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Quella di oggi è una data storica. Il presidente americano George W. Bush si è recato questa mattina a Ramallah (Cisgiordania) e, in una conferenza congiunta con il presidente dell’Anp Abu Mazen, ha promesso la firma di un accordo di pace per la costituzione del nuovo Stato palestinese entro il gennaio 2009, mese in cui è prevista la scadenza del suo mandato presidenziale. “Contiguità territoriale”, perché “il formaggio svizzero non funziona”, ha ironizzato Mr.Bush a proposito del nuovo Stato.

Bush, con riferimento agli attuali insediamenti, ha affermato: “Le parti hanno ognuna i propri obblighi che le derivano dalla Road Map: abbiamo manifestato le nostre preoccupazioni sull’ampliamento degli insediamenti”. La Road Map, infatti, in una prima fase prevede che Israele arresti la sua espansione. Che contemporaneamente, invece, i palestinesi debbano rafforzare la sicurezza nella lotta al terrorismo. “Credo che le forze di sicurezza palestinesi stiano migliorando – ha detto Bush, continuando – Il mio messaggio agli israeliani è che dovrebbero aiutare, non ostacolare, la modernizzazione delle forze di sicurezza palestinesi”.

Abu Mazen non ha perso l’occasione per sferrare un colpo all’avversario politico interno: “Hamas deve riconoscere la legittimita’ internazionale e la iniziativa di pace araba”. Ha anche precisato che l’Anp mantiene comunque rapporti con la popolazione palestinese di Gaza a cui destina il 58 per cento del proprio bilancio.

In queste ore non sono mancati incidenti: stamattina un razzo anticarro è stato sparato contro l’ex scuola americana (che attualmente è chiusa ma che conserva il suo valore simbolico) nel nord della Striscia di Gaza. Ieri, più di 20.000 manifestanti legati ad Hamas sono scesi in piazza a Gaza: questi hanno protestato contro la visita di Bush, con striscioni recanti scritte provocatorie come “vampiro e assassino”.

La tensione rimane alta, soprattutto a seguito della dichiarazione del presidente statunitense: “Hamas non ha prodotto altro che miseria”. Nel pomeriggio Bush si recherà via terrà a Betlemme, dove visiterà la chiesa della Natività. Da lì gli sarà possibile osservare in prima persona una parte della tanto discussa “barriera difensiva”. Ad accoglierlo non ci sarà il primo cittadino della città: il sindaco, infatti, è un esponente di Hamas.

Bush va in Palestina: “Voglio uno Stato con contiguità territoriale”.

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