Skip to main content

Nel suo libro più famoso, pubblicato nel 2007, Nassim Nicholas Taleb, già trader, epistemologo e professore di Risk Engineering presso la New York University, descrive il “cigno nero” come un evento totalmente inaspettato la cui realizzazione produce effetti importanti, positivi o negativi, e di vasta portata. Caratteristica comune ai cigni neri, secondo la definizione di Taleb, è che tali eventi, pur essendo ex ante del tutto imprevisti, una vera e propria sorpresa per l’osservatore, vengono, però, successivamente razionalizzati e, col senno di poi, considerati prevedibili. I Servizi segreti statunitensi, nel recente report “Global Trends 2030”, edito dal National Intelligence Council (NIC), analizzano otto potenziali “cigni neri” che, se realizzatisi nei prossimi 20 anni, potrebbero avere un impatto dirompente a livello globale. Attenzione: non si tratta di previsioni ma di scenari sviluppati dall’Intelligence Community di Washington, in base ad un lungo processo di studio, allo scopo di sensibilizzare il decisore politico stimolandolo a pensare strategicamente sul lungo periodo.

Qui di seguito un breve sintesi dei principali “cigni neri”. Per un approfondimento si rinvia il lettore al report completo**.

Il collasso dell’Euro e dell’Europa.

Un’uscita caotica della Grecia dall’area dell’euro potrebbe causare, secondo gli esperti del NIC, un danno otto volte superiore a quello provocato dalla bancarotta della banca d’affari Lehman Brothers nel 2008. Un evento di portata tale da minare la stabilità dell’intera, attuale, costruzione politica europea.

Una Cina democratica o una Cina economicamente al collasso.

In base alle proiezioni economiche si stima che nei prossimi cinque anni la Cina dovrebbe superare la soglia dei 15.000 dollari pro-capite, uno stimolo importante, questo, per il processo di democratizzazione del Paese. Alcuni esperti, però, ritengono che in una Cina democratica le spinte nazionalistiche potrebbero aumentare considerevolmente causando seri problemi sia a livello regionale che internazionale. Conseguenze simili, peraltro, a quelle di un eventuale collasso economico di Pechino. Un evento che provocherebbe effetti negativi su scala globale.

Un Iran riformato.

Un regime più liberale a Teheran potrebbe decidere di puntare sulla modernizzazione economica, sacrificando il programma nucleare e concludendo la lunga fase di isolamento internazionale. Un Iran pienamente integrato nella comunità internazionale costituirebbe, secondo il National Intelligence Council, un importante e risolutivo fattore di stabilità nell’area medio-orientale.

Gli Stati Uniti isolazionisti.

La ritirata di Washington dalla scena internazionale, magari perché fiaccata da una grave crisi economica e sociale, aprirebbe un enorme vuoto di potere. Un periodo di diffusa anarchia globale nel quale nessuna potenza sarebbe in grado, perlomeno nel medio termine, di sostituirsi agli Stati Uniti come garante dell’ordine internazionale.

Una guerra nucleare o attacchi con armi di distruzione di massa.

Alcune potenze nucleari, come la Russia o il Pakistan, o aspiranti tali, come l’Iran o la Corea del Nord, considerano l’armamento nucleare come fondamentale elemento di compensazione per le loro debolezze strutturali. Ciò, scrivono gli analisti del NIC, aumenta il rischio che vengano adoperate, nei prossimi 15/20 anni, armi di distruzione di massa con conseguenze facilmente prevedibili.

Rapidi cambiamenti climatici.

Imprevisti e repentini cambiamenti negli eventi climatici, già in parte in corso, potrebbero, soprattutto in Asia, minare la capacità di sostentamento di intere popolazioni causando gravi shock socio-economici.

Infine, le pandemie.

L’apparizione di nuovi agenti patogeni, facilmente trasmissibili per contagio, potrebbe velocemente sviluppare pandemie con milioni di vittime in ogni area del pianeta. E’ questo, secondo gli analisti dell’Intelligence statunitense, uno dei “cigni neri” potenzialmente più dirompenti, anche a causa della rapidità con la quale la malattia evolverebbe.

* Direttore del Dipartimento di Ricerca dell’Istituto Italiano di Studi Strategici “Niccolò Machiavelli”.

