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Ennesima giornata di violenza in Siria, dove nuovi combattimenti sono in corso da questa mattina a Damasco ed Aleppo, provocando la morte di almeno 16 persone, tra cui otto civili. A riferirlo è l´Osservatorio siriano sui diritti umani, spiegando che pesanti bombardamenti hanno avuto luogo nella seconda città della Siria. Ieri, nel primo giorno di Aid el Fitr che celebra la fine del ramadan, le violenze nel paese hanno fatto almeno 84 vittime.
E in questa pesante tragedia continua l’inerzia da parte dell’Europa, sintomo che la grande crisi è di natura politica molto più che finanziaria. A sostenerlo è Alberto Brandani, presidente della fondazione Formiche, secondo il quale la prova della perdita dell’identità europea “sta non solo nell´estenuante dibattito sulla moneta unica e sulle strategie per (non) salvare un paese come la Grecia […] ma anche nel silenzio assordante nei confronti della tragedia che da troppo tempo si sta consumando in Siria”.
“L´Unione europea è nata su un grande progetto politico di pace che facesse perno sul continente riuscendo a guardare oltre – prosegue Brandani. Oggi questo non sta accadendo. L´impegno generoso delle intelligences dei singoli Stati europei non colma l´afasia della governance Ue” .
Poi Brandani si rivolge al governo italiano: “Chiediamo di essere in questo senso ancora più degasperiano: di insistere cioè su un ruolo finalmente più attivo dell´Europa nello scacchiere internazionale a partire dalla necessità di fermare l´azione intollerabilmente sanguinaria di Assad. I morti di Aleppo sono un peso troppo grande sulla nostra coscienza di italiani e di europei”.

Brandani: "Il governo italiano intervenga per fermare Assad"

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Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ieri nel suo intervento di apertura al Meeting di Cl a Rimini ha dichiarato con fermezza che l´uscita dalla crisi è sempre più vicina. Per il premier, l´euro è un valore morale e, ha aggiunto, sarebbe "una tragedia" se diventasse fattore di disgregazione". Dopo il discorso del presidente del Consiglio Mario Monti all´inaugurazione di…

Una scommessa per il presente

Proviamo a leggerla così: il bicchiere non è mezzo vuoto. È mezzo pieno. Non è crisi, è cambiamento: di sistema, delle sue regole, degli obiettivi, degli stili di vita e di consumo. Solo che alcuni Paesi sono più pronti ad affrontarlo di altri. Ecco perché non basta tirare la cinghia ma serve, dopo aver razionalizzato le risorse, passare dalla dieta…

Usa2012 Due ricette per un unico primato

Il ritiro in aprile di Rick Santorum dalla corsa alla nomination repubblicana ha sancito di fatto che sarà Mitt Romney, ex governatore del Massachusetts, il candidato del Grand old party che sfiderà Barack Obama alle elezioni presidenziali americane del prossimo novembre. Nelle previsioni la campagna elettorale sarà centrata in prevalenza sulle questioni interne. La disoccupazione, le tasse, il debito federale…

trilemma

Così fu (e sarà) Stato

Molti studiosi hanno letto male la cesura del 1989, o quella di dieci anni prima (la vittoria della rivoluzione conservatrice in Gran Bretagna e in Usa, con Thatcher e Reagan). È vero; sono stati spazzati via, dalle potenze del mercato, lo Stato sociale e lo Stato comunista. Ma non è vero che sia stato spazzato via lo Stato in generale,…

@AndreaCamaiora

17 agosto 2010 si spegneva Francesco Cossiga. Oggi in pochi lo ricordano. Specialmente per il centro destra un errore imperdonabile.

#Cossiga Una (intergenerazionale) “lezione di libertà”

Ricordare la figura di Francesco Cossiga è un atto di generosità non solo nei confronti della sua persona quanto e soprattutto nei confronti di una collettività che affronta un momento in cui il bisogno di punti di riferimento ed il valore della memoria sono esigenze reali. Riferendomi non tanto - e non solo - al politico, ma semplicemente alla persona.…

#Cossiga Quattro passi intorno al Muro

"Io fui tra i primi, insieme ai militari francesi, americani e britannici, a passare il Muro di Berlino al check point Charlie. Ed assistetti in diretta alla sua ultimazione, con le finestre dei palazzi sulla linea di confine che venivano murate sotto i miei occhi”. Nell’estate 1961, Francesco Cossiga si trovava in Germania ovest: un caso ha voluto che fosse…

Grecia, quando il problema si chiama politica

Mentre la Federazione degli insegnanti delle scuole greche lamenta il rischio che, per mancanza di fondi statali a causa della crisi, il prossimo inverno molte scuole non saranno in grado assicurare il riscaldamento, e mentre l’iva al 23% ha di fatto svuotato il carrello della spesa dei cittadini greci, sempre più inclini al consumo di carboidrati al posto di pesce…

#Cossiga Attualità e lungimiranza di un Presidente

"Invano cerco con passo malfermo di evitare la fossa che mi attende" Così rispondeva sempre piu spesso negli ultimi anni Francesco Cossiga, a coloro che gli ponevano la fatidica domanda : Come sta Presidente? Ma l´uomo si è battuto come un leone fino all´ultimo minuto dopo una vita da vero combattente ed un cursus unico ed ineguagliabile di grande servitore dello…

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