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Con molto interesse ho letto questo Saggio che non si limita ad affermazioni di principio ma che con concreti dati economici fornisce chiare indicazioni  sulla fattibilità per le famiglie italiane di avvalersi della scelta tra scuola pubblica statale e pubblica paritaria, senza oneri per lo Stato, anzi! Da una prima parte riassuntiva della “storia” nei suoi passaggi politici e legislativi, che è importante conoscere,  ai forti riferimenti alla responsabilità delle famiglie nel campo educativo e dell’ istruzione, alle tabelle indicative che dimostrano che è “interesse” dello Stato e quindi dei cittadini, togliere il “gesso” al sistema di finanziamento della scuola pubblica, per mezzo del “costo standard di sostenibilità per studente”

Da più di quaranta anni la mia associazione italiana genitori A.Ge si è pronunciata in questo senso non solo per un diritto/dovere costituzionale delle famiglie di essere responsabili nell’ educazione dei figli ma anche per la certezza che una scuola italiana di qualità  non possa prescindere da una partnership tra famiglia e scuola per la corresponsabilità educativa e dal confronto costruttivo ed arricchente tra scuola statale e paritaria.

Questa intuizione del “costo standard” è stata da noi approfondita, dopo diversi passaggi dal buono scuola in  poi, grazie all’ intuizione di genitori A.Ge illuminati. Personalmente ho avuto l’opportunità come rappresentante dei genitori nell’E.P.A, European Parents Association, di verificare che nella “carta dei diritti e doveri dei genitori in Europa” è chiaramente scritto che i genitori hanno il “diritto di vedere riconosciuto ai loro figli pieno accesso al sistema educativo in base alle loro necessità, alle loro capacità e ai loro meriti” e hanno il “dovere di impegnarsi personalmente collaborando con le Istituzioni nel processo educativo”

Ben venga dunque il concreto “primo” studio di determinazione del costo standard da applicare alle scuole pubbliche italiane che, spero, possa contribuire ad una presa di coscienza in primis dei genitori ma anche  a chiarire vecchi e nuovi “luoghi comuni” che hanno avvelenato la scuola e il confronto tra cittadini e impedito il miglioramento della qualità dell’ insegnamento e dell’ apprendimento.

La  domanda che mi pongo e che pongo: come riuscire a superare l’inerzia, la disinformazione, la mancata applicazione di leggi approvate  e mai applicate, il conflitto di cui come genitori e come pubblica opinione abbiamo fatto le spese? Non si dica che sono i genitori che non partecipano perché è invece vero il contrario: è il sistema Italia verticistico, burocratico, sindacalizzato, di potere, tuttora ideologico, che tiene la società in stato di assedio!

Ringrazio gli estensori di questa pubblicazione che spero possa contribuire a “togliere il gesso” alla Scuola.

Milena Saiani, Segreteria A.Ge MI-prov

Come liberare la Scuola

Di Milena Saiani

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