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“E’ un governo tutto da ridere!”, tuona Forza Italia. “Amato è una persona seria e si dimetterà!”, assicura Alleanza nazionale. Certo è che le sorti di questo governo sono incerte e il motivo di un ennesimo scivolone stavolta potrebbe nascere proprio dal decreto sulla sicurezza. La sicurezza, il sentimento che in Italia è venuto a mancare per troppi mesi. Continui sondaggi fatti dai principali quotidiani d’informazione hanno dimostrato che la popolazione del Bel Paese soffre di un deficit di “senso di sicurezza” che, su una scala di pericolosità sociale, va a vincere addirittura su “il senso di povertà diffusa”. Ma forse la vera pericolosità risiede nel “deficit di informazione”. Quanti italiani oggi hanno realmente capito, compreso fino in fondo, il motivo di questa crisi preannunciata? Ad una attenta analisi si scopre che il pacchetto sicurezza non sarebbe stato approvato perché al suo interno spunta l’omofobia. Subito molti politici si sono affrettati a dichiarare che il problema è nato dalla divisione tra sinistra radicale e sinistra centrista su questo grande tema etico e morale. Tuttavia, un attento e scaltro osservatore non si lascerebbe offuscare la vista dall’immediato polverone di polemiche sollevato dall’opposizione. Se non fosse che il Presidente Napolitano, in una nota divulgata stamattina, ha fatto riferimento ad un errore materiale all’interno del testo del decreto. In particolare qui si farebbe riferimento, senza alcun motivo, all’articolo 13 del Trattato di Amsterdam. L’intento del legislatore, al contrario, era quello di richiamare il trattato di istituzione della Comunità europea. Facendo entrare in vigore il decreto con al suo interno il collegamento erroneo alla norma anti omofobia il rischio non è solo quello di una “figuraccia” nei confronti di una stanca e inconsapevole opinione pubblica e del “divertito” resto del mondo in attesa di un’ennesima barzelletta italiana. In questo modo, infatti, si metterebbero a repentaglio – come ricorda il sottosegretario alla Giustizia Luigi Scotti – almeno cento processi in corso e condanne. L’introduzione di una norma penale sbagliata, dunque, inapplicabile, andrebbe ad abrogare una legge fortemente voluta dalla comunità ebraica nel 2003, che va a colpire discriminazioni e violenze per motivi religiosi, razziali ed etnici. Resta da chiedersi, dunque, come funzionari parlamentari, pagati profumatamente dai cittadini, possano permettersi di commettere un così assurdo errore. Violante dichiara: “Se anche i funzionari del Senato nella fretta predispongono un testo sbagliato, sono poi quelli del Viminale che hanno l’obbligo di verificare, prima che vada in aula, un documento su cui si chiede addirittura la fiducia”. Di fronte a queste affermazioni qualche giornalista si permette di insinuare il dubbio di una tesi complottista, chiedendo se “la sua allusione alla slealta’ dei funzionari governativi non presupponga un vero e proprio boicottaggio da parte di questi ultimi ai danni dell’esecutivo”. E Violante replica: “Questo lo ha detto lei. Ma indubbiamente c’e’ qualcosa che non va, se in poco tempo si inanellano tre casi come quello sul consigliere Rai Angelo Maria Petroni, sul generale della Guardia di finanza Roberto Speciale e sul decreto sicurezza”. Che fare dunque? Cedere alla tesi complottista o iniziare comunque a riflettere sui numerosi episodi di malfunzionamento dato dall’incapacità e dall’impreparazione degli addetti ai lavori? In un paese di raccomandati e collusi tutto ciò andava messo in preventivo: prima o poi doveva accadere.

L’insostenibile leggerezza del legislatore.

