Skip to main content

Dal fare all'agire politico

La mia prospettiva di ragionamento è che la politica “perde” non tanto laddove incontra rapporti di forza più “potenti” ma, prima di tutto, nel suo essere vuota, senza visioni e senza prospettive. Il “fare politica” si va riducendo sempre di più a un’attività di presa d’atto di ciò che si vede; in tale contesto, a cosa serve pensare-la-realtà per contribuire…

Nell'Economia dei Consumi, altro che bonus!

Boom degli acquisti di automobili con gli incentivi. Mi date un bonus? Spendo! Si rottama la lavatrice a suon di sconti? Io rottamo e compro. Sgavi fiscali sui redditi da lavoro? Sgavato dal gravame, più cash: acquisto. Visto? Viene erogato liquido monetario per andare oltre la crisi: più reddito ed il gioco è fatto! Così acquisto, consumo, faccio riprodurre; più…

Progetto di civiltà e ri-pensamento della politica

Abbiamo l’abitudine, che sembra diventata prassi culturale, di dare risposte semplicistiche e localistiche a problemi complessi e globali. Nessuna delle sfide che oggi viviamo nei nostri territori ha più origine in essi. Tra l’altro, le frontiere del digitale e dell’intangibile problematizzano profondamente i territori fisici che conosciamo e riconosciamo, i confini e l’essenza stessa dello Stato-Nazione. Va da sé che…

S.O.S. EDUCAZIONE: LA SFIDA DELLA "COMPETENZA EMOTIVA"

L'episodio del professore bullizzato da alcuni studenti di un Istituto Tecnico di Lucca per avere 6 nel compito è solo uno dei tanti episodi di maleducazione e di totale assenza di rispetto verso il prossimo a cui assistiamo ormai quasi anestetizzati e inermi. Risaltano alla cronaca solo i fatti clamorosi come questo, ma nelle scuole si verificano spesso più o meno…

Rovesciare l'assunto culturale dell' "utilità"

Cosa vedono i nostri occhi ?  Noi fotografiamo, raramente osserviamo, ancora più raramente com-prendiamo in noi. Dalle parole che usiamo si può dedurre che il nostro sguardo è limitato e limitante, a volte distorcente la realtà per interpretarla “secondo noi” e per pre-giudicarla (giudicarla senza conoscenza).  Applichiamo i modelli che abbiamo in testa per svuotare l’esperienza del reale (incarnata in…

Il progetto di civiltà è un cammino nell'oltre

Ci vuole libertà di pensiero. È necessario rompere, infatti, il circolo vizioso tra l’intellettuale e il “principe”, chiunque egli sia. Perché l’intellettuale deve avere come unico riferimento la realtà, quella “carne e sangue” per troppo tempo trascurata e considerata come “scarico” di strategie immaginate nei palazzi di un potere auto-referenziale e, per questo, malato; potere che, a ben guardare, cambia…

Il senso dell' in-utile

Per capovolgere l’utile dobbiamo percorrere l’ “in-utile”. Si tratta, in sostanza, di camminare nel profondo di ciò che consideriamo utile e di problematizzare la nostra tentazione a “usare superficialmente” la vita. Dal significato delle parole, alla evoluzione dei processi storici, alla dignità della vita, l’ in-utile ci dice che c’è qualcosa di più profondo di ciò che vediamo e che…

Renzi in tv sconfessa Martina. Il PD (ancora) allo sbando

Mi hanno chiesto: “perché Matteo Renzi non può parlare, mentre tutti gli altri sì?” A questa domanda, che non ha nulla a che vedere con le mie esternazioni social delle ultime ore, la risposta è semplice. Certo che Matteo Renzi ha tutto il diritto di parlare, come, quando e con chi vuole. Lo può fare e nessuno gli contesta questa…

Ri-partire dal fattore umano

Ci muoviamo, inevitabilmente, in una doppia esigenza: del ritorno a noi (alla ri-scoperta, scoperta continua, del chi siamo) e della comprensione e del governo del mondo-che-è. Entrambe queste esigenze ci appartengono e a entrambe abbiamo la responsabilità di guardare, senza l’ansia di risposte definitive. Ciò comporta, come ho detto, che,  se da un lato dobbiamo maturare visioni e immaginare scenari,…

I veri poteri forti in Italia. Almeno pare

  Angelo Panebianco, noto politologo, è intervenuto a gamba tesa sul Corriere del 30 aprile avverso quelli che identifica come i veri poteri forti del Paese: burocrati e magistrati. Secondo Panebianco, in particolare, "le tecnostrutture [...] possono convivere pacificamente solo con gruppi ed esponenti politici disposti ad inginocchiarsi in loro presenza e a baciare l’anello". A fronte di un indebolimento…

×

Iscriviti alla newsletter