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Appuntamento come da tradizione nella sala della Regina di Montecitorio, giovedì 11 maggio, per l’ottava edizione del Premio Guido Carli, ideato dalla nipote dell’ex governatore di Bankitalia, Romana Liuzzo, nella foto.

Trapelano già alcuni nomi dei premiati: Sergiò Dompè, Alessandro Garrone e Filippo Antonio De Cecco saranno tra le quindici eccellenze italiane che riceveranno l’onoreficenza, una medaglia in bronzo raffigurante l’effige di Carli, creata per l’occasione dal Poligrafico e Zecca dello Stato.

La motivazione della premiazione di Sergio Dompé cita: “Lungimiranza imprenditoriale e capacità manageriali” che “hanno portato Sergio Dompé, presidente dell’omonimo Gruppo, a intuire prima di altri in Italia l’importanza della biofarmaceutica. La vocazione per la ricerca ha origine in famiglia: il bisnonno Gian Antonio e il nonno Onorato hanno fondato la catena di Farmacie Italo-Inglesi. È grazie all’impegno di Sergio che nel 1988 l’azienda si trasforma in polo di eccellenza nel settore delle biotecnologie, con un fatturato annuo di 250 milioni e un Centro di produzione a L’Aquila che oggi occupa un’area di 30mila mq e impiega 250 dipendenti, di cui 70 in ricerca e sviluppo”.

Alessandro Garrone, definito “il petroliere verde” per la svolta green del suo gruppo, vice presidente esecutivo di Erg, azienda fondata dal nonno Edoardo nel 1938, ha guidato la trasformazione dell’azienda da colosso petrolifero in operatore delle energie rinnovabili.

Infine Filippo Antonio De Cecco di cui la giuria dice: “L’equilibrio tra tradizione e innovazione, coniugato alla tenacia da abruzzese doc, caratterizza da oltre 30 anni la leadership industriale di Filippo Antonio De Cecco, presidente dell’omonimo gruppo alimentare. Partita da Fara San Martino e arrivata sulle tavole di tutto il mondo, la De Cecco ha festeggiato da poco i 130 anni di attività, celebrati anche dal ministero dello Sviluppo economico con un francobollo speciale. La guida di Filippo Antonio rappresenta uno spartiacque nella storia dell’azienda: è lui a traghettarla verso nuovi mercati, come quello russo, a introdurre nei suoi stabilimenti tecnologie all’avanguardia per preservare la qualità delle materie prime e a ideare prodotti come l’olio biologico”.

“Quest’anno più che mai – dice Romana Liuzzo, presidente dell’Associazione Guido e Maria Carli – la giuria ha voluto premiare persone che si siano distinte per etica e solidarietà e non solo per i fatturati”.

Ecco i primi nomi del Premio Guido Carli

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