“E’ un governo tutto da ridere!”, tuona Forza Italia. “Amato è una persona seria e si dimetterà!”, assicura Alleanza nazionale. Certo è che le sorti di questo governo sono incerte e il motivo di un ennesimo scivolone stavolta potrebbe nascere proprio dal decreto sulla sicurezza. La sicurezza, il sentimento che in Italia è venuto a mancare per troppi mesi. Continui…

La Cruz batte la Loren

Di am

Lo avevamo capito persino prima che Zapatero lo dicesse l’anno scorso. Quando Pedro Almodovar realizzò il suo ultimo film, “Volver”, il passaggio del testimone tra Italia e Spagna era già avvenuto. Visto che gli artisti hanno l’incredibile capacità di prevedere gli eventi, la bellissima e bravissima Penelope Cruz che faceva le parti della nostra Sofia Loren in versione secondo millennio…

Chi prima clicca, meglio alloggia.

E’ solo al suo secondo giorno e “il click day” è già un successo.  Alle 10 di questa mattina il sito web del ministero degli interni aveva già registrato più di 136.000 richieste di nulla osta inviate.  Il governo ha messo a disposizione per i giorni 15, 18 e 21 dicembre una particolare procedura via internet: attraverso il portale istituzionale…

Mercoledì 19 dicembre rassegna stampa su Decidere.net

Domani dalle ore 9:00 Anna Mazzone sarà ospite di Giuliano Gennaio per la rassegna stampa quotidiana di Decidere.net.

Esplodono le 'Camgirls' ed i Boys

Di yb

Camgirl. Il fenomeno esplode. Basta digitare il termine su google e i risultati spaziano da annunci a veri e propri siti-web dedicati con tanto di fotografie. E si moltiplicano le inchieste e i reportage. Ultimo quello realizzato da due ragazzi che frequentano il master in giornalismo dell'Università Statale di Milano. Elenoire, è il nome della ragazza 25enne, universitaria, che ha…

Un voto per la vita: all'Onu non solo per la pena capitale.

Nonostante lo scarso interesse mostrato dalla maggior parte dei principali quotidiani italiani, è iniziato il count down al palazzo di vetro di New York. Alle 16 (ora italiana) l'Assemblea generale dell'Onu voterà la mozione per la moratoria universale sulle esecuzioni capitali. Oggi si deciderà in seduta plenaria se "chiedere formalmente" agli stati - al cui interno è ancora in vigore…

La volgarità greve della carta stampata

Una banale lite tra fidanzati. Una ripicca. Sulla rete cominciano a circolare foto di lei nuda e in pose che un periodico francese ha elegantemente definite "suggestive". Tutto già visto, se non fosse che i due fidanzatini ai ferri corti sono Luca Marin e Laure Manaudou, campioni di nuoto. La vicenda potrebbe essere archiviata come una volgare litigata, se però non…

Codice d'onore, Petraeus uomo dell'anno

Di am

Il Time non ha ancora dato l’annuncio ufficiale, ma la notizia sta rimbalzando da ore. Uomo dell’anno 2007 dovrebbe essere il generale statunitense David Petraeus, al comando delle truppe americane in Iraq. Un bel colpo alla sinistra americana e alla stessa Hillary Clinton, impegnata in una campagna elettorale che comincia a dare segni di rallentamento dopo la gloriosa marcia iniziale. Proprio…

Avanti popolo, alla riscossa!

Per ottenere una buona fotografia del nostro Paese occorre non essere a distanza troppo ravvicinata. Si rischia di avere una visione fatta di dettagli. Provando ad allargare l'obiettivo si può scoprire un universo più largo e più verosimile. E' quel che è successo al rapporto del Censis e all'inchiesta del New York Times: due scatti sull'Italia che hanno fatto molto…

Dopo la Gioconda ci rubano anche la Bruni

Di am

Il generale Speciale si dimette. I cittadini italiani non possono farlo. Il Governo fa la seconda figuraccia in tempi record da grave “incompetenza legislativa”, roba da bacchettate sulle mani del signor Bignami (prima lo scivolone su Petroni e la Rai ora quello sul caso Speciale) e noi italiani incassiamo i colpi del New York Times che ci giudica tristi e…

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