*** Il rapporto “Global Trends 2030: Alternative Worlds” verrà presentato a Roma il 7 febbraio 2013.

L'impatto potenziale degli otto "cigni neri"

Nel suo libro più famoso, pubblicato nel 2007, Nassim Nicholas Taleb, già trader, epistemologo e professore di Risk Engineering presso la New York University, descrive il “cigno nero” come un evento totalmente inaspettato la cui realizzazione produce effetti importanti, positivi o negativi, e di vasta portata. Caratteristica comune ai cigni neri, secondo la definizione di Taleb, è che tali eventi,…

Economia della cultura. Una risorsa da non sprecare

L’Italia si vanta, a ragione, di essere un grande paese manifatturiero. Un inequivocabile dato di fatto. Fondato prima ancora che sulle singole capacità su un unico grande valore. La Cultura. Intesa in senso lato a comprendere la ricerca e il sistema educativo. Ma ovviamente anche l’immenso patrimonio storico-artistico-archeologico. Un patrimonio che sarebbe riduttivo circoscrivere a musei e siti archeologici. E…

Mozart, Verdi e Bartok fra le nevi

Il Capodanno più originale lo hanno fatto coloro che si sono recati, anche solo per pochi giorni, a Erl nel Tirolo. Erl è una cittadina di 1500 abitanti in posizione strategica, 80 km da Monaco e 75 da Salisburgo in quel limbo delle Alpi bavaresi che costeggiando il fiume Inn è territorio austriaco, contornato dalla Repubblica Federale. Da secoli è…

Levi Montalcini, Aggressività? Non esiste il gene

Ci sono tanti modi di ricordare Rita Levi Montalcini, signora minuta, elegantissima, distinta ed atea, sempre disponibile e presente al colloquio, amante della vita e curiosissima delle vicende umane, fortemente interessata alla mente umana e allo sviluppo del pensiero umano. Certamente per la scoperta 'del tutto casuale', dovuta cioé ad un'intuizione non razionale, del Ngf, il fattore di crescita delle…

Che movimento che sta facendo il premier!

La modificazione genetica di Mario Monti da premier tecnico a leader politico è in corso ed ha avuto l’ultimo giorno dell’anno una evoluzione ulteriore e forse, per certi versi, imprevista. Da garante di una grande coalizione finalizzata a mettere in sicurezza i conti pubblici, il premier ha voluto proporsi come garante di un’area che si riconoscesse nel suo lavoro (genericamente)…

Accordo in Usa sul fiscal cliff. I tagli al Pentagono possono attendere

Il Congresso americano ratifica a cavallo della mezzanotte l'intesa sul finanza pubblica evitando il baratro, il fiscal cliff. Eroe del negoziato il vicepresidente Joe Biden che ha trattato fino all'ultimo con il repubblicani McConnell. Aumentano aliquote e capital gain per chi ha redditi oltre 450mila dollari. Pentagono salvo (per ora). L'America si sveglia ed inizia il 2013 con un incubo…

Rita Levi Montalcini

Sul telefonino sono arrivati centinaia di messaggi: è morta a 103 anni Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la Medicina nel 1986. Messaggi di cordoglio e ricordi di una vita grandissima, dedicata alla scienza e al sociale, si sono immediatamente affollati sui media e nella nostra memoria. Rita Levi Montalcini riunisce in sé una serie di valori che inevitabilmente faranno…

2013: un anno importante per lo sport italiano. E' tempo di riforme "radicali"

Quello che si apre è un anno importante per lo sport italiano. Nell'arco delle prossime due settimane (tra l'11 e il 15 gennaio) infatti si arriverà alla investitura del nuovo presidente della Lega Serie A e della Federcalcio tricolore. Quello che tutti gli addetti ai lavori si aspettano e che, soprattutto con la vittoria di Andrea Abodi (numero uno dimissionario…

L’agenda del 2013? E’ firmata Giorgio Napolitano

Grazie, signor Presidente! Il suo primo messaggio agli italiani era del 2006. Da allora ci ha accompagnato con una presenza costante, puntuale e pungente. Talvolta l’hanno accusata di essere stato un tantino “invadente”. Ci consenta invece di esprimere gratitudine per i suoi interventi, anche per quelli giocati sul limite delle forme ma assolutamente dentro i contenuti e lo spirito della…

Fiscal Cliff, la sfida di Obama al Congresso Usa

"L'accordo sul fiscal cliff è in vista ma non è stato ancora raggiunto. Sarà un percorso 'per tappe' la prima della quale sarà evitare l'aumento delle tasse per la classe media". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel discorso pronunciato alla Casa Bianca. "Negli ultimi giorni - ha detto - i leader del Congresso hanno lavorato…

×

Iscriviti alla newsletter