Crisi siriana in primo sulla stampa mondiale. Il Washington Post racconta come il conflitto civile nel paese mediorientale si ripercuote nel vicino Libano. Delle perplessità russe riguardo le capacità di leadership del presidente di Damasco, Bashar al-Assad, si occupano Los Angeles Times, Moscow Times e Nezavisimaja Gazeta, mentre Le Figaro e Kommersant analizzano il peso giocato dall’islamismo conservatore nella guerra…
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Russia, esorcismo pubblico contro le rockettare di Pussy Riot
Uno spettro si aggira per le vie di Mosca, quello dell’Anticristo. Nulla a che vedere però con le figure colossali e fantasmagoriche, il patriarca Nikon, il contadino Pugacev, lo zar Pietro I, che di volta sono state accusate di voler la distruzione della nuova Terra Promessa. La terra di latte e miele dove si prepara il futuro dell’umanità. Questa volta…
Il mondo in rassegna
Campeggia sui giornali tedeschi la crisi dell’euro e il ruolo della Germania in Europa. Il responsabile dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker intervistato dalla Süddeutsche Zeitung accusa Berlino di trattare l’Ue come fosse un proprio Land, privilegiando la propria politica interna rispetto a quella continentale. Simile l’opinione del ministro degli Esteri spagnolo “se Berlino continua cosi l’eurozona crollerà”, espressa sulle colonne della Frankfurter…
La linea rossa che separa la violenza dalla democrazia
Un tempo, fino a circa vent´anni fa, c´era la buona abitudine dei politici di scrivere libri che illustrassero la storia delle vicende italiane. E sebbene oggi non sia più di moda farlo, l´ultimo libro di Fabrizio Cicchitto titolato “La linea rossa” costituisce la classica eccezione che conferma la regola. É bene precisarlo subito, un´eccezione di qualità. Il volume, per altro…
Siria, Aleppo si prepara alla "madre di tutte le battaglie"
La Siria si prepara allo scontro finale. Mentre donne e bambini abbandonano Aleppo, truppe del regime e forze dell’opposizione hanno utilizzato la notte di venerdì per schierare ulteriori forze attorno alla città. “Pronti alla madre di tutte le battaglie”scrive l’agenzia tedesca dpa riportando le parole del comandante locale dei ribelli, Abu Omar al Halebi. Le forze guerrigliere, sotto il proprio…
Bce, in attesa della politica Draghi promette misure importanti
Le parole dette ieri dal governatore della banca centrale europea potrebbero cambiare le sorti dell’Europa. Che qualcosa stesse bollendo in pentola gli osservatori più attenti lo avevano capito dopo l’intervista del 22 luglio rilasciata a le Monde da Mario Draghi. Al quotidiano francese il governatore aveva ribadito che il “mandato della Bce non è quello di risolvere i problemi finanziari…
Furto di informazione? no, di sovranità
Un gruppo di intellettuali ha firmato un appello, stando ai titoli dei media, sul "furto di informazione" o sul "pensiero unico che uccide la democrazia" (vedi infra). Un appello che muove una durissima critica ai rappresentanti delle Istituzioni italiane e comunitarie. Se ho ben compreso il documento, all´origine c´è la considerazione che la teoria economica neoliberale: “una teoria controversa, da…
Presidenziali Usa, Romney sotto attacco democratico
Quando le presidenziali americane entrano nel vivo della battaglia, il Far West si avvicina. I colpi proibiti volano sopra e sotto la cintola. Se quattro anni fa la vittima sacrificale era l’attuale presidente, nessuno si meraviglierà se ora questo ruolo spetta allo sfidante repubblicano. Se nel 2008 i rilievi fatti ad Obama erano piuttosto di lana caprina: spia musulmana, cittadino africano…
Minetti deposita il marchio "Bunga-bunga"
* teatrinodellapolitica.com / @TeatrinPolitica * Le cronache di queste ore danno una importante notizia: non lo spread a 530, bensì il fatto che l’assistente della consigliera Nicole Minetti, Luca Pedrini, ha depositato un marchio dal nome “Bunga-bunga”; questo nuovo brand servirà a commercializzare -guarda un po’ – dei preservativi. La succosa novella ci è comunicata da Vanity Fair: …
Giappone, a giugno bilancia commerciale a sorpresa in attivo
Inatteso boom del commercio estero giapponese a giugno. Il segno più alla bilancia commerciale del paese del Sol levante è dovuto alle esportazioni di automobili e prodotti elettronici negli Stati Uniti cui si deve sommare il calo del prezzo del petrolio. Nel mese scorso il surplus del commercio estero nipponico è stato pari a 61,6 milioni di yen. Non è però…