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Oggi è il “grande martedì”. L’America trattiene il respiro. Non si era mai registrata un’affluenza talmente alta alle urne. Complice la grande crisi che sta attraversando il paese. Ma è in questi momenti che l’araba fenice, che sembrava morta, rinasce dalle sue ceneri. Il sogno americano della libertà, della ricerca della propria felicità. Il famoso moto dell’anima che ha ispirato intere generazioni, popolazioni e nazioni, si risveglia. E lo fa con Obama, il Kennedy nero che con fermezza dice: “Yes, we can”.

Gente comune, vip, artisti impazziscono per lui. E c’è chi come questi cantanti, usa il web proprio come fa da mesi Obama, e diffonde questo video.

http://www.youtube.com/watch?v=2fZHou18Cdk

Il testo del discorso-canzone:

It was a creed written into the founding documents that declared the destiny of a nation. Yes we can.It was whispered by slaves and abolitionists as they blazed a trail toward freedom. Yes we can.It was sung by immigrants as they struck out from distant shores and pioneers who pushed westward against an unforgiving wilderness. Yes we can.It was the call of workers who organized; women who reached for the ballot; a President who chose the moon as our new frontier; and a King who took us to the mountain-top and pointed the way to the Promised Land.Yes we can to justice and equality. (yes we can) Yes we can to opportunity and prosperity. Yes we can to opportunity and prosperity. Yes we can to opportunity and prosperity. Yes we can heal this nation. Yes we can repair this world. Yes we can. Si Se Puede.We know the battle ahead will be long, but always remember that no matter what obstacles stand in our way, nothing can stand in the way of the power of millions of voices calling for change.We want change!We have been told we cannot do this by a chorus of cynics who will only grow louder and more dissonant. We’ve been asked to pause for a reality check. We’ve been warned against offering the people of this nation false hope.But in the unlikely story that is America, there has never been anything false about hope. We want change! I want Change.The hopes of the little girl who goes to a crumbling school in Dillon are the same as the dreams of the boy who learns on the streets of LA; we will remember that there is something happening in America; that we are not as divided as our politics suggests; that we are one people; we are one nation; and together, we will begin the next great chapter in America’s story with three words that will ring from coast to coast; from sea to shining sea – Yes. We. Can

Obama: "Yes, we can"

Oggi è il “grande martedì”. L’America trattiene il respiro. Non si era mai registrata un’affluenza talmente alta alle urne. Complice la grande crisi che sta attraversando il paese. Ma è in questi momenti che l’araba fenice, che sembrava morta, rinasce dalle sue ceneri. Il sogno americano della libertà, della ricerca della propria felicità. Il famoso moto dell’anima che ha ispirato…

Grillo parlante. Questa volta troppo

Bersaglio dell’instancabile Beppe Grillo questa volta è Umberto Veronesi, l’oncologo a capo del Centro Tumori di Milano, ospite di una puntata di Che Tempo che fa di Fabio Fazio. Oltre a definire Fazio uno “stuoino”, il buon (?) Beppe attacca violentemente il professor Veronesi, reo di avere affermato che non esiste alcuna evidenza che leghi il numero di inceneritori all'incidenza e all'insorgere di malattie…

Consultazioni finite: Marini salirà al Colle

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Ultimo giorno di consultazioni.

Ormai non ci crede neanche lui. E come “un triste presagio” ammonisce l’Italia: “un’occasione mancata”. Il sindaco di Roma (ancora per poche ore, perché, come formiche.net ha annunciato su questo sito, il primo cittadino si sta preparando a rassegnare le dimissioni) getta la spugna: “Registro le posizioni del centro destra. Credo che rischi di essere un’occasione mancata della politica italiana,…

Donne violate: la poligamia in Italia

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Veltroni si dimette

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Dopo le bordate di tutta la stampa internazionale è arrivato il momento della “compassione”. Poveri italiani! Sospira in chiusura del suo focus sulla nostra crisi di governo il noto settimanale britannico, The Economist. Poveri italiani che ora riavranno Berlusconi, il politico “unfit” a capo del governo. E passi che la coalizione del Cav. ha governato per tutto il mandato, ma…

"Super Tuesday. Risultati, commenti e prospettive future"

Il Centro Studi Americani invita a partecipare mercoledì 6 febbraio alle 16:30, presso Via M. Caetani, 32, Roma, al convegno "Super Tuesday. Risultati, commenti e prospettive future". Interverranno Giuliano Amato, Guido Moltedo, James Edward Miller, Gianni Riotta, Ferdinando Salleo e Massimo Teodori.

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