Letta è la sinistra della destra del centro. Insomma, dappertutto.

Bangladesh, 82 morti per il crollo di un palazzo

Un edificio di otto piani è crollato questa mattina nella periferia di Dacca, capitale del Bangladesh: almeno 82 persone hanno perso la vita e si teme che il bilancio possa aumentare. Solo il piano terra dell'edificio, che ospita una fabbrica di abiti e una banca nel distretto di Savar, è rimasto intatto. Nel crollo sarebbero rimaste ferite almeno 150 persone,…

Una Germania meno pimpante apre la strada a Draghi sul taglio dei tassi

Stavolta il campanello d'allarme arriva dalla Germania. All'ultimo comitato direttivo la Bce si era mostrata sorda agli appelli dei Paesi in crisi dell'Eurozona. Di abbassare ancora il tasso d'interesse, allineandolo almeno a quello della Bank of England, il governatore della Bundesbank Jens Weidmann non ne aveva voluto sentir parlare. Ma il discorso potrebbe cambiare, e il condizionale per i mercati…

Ecco come i giornali stranieri guardano Enrico Letta

Dal Washington Post fino al portale colombiano Terra. La nomina di Enrico Letta come presidente incaricato di formare il nuovo governo italiano è sulle prime pagine dei giornali on line stranieri. “Enrico Letta, il N°2 del Partito Democratico nominato premier italiano”, ha titolato il quotidiano americano Washington Post. “Il presidente della Repubblica ha nominato Enrico Letta come premier, chiedendogli di provare a formare un…

×

Iscriviti alla newsletter