The Economist in edicola dal 3 ottobre contiene un inserto speciale di 14 pagine sul dollaro, sui suoi problemi e su quelli che può arrecare al resto del mondo. L’analisi è tarata a quella che Richard N. Garden, ambasciatore USA in Italia nella seconda metà degli Anni Settanta, chiamò The Sterling Dollar Diplomacy in un memorabile libro del 1956, aggiornato…
Economia
Ecco quanto costerà alla Germania il caso Volkswagen
Cominciano ad emergere preoccupazioni sulle ripercussioni del caso Volkswagen sull’attività manifatturiera e sull’economia tedesca. Indubbiamente, il costo per il gruppo delle vicende recenti è potenzialmente elevato: al di là del danno reputazionale, vi è il costo delle multe che l’agenzia americana di protezione per l’ambiente (Energy Protection Agency) potrebbe imporre (fino a un massimo di 18 miliardi di dollari 37,5…
Perché S&P's non teme troppi default aziendali in Europa
Default ai minimi assoluti in Europa. Così S&P in un report in cui si rallegra del livello dei fallimenti dei corporate bond del Vecchio Continente, titoli di debito emessi da aziende invece che dallo Stato. DEFAULT AI LIVELLI PRE-CRISI “Le nostre stime di default sono molto basse in Europa - scrivono gli analisti dell’agenzia di rating - questo riflette un…
Bail in, vi svelo il papocchio orchestrato in Europa. Il commento di Paolo Savona
Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l’articolo di Paolo Savona apparso su Milano Finanza. In queste ultime settimane si è molto parlato della direttiva europea che il Parlamento ha recepito il 10 settembre nella quale viene indicata la soluzione da dare alle crisi bancarie. Attendevo che qualche collega prendesse la parola sul solito pasticcio-bugia (come di consueto celato da…
Perché la Bce di Draghi sarà ancora un po' lassista
Sebbene gli attuali timori sull’andamento della crescita globale non siano del tutto privi di fondamento, il team Macro di Exane BNP Paribas ritiene che il rallentamento in corso nei paesi emergenti avrà solo un modesto impatto sull’Eurozona come indica il recente andamento dell’indice Markit Composite PMI. In particolare, secondo i nostri economisti, il Vecchio Continente continuerà a registrare una crescita…
Vi spiego perché l'Europa arranca
Per i prezzi dei prodotti energetici fossili e delle materie prime siamo di fronte ad un reverse choc: la loro violenta deflazione è un fenomeno che sta tracimando nella recessione dei Paesi produttori, che rischia di avvitare l’economia mondiale in una nuova spirale recessiva. Anche perché era sull’export verso le economie emergenti che si è concentrato, soprattutto da parte dell’Europa,…
Contratti, cosa (non) farà Squinzi
Dovrebbe essere vicino lo sblocco della stagione contrattuale. Il presidente di Confindustria a breve dovrebbe infatti dare un segnale di via libera a tutte le trattative per il rinnovo dei contratti in scadenza. Fino a questo momento non c’era stato un vero e proprio blocco da parte di Confindustria, ma certo il consiglio di attendere la conclusione, positiva o negativa…
Svizzera, ma non solo. Così i paradisi fiscali si stanno trasformando in inferni
Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l’articolo di Marino Longoni apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. Quello che è successo nei giorni scorsi era inimmaginabile fino a pochissimi anni fa: l'Olanda ha chiesto a una delle più importanti banche svizzere, Ubs, l'elenco dei cittadini olandesi che hanno un conto aperto con l'istituto elvetico e non…
Come sta l'economia mondiale
Oggi, mentre ci concentriamo sulle difficoltà di materie prime, emergenti e manifatturiero, il consumatore americano, grazie ai 200mila posti di lavoro creati ogni mese, procede solido e imperterrito. Certo, il ritmo di crescita dei consumi è la metà di quello dei felici anni Novanta, ma è più sano, perché non è drogato dal credito. Oggi per comprare una casa occorre versare il 25 per cento in contanti, allora bastavano una…
Chi trainerà l'industria tedesca dopo lo scandalo Volkswagen
Vi sono motivi per rimanere positivi sulle prospettive di crescita dell’economia tedesca sull’orizzonte di previsione. Il dettaglio settoriale dalle indagini di fiducia suggerisce che saranno i servizi privati ed il commercio al dettaglio, settori tipicamente legati alla dinamica della domanda interna, a sostenere l’attività produttiva. I dati sulle vendite al dettaglio di luglio e agosto indicano una crescita del consumi…
















