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Francesco ricorda Dall’Oglio, per sconfiggere chi lo vuole rimuovere

Padre Dall’Oglio fu rapito in Siria il 29 luglio 2013. E proprio nell’approssimarsi di questa data è stato reso noto il testo della prefazione scritta da papa Francesco al volume “Il mio testamento”, che raccoglie quanto detto da padre Paolo sulla regola della comunità che fondò, la Comunità di Mar Musa

Perché il rogo del Corano va rifiutato. L'appello di Eulema firmato Pallavicini

“Qualsiasi libro considerato sacro dai suoi autori deve essere rispettato per rispetto dei suoi credenti, e la libertà di espressione non deve mai essere usata come scusa per disprezzare gli altri, e permettere questo va rifiutato e condannato”, ha detto papa Francesco in riferimento al rogo del Corano in Svezia. Un segnale di “fratellanza universale perché non si difendono solo i simboli propri o le proprie idee, ma si difendono veramente su delle basi più ampie le sensibilità di ogni persona e di ogni fede”, ha affermato l’imam Yahya Pallavicini

Fernandez, un Prefetto per la Chiesa sinodale. Scrive Cristiano

Un pontificato che guarda al tempo, cioè ai processi che avvia più che alla gestione degli spazi, non ha esaurito la sua spinta, ma aveva bisogno di nuovi centri propulsivi. Questo sembra il compito affidato al teologo Fernandez, che arriva sulla cattedra che fu del teologo Ratzinger con il compito di guardare avanti. Quello del 2023 non sarà l’autunno del papato di Francesco

I tre giorni del cardinale Zuppi che sconvolsero Mosca. Scrive D'Anna

L’immanenza del cardinale Matteo Zuppi è riuscita ad ottenere risultati concreti come la restituzione dei bimbi e l’attivazione di contatti diretti. Con infinita pazienza e tenacia, l’inviato di Papa Francesco ha sperimentato quanto siano remote a Mosca le vie della pace e della speranza e in che modo, dietro il gioco degli specchi dei suoi interlocutori, i ciechi sappiano ascoltare ed i sordi abbiano una vista acuta. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Le purghe di Putin, i ripensamenti di Kirill. Mosca indecisionista con Zuppi

Putin ha bisogno di un Kirill meno appiattito, impedirglielo sarebbe un omaggio al passato, all’idea insostenibile che i conflitti sono eterni, immodificabili. Sostenere Francesco, da posizioni non filo russe, nel suo sforzo negoziale con la Russia che esiste oggi può voler dire aiutarla a cambiare, a uscire dai suoi parametri zaristi e medievali. La riflessione di Riccardo Cristiano

Il Sinodo nel solco del Vaticano II. Le sfide di Francesco lette da Giovagnoli

In assenza di un progetto forte della sua “classe dirigente”– i vescovi – basterà alla Chiesa cattolica la forza tranquilla che scaturisce da un dialogo vero tra le diverse componenti e uno stile sinodale permanente per affrontare tante sfide incalzanti? L’analisi di Agostino Giovagnoli

Perché le parole di Francesco su Emanuela Orlandi hanno un peso

Nel Vangelo secondo Giovanni, 8-32, è scritto: “La verità vi renderà liberi”. Gli accadimenti di questi giorni possono far pensare che il fratello di Emanuela Orlandi commentando “un bel segnale positivo, non me lo aspettavo, credo che questo sia un bel passo in avanti”, non abbia esagerato. La riflessione di Riccardo Cristiano

Chiesa cattolica e Chiesa sinodale. Una discussione enorme che entra nel vivo

Il sinodo di ottobre si occuperà di come rendere sinodale tutta la Chiesa. Cosa vuol dire? Sinodo viene dal greco, vuol dire “camminare insieme”. Nel documento di lavoro che è stato appena pubblicato emergono domande, ma anche certezze. Ecco quali nella riflessione di Riccardo Cristiano

Comunicare e informare secondo Francesco. La strada indicata a Civiltà Cattolica

Nel volume “In mare aperto” la rivista dei gesuiti pubblica i discorsi di papa Francesco rivolti ai loro autori che dieci anni fa furono ricevuti dal pontefice. Ecco il senso delle sue parole lette da Riccardo Cristiano

Francesco e al Tayyeb parlano al Consiglio di sicurezza

L’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati, ha letto il discorso di Francesco davanti al Consiglio di sicurezza dell’Onu, presieduto dagli Emirati Arabi Uniti che hanno invitato a un evento che non ha precedenti sia il papa sia l’imam dell’università islamica di al-Azhar, lo sceicco al Tayyeb, firmatari nel 2019 del Documento sulla Fratellanza umana

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