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Barack Obama ha fallito, ora si faccia da parte. È un duro attacco al presidente in carica il discorso con cui Mitt Romney ha accettato la nomination repubblicana alla Casa Bianca ieri a Tampa.
“Le promesse hanno fatto spazio alla delusione e alle divisioni. Questo è qualcosa che non dobbiamo accettare. Questo è il momento in cui davvero possiamo fare qualcosa. Con il vostro aiuto faremo qualcosa”, ha detto Romney, appena salito sul palco del Tampa Bay Times Forum, in Florida, per l´intervento conclusivo della convention repubblicana. Chiaro il riferimento al “yes, we can”, lo slogan della campagna elettorale di Obama di quattro anni fa.
 
Mitt Romney ha anche cercato di attrarre il voto femminile, su cui è in netto ritardo nei confronti dell’avversario, parlando di pari opportunità tra uomini e donne. E lo ha fatto partendo dalle parole della madre, pronunciate da candidata al Senato: “Perché le donne dovrebbero avere meno da dire degli uomini a proposito delle grandi decisioni che la nostra nazione deve prendere?”.
“Avrei voluto che fosse qui alla convention – ha detto Romney – per ascoltare leader come le governatrici Mary Fallin, Nikki Haley e Susana Martinez, la senatrice Kelly Ayotte e la segretaria di Stato Condoleezza Rice”. “Come governatore del Massachusetts, ho scelto una donna come vice governatore e un´altra come capo dello staff; metà del mio gabinetto era composto da donne e, negli affari, ho fatto da mentore e supportato grandi donne che poi hanno guidato grandi aziende”, ha sottolineato il candidato repubblicano.
 
Dopo aver lodato il suo passato da businessman, l`attacco a Obama: “Quante volte vi siete svegliati sentendo che qualcosa di speciale stava accadendo in America? Molti di voi lo pensavano il giorno delle elezioni, quattro anni fa. ‘Hope and Change` (speranza e cambiamento) avevano un forte appeal. Ma questa sera vi chiedo: se sentivate quell`eccitazione quando avete votato per Barack Obama, non dovreste sentire la stessa eccitazione ora che il presidente è Obama? Sapete che c`è qualcosa di sbagliato in quello che ha fatto come presidente, se la miglior sensazione l`avete vissuta il giorno che lo avete votato”.
 
Poi, l`elenco del suo piano per far tornare grande l`America e creare 12 milioni di posti di lavoro, in cinque punti: “Primo, entro il 2020 il Nordamerica sarà indipendente dal punto di vista energetico, sfruttando appieno petrolio, carbone, gas naturale ed energie rinnovabili; secondo, daremo ai cittadini le competenze di cui hanno bisogno per il lavoro di oggi e la carriera di domani. Per quanto riguarda le scuole dei nostri figli, ogni genitore dovrebbe avere voce e ogni figlio una possibilità. Terzo, faremo funzionare il commercio americano stringendo nuovi accordi. E quando una nazione imbroglia, ci saranno conseguenze inequivocabili”, ha detto Romney, in un’accusa indiretta alla Cina.
“Quarto, assicureremo a ogni imprenditore e a chi crea posti di lavoro che gli investimenti in America non svaniranno come quelli in Grecia, taglieremo il deficit e rimetteremo il Paese sulla via della sostenibilità dei conti. Quinto, sosterremo le piccole imprese, motore della creazione di posti di lavoro. Questo significa tagliare le tasse alle imprese, non alzarle. Significa semplificare e modernizzare la regolamentazione che danneggia le piccole imprese. Significa che dobbiamo ridurre i costi che vanno alle stelle dell´assistenza sanitaria abrogando e sostituendo l´Obamacare”, ha aggiunto il candidato del Grand Old Party.
“Obama ha promesso di guarire il pianeta e rallentare l´innalzamento degli oceani. Io prometto di aiutare voi e le vostre famiglie. I nostri figli meritano un futuro migliore e con il vostro aiuto glielo daremo. Facciamo cominciare il futuro insieme, stasera”, ha concluso il candidato repubblicano alla Casa Bianca.
 
Ma l’ospite a sorpresa che ha rubato la scena al protagonista Romney. Si tratta di Clint Eastwood, 82 anni, professione regista e attore, che ha spiazzato tutti con un discorso ironico, in vari punti a braccio, in cui per circa un quarto d`ora ha “scambiato” battute con una sedia vuota, fingendo che vi fosse seduto il presidente Obama. “Hai fatto abbastanza, ma non sei abbastanza forte, ora è tempo che qualcun altro si faccia avanti e risolva i problemi”, ha detto.
Uno show a due – si fa per dire – con un “ospite fantasma”, che ha scatenato reazioni contrastanti: indubbio il divertimento della platea di Tampa, che ha sottolineato con fragorosi applausi e risate le battute più divertenti (“Make my day”, in italiano “coraggio, fatti ammazzare”, ha urlato qualcuno dal pubblico citando una battuta del film “Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo”), più scettici giornalisti e blogger, molti dei quali hanno trovato inappropriato alla serata la performance di Eastwood.
 
Il video dello show di Eastwood

#Usa2012 Il giorno di Romney (e di Eastwood)

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