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Nessuno (o quasi) si fida più della Cina. Così i capitali se la danno a gambe

Lo scorso mese lo stock di denaro portato via dal Dragone ha toccato i massimi da sette anni a questa parte, segno di un’economia che non convince più. Ma il partito non getta la spugna e lavora a un nuovo regolatore mentre lancia sul mercato obbligazioni per mille miliardi di yuan

Intesa scende (ancora) in campo contro le disuguaglianze. Il piano di Messina

Da Brescia, Ca’ de Sass presenta la sua iniziativa per una finanza bancaria a misura di fasce deboli, grazie a 1,5 miliardi di risorse. Messina ribadisce la sua fiducia nell’economia italiana e rivendica il ruolo della banca nel sostegno al debito pubblico, oltre ad anticipare lo scatto in busta paga per i dipendenti. E sugli extra profitti si accoda a Unicredit

Il paradosso delle quote. Cazzola mette ordine sulle pensioni

Le prime bozze che circolano del disegno di legge di Bilancio per il 2024 è rivolto – con un’inversione rispetto al passato anche recente – non a favorire, ma a ridurre le possibilità di uscita anticipata. Una novità per un governo in cui siede anche Salvini. Ma non solo: il meccanismo delle quote ha preso la mano al legislatore ed è divenuto una sorta di labirinto da cui non riesce a uscire. L’analisi di Giuliano Cazzola

Finanza e investimenti a impatto sociale. I numeri al Salone.Sri

Chi c’era e cosa si è detto in occasione della seconda edizione romana del salone.SRI promosso da Social Impact Agenda per l’Italia in collaborazione con EticaNews – ET Group, dal titolo “Impatto targato ESG. Mercato, regole e frontiere dell’impact investing in Italia”

Sui tassi arriva la pausa della Bce. Ma occhio ai falchi

Nel board di domani è estremamente probabile una prima frenata sul costo del denaro, dopo dieci rialzi consecutivi. Ci sono le ragioni dell’economia reale e l’indubbio ripiegamento dell’inflazione. Ma attenzione agli irriducibili, non solo tedeschi

L'Ucraina ha spaventato i mercati, il Medio Oriente ancora no. Report Generali

All’indomani dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, le piazze finanziarie accusarono un colpo molto più duro rispetto a quanto accaduto a valle dell’attacco di Hamas a Israele. L’escalation non è all’orizzonte, ma qualora si materializzasse sarebbero dolori sui listini

Non è il momento di tagliare le tasse. Il fisco meloniano visto da De Novellis (Ref)

​La filosofia che ha mosso gli interventi in materia fiscale messi a terra dal governo sarà anche condivisibile, ma serve a poco se le misure sono precarie e dall’orizzonte troppo breve. Era molto meglio assicurarsi le risorse e allestire un’operazione strutturale e di lungo periodo, dal sapore più contabile e meno politico. Il deficit non è il vero problema, quello che conta è l’interlocuzione con l’Europa. Conversazione con l’economista e partner del Centro studi Ref, Fedele De Novellis

Cuneo fiscale, Irpef e no tax area. Cosa c'è e cosa manca nella manovra secondo De Luca

Di Vincenzo De Luca

Nel rispetto delle regole europee ed alla luce della delicata situazione economica, influenzata, negativamente, dalla spinta dell’inflazione, dall’aumento dei costi energetici, dall’incertezza globale causata dal conflitto russo-ucraino e dalla recente crisi in Medio Oriente è opportuno che il governo abbia concentrato le risorse, principalmente, sulla riduzione della pressione fiscale. Il commento di Vincenzo De Luca, responsabile area fisco di Confcommercio

Cresce il disagio giovanile, ma non c'è sostenibilità senza salute mentale. Scrive Liuzzo

Sono in aumento depressione, abuso di alcol, violenze. In particolare tra le giovani generazioni. Investire sul benessere psicologico è però vitale per la comunità. La Fondazione Guido Carli in prima linea per “Sostenibili futuri”: il primo dicembre la Convention inaugurale a Montecitorio. Il commento della presidente Romana Liuzzo

Cina e Stati Uniti non possono ignorarsi. La versione di Soprano

​Intervista all’economista e consulente della World Bank. I debiti di molti Paesi in via di sviluppo con il Dragone sono sotto gli occhi di tutti, ma su certe catene di valore Occidente e Cina possono e debbono collaborare. E anche l’Italia può trarne il suo vantaggio. Il caso della green economy e della robotica

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