Skip to main content
Da Solana della Nato a Barroso, passando per il presidente Sarkozy e Hans Goert Pottering. Tutti i capi di Stato e delle istituzioni europee sono vicini alla Turchia ed ai suoi morti in questo momento. Ieri sera le due bombe fatte esplodere nel quartiere europeo della capitale sul Bosforo hanno causato 17 morti e 154 feriti. Sin da subito il governo ha accusato i Curdi del Pkk, ma oggi è arrivata la smentita del loro leader. Non sono certamente casuali gli attentati di ieri ad Istanbul. Oggi, infatti, gli 11 giudici della Corte costituzionale con sede ad Ankara dovranno decidere le sorti politiche del paese. All´ordine del giorno, infatti, la destituzione dell´attuale governo guidato dal premier Tayyer Erdogan. Governo a matrice islamica e votato dalla maggioranza degli elettori lo scorso anno. L´Akp (il partito per la Gisutizia e lo Sviluppo di Erdogan) si sarebbe macchiato di attività “contro la laicità”. Il timore dei giudici turchi è dunque quello di una involuzione rispetto alla storica svolta laico-democratica di Kemal Ataturk. Il revanchismo fondamentalista potrebbe annidarsi in un governo fortemente improntato sull´etica islamica e questo è contro la Costituzione voluta dal leader illuminato della Turchia che, unico tra i leader dei paesi a religione islamica, mise da parte la Sharia e dette alla Turchia una costituzione non basata su principi religiosi e teologici. Gli attentati di Istanbul fanno riflettere due volte sul ruolo dell´Europa. Il farraginoso e lento processo per l´entrata della Turchia nella Ue sembra essere scosso da queste due tragiche bombe, e non è un caso che il nostro Ministro Frattini si sia affrettato ieri sera a dichiarare che l´entrata dellaTurchia nell´Unione è questione prioritaria. L´Europa, tuttavia, ha mal gestito anche questa situazione. La polveriera serba dei paesi balcanici  e quella di uno dei paesi più strategici in termini di geopolitica come sempre non è stata preventivamente disinnescata. Ora non resta che attendere la decisione di Ankara. Se fosse destituito Erdogan, con molta probabilità la Turchia scivolerebbe in una dolorosa guerra civile, allontanandosi di fatto da quell´Europa che l´ha sempre tenuta ben oltre i suoi confini, nonostante i reiterati negoziati ed i tentativi di avvicinamento, quali – non ultima – l´entrata a pieno titolo nell´Unione Mediterranea voluta dal presidente Sarkozy.

Le bombe turche esplodono nella Ue

Da Solana della Nato a Barroso, passando per il presidente Sarkozy e Hans Goert Pottering. Tutti i capi di Stato e delle istituzioni europee sono vicini alla Turchia ed ai suoi morti in questo momento. Ieri sera le due bombe fatte esplodere nel quartiere europeo della capitale sul Bosforo hanno causato 17 morti e 154 feriti. Sin da subito il governo…

Radio Formiche, per parlare di Europa e non solo

Domani, venerdì 25 luglio, alle ore 10.30 andrà in onda sulla webradio del Velino la prima puntata di "Radio Formiche", l´approfondimento settimanale del magazine Formiche, dedicato ai temi europei e al dibattito internazionale. Il tema sarà l´Unione Mediterranea, le sue potenzialità ed i suoi sviluppi concreti, al di là degli esercizi di diplomazia. Anna Mazzone ne parlerà con il professor…

Morte di un manichino a Milano

Proprio mentre in Senato si vuole ridiscutere la sentenza che dà la possibilità al papà di Eluana di lasciar morire sua figlia dopo 15 anni di stato vegetativo e, dunque, si riaccende il dibattito sulla vita e sulla morte, sulla libertà e sull´etica, a Milano un giostraio diventa ricco con una nuova attrazione: un manichino che muore tra fumi e…

La Francia sotterra le 35 ore

L´aveva detto durante tutta la sua campagna elettorale, l´ha continuato a ripetere fino ad oggi e stanotte, presumibilmente, il Parlamento francese concretizzerà la volontà del Presidente Nicolas Sarkozy: in Francia si lavorerà di più. Sotterrate, infatti, le 35 ore, si ipotizza una soglia di 48 ore settimanali che non potranno essere superate. Spetterà al lavoratore decidere se lavorare più delle…

Giro di vite sui fannulloni della Regina

Sono 4.5 milioni i disoccupati e gli invalidi che nel Regno unito percepiscono un sussidio. Molti di loro, però, devono avere origini poco british, dal momento che sono diventati dei veri e propri "maghi" della pensione sociale. In sostanza, seguendo bene le regole, è possibile vivere una vita come suddito della Regina senza dover mai lavorare. Lo Stato-pantalone in questo…

Impronte e identità: ma di che stiamo parlando?

Per capire il grado di isteria al quale è giunta la politica italiana basta estrarre dal portafogli la propria carta d´identità. E vedere che in un angolo, sotto la fotografia, è previsto, già da decennti, un riquadro dove apporre l´impronta digitale del proprio dito indice. Un obbligo che nessuno, per ragioni ignote, ha mai fatto rispettare negli uffici comunali di…

Il lupo cattivo naviga sul web

Due bambini su tre tra i 10 e gli 11 anni hanno accesso ad Internet. Tra i 12 ed i 13 anni la percentuale sale all´85%. L´Interpol segnala che ogni anno vengono offerte online almeno 500.000 nuove immagini pedopornografiche originali e si contano 550.000 immagini di abusi su 20.000 bambini, di cui - purtroppo - solo 500 sono stati identificati…

La crisi può aggravarsi, parola di Giulio

Un discorso a tutto tondo, quello che Giulio Tremonti sta tenendo alla Camera dei deputati sul decreto legge sulla manovra. "Non ci saranno effetti traslativi a carico degli utenti" per quanto riguarda la Robin Tax, che aumenterà la pressione fiscale sulle industrie petrolifere e - a detta del ministro - permetterà di redistribuire circa 4 miliardi di extragettito interamente nel…

Una 'Via' più rapida

71 pareri già esitati e 159 pratiche in attesa. Pochissimi progetti effettivamente conclusi. La Via - Valutazione sull´impatto ambientale - è da sempre una vera e propria Via Crucis per tutte quelle opere infrastrutturali che da legge devono richiederla. Autostrade, dighe, ponti, aeroporti, ferrovie, termovalorizzatori: tutto è appeso al filo sottile del parere Via e questo negli ultimi anni ha…

Pimby e dintorni_ la rassegna stampa

AUTHORITY ENERGIA_DUBBI  SUL PROGETTO DI RIFORMA Da Il Riformista, articoli di Franco Debenedetti, "Energia, ma che autorità indipendente è se il governo ne può cambiare i membri?".   AUTHORITY ENERGIA_SI VA VERSO LO STRALCIO DELLA RIFORMA Dal Sole 24 Ore, "Authority, la riforma si avvia verso lo stralcio. Scajola: il provvedimento solo un´ipotesi, ma possono essercene altre. I siti nucleari…

×

Iscriviti alla newsletter