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Proprio non ci sta. Il ricorso alle elezioni anticipate non piace per nulla a Beppe Grillo, che nel video messaggio di auguri di buon anno, caricato sul suo sito, è tornato a tuonare contro il premier Mario Monti, la maggioranza e il capo dello Stato Giorgio Napolitano. Il ricorso al voto a febbraio è un vero colpo di Stato.

Le accuse non sono nuove, visto che già nelle scorse settimane il comico genovese si era scagliato contro la scelta di sciogliere anzitempo le Camere. “Le elezioni anticipate sono state decise a tavolino per escludere il M5S, non solo per una questione di numero di firme, ma per il pochissimo tempo a disposizione – ha commentato Grillo nel video del 31 dicembre -. Se non ci fossimo preparati per tempo, dalla scorsa estate, saremmo già fuori dal Parlamento. Quando è avvenuto il colpettino di Stato con Rigor Montis che si è sfiduciato da solo senza sentire neppure l’obbligo di farlo di fronte alle Camere, il tempo a nostra disposizione era così limitato che solo alle 4 di notte siamo riusciti ad inviare i moduli ai delegati, era sabato mattina di metà dicembre, e nel pomeriggio abbiamo iniziato a raccogliere le firme. Io ho fatto due massacro tour in due fine settimana, uno al centro nord e l’altro al Sud con il camper, ho tenuto trenta comizi in quattro giorni. Io ho fatto due massacro tour in due fine settimana, uno al centro nord e l’altro al Sud con il camper, ho tenuto trenta comizi in quattro giorni. Dopo, solo dopo – ha proseguito Grillo – le firme necessarie sono state abbassate dal governo a un quarto per favorire la lista Monti e la data delle elezioni è stata spostata di una settimana. Giochiamo contro dei bari della democrazia. In questa folle raccolta dalla quale sono esentati tutti i partiti presenti in Parlamento e chi si accorpa con loro”.

Il leader del Movimento promette battaglia. “In questo percorso a ostacoli per impedire al M5S di entrare in Parlamento si gioca il futuro della democrazia in Italia. Se ci impediranno con la burocrazia o con altri mezzi di partecipare alle elezioni, ci aspetta un nuovo fascismo, un’Alba Dorata all’italiana. Senza un cambiamento democratico l’Italia è condannata. Questi se ne devono andare – ha sottolineato Grillo -. Se non sarà il M5S con le buone, arriverà qualcuno che lo farà con le cattive. Il M5S in fondo è la loro assicurazione sulla vita. Questa classe politica ha distrutto il Paese e ora ha la faccia di bronzo di proporsi come la cura. Gente come Monti, l’ex consulente di Cirino Pomicino allora ministro del Tesoro fece esplodere il debito pubblico, come Bersani che ha governato con il centro sinistra per dieci degli ultimi vent’anni il Paese, come il mentitore professionale Berlusconi, come Napolitano che denuncia i guasti della politica della quale vive dagli anni 50. Se ne devono andare con i loro giornali, i loro servi delle televisioni”.

Il comico ha poi fatto notare che “l’anticipo delle elezioni consente a Napolitano di scegliere il prossimo presidente del Consiglio, lui vuole Monti e Monti sarà. E’ un altro colpetto di Stato – ha attaccato -. Se le elezioni si fossero tenute ad aprile il prossimo presidente del Consiglio sarebbe stato nominato dal nuovo presidente della Repubblica eletto con i voti del M5S e allora addio Monti, Merkel, Bce”.

Grillo vaneggia: elezioni? Colpo di Stato di Monti

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