Ucraina non è solo guerra ma anche una storia di resilienza, dignità e partenariato. Ospitando la conferenza, l’Italia non solo dimostra solidarietà ma assume un nuovo ruolo, quello di moderatore delle partnership, architetto di soluzioni comuni e mediatore tra istituzioni, imprese e società. Roma diventa il luogo in cui l’Ucraina parla non di ciò che ha perso, ma di ciò che è pronta a costruire. E questa costruzione è aperta a chi vede in essa un futuro non solo per il Paese, ma per tutta l’Europa. L’analisi di Yaroslav Melnyk, ambasciatore straordinario e plenipotenziario d’Ucraina in Italia
Dalla Rivista
Asset russi da usare per l'Ucraina? Vantaggi, svantaggi e rischi secondo Giumelli
Il dibattito sull’utilizzo delle risorse congelate è diviso in due fazioni. Da un lato ci sono coloro che sostengono che le ricadute politiche, giuridiche ed economiche della confisca siano maggiori dei benefici che se ne potrebbero trarre. Dall’altro quelli che ritengono corretta la confisca perché la ricostruzione dell’Ucraina dovrebbe gravare soprattutto sulle casse dello Stato che l’ha invasa. Esiste, forse, una terza via, con le risorse congelate come garanzia per prestiti a favore della ricostruzione. L’analisi di Francesco Giumelli, professore di Relazioni internazionali presso l’Università di Groningen
Così l’Italia guida la conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina. Scrive Tajani
In occasione della quarta edizione della Conferenza per la ripresa dell’Ucraina (Urc 2025), pubblichiamo l’intervento di Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, ospitato dalla rivista Formiche nel numero di luglio dedicato all’appuntamento co-organizzato a Roma da Italia e Ucraina
La “politica Netflix” e la solitudine degli adolescenti. La lettura di Pregliasco e Vernetti
La proliferazione dei social media ha moltiplicato le narrazioni con cui gli utenti si confrontano, portando alla costruzione di identità sempre più fluide e frammentate che alimentano un senso di smarrimento e solitudine. Non è solo un problema della generazione Z, ma un passaggio critico che tocca i modi in cui ci informiamo e partecipiamo al dibattito pubblico. L’analisi di Lorenzo Pregliasco e Alessio Vernetti, Founding partner Youtrend e analista Youtrend
Da modello a contro-narrazione. Trump sui dazi dimentica la lezione di McKinley
William McKinley, il venticinquesimo presidente degli Stati Uniti, è tra le persone che hanno ispirato Donald Trump. Il parallelo tra i due presidenti repubblicani è affascinante ma mentre il primo, dopo anni di protezionismo, finì per riconoscerne i limiti e i pericoli, il secondo sembra celebrare proprio quegli aspetti che il predecessore aveva ripudiato. Una lezione che, proprio in queste ore di trattative con l’Ue, occorrerebbe ricordare. L’analisi di Lorenzo Castellani, professore di Storia delle istituzioni politiche presso la Luiss Guido Carli
Pace e IA, le sfide più urgenti per Leone XIV spiegate da Zamagni
L’intelligenza artificiale insieme alle tecnologie del digitale, la presa d’atto della fine del modello di cristianità che conosciamo e la pace disarmata e disarmante sono le sfide più urgenti che il pontefice sarà chiamato a raccogliere e, verosimilmente, a vincere. L’analisi di Stefano Zamagni, già presidente della Pontificia accademia delle Scienze sociali e professore di Economia politica presso l’Università di Bologna
Democrazia vs autocrazie, quale modello di governo vincerà in futuro?
Perché ci sentiamo oggi in difficoltà, di fronte al crescere di un paradigma di governo basato sulla “forza” (economica, finanziaria, militare, tecnologica, eccetera)? Dobbiamo reagire con urgenza, ma prima dobbiamo domandarci perché la democrazia rappresentativa ha perso la forza propulsiva e si sente marginalizzata da una dinamica socio-politica basata sul primato della forza e non delle regole democratiche. L’analisi di Giuseppe De Rita, presidente del Censis
La geopolitica di Prevost. Tutte le sfide secondo l'amb. Zanardi Landi
Antonio Zanardi Landi, ambasciatore dell’Ordine di Malta presso la Santa sede, analizza le grandi sfide, allo stesso tempo filosofiche, politiche ed ecclesiali che si pongono al nuovo pontefice
Democrazie e declino del potere orizzontale. Gli scenari secondo Campati
All’orizzonte c’è un futuro che vedrà il potere esprimersi in tutte le sue declinazioni – hard, soft, sharp – ma con effetti differenti rispetto al contesto. Il potere all’interno di una democrazia si manifesta in maniera diversa rispetto alle autocrazie, poiché ha dei limiti. Nei Paesi che stanno regredendo alla condizione di non-democrazie sono proprio le garanzie nell’esercizio dei poteri a essere sotto attacco. L’analisi di Antonio Campati, ricercatore di Filosofia politica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Social network e alienazione emotiva. La società connessa secondo Risso
I social network offrono spazi di sperimentazione sociale e culturale, ma sono portatori di opportunità e di rischi per il benessere emotivo e identitario. La ricerca di riconoscimento sociale e la dissonanza tra identità nell’esperienza reale e virtuale sono le contraddizioni dell’accelerazione sociale contemporanea. La connessione diventa paradosso, trasformando la rete in una gabbia dorata. L’analisi di Enzo Risso, direttore di Ipsos