Il rapporto dell’ex presidente della Bce è ricco di idee e completo, un vademecum che Bruxelles farebbe bene a fare suo. Ma rischia di impattare contro il vizio di certi Paesi di muoversi sempre in autonomia. E anche la paura di oltrepassare il punto di non ritorno può non bastare a serrare i ranghi. Fitto? Un’ottima scelta. Intervista al presidente dello Iai, Ferdinando Nelli Feroci
Economia
Dalla Bce nuovo ossigeno in arrivo per i conti italiani
Domani il board che deciderà un secondo taglio dei tassi, dopo la sforbiciata di giugno. Un segnale che l’era delle strette è finita, anche per la Federal Reserve e un toccasana per il costo del debito italiano
Così le banche russe finiscono a corto di yuan
Dopo aver spostato il baricentro del sistema finanziario nazionale sulla moneta del Dragone, sognato una saldatura tra rublo e yuan nel nome della lotta al dollaro e aver concesso miliardi di prestiti in valuta cinese, ora gli istituti dell’ex Urss sono rimasti a secco. Ma alla Bank of Russia la faccenda non interessa
L'Europa di Draghi è quella che serve, ma per Cipolletta deve fare i conti con il sovranismo
Nel suo rapporto l’ex presidente della Bce invita all’unità e alla comunione di intenti. E fa bene. Ma purtroppo questa è l’era di un neo-sovranismo che rischia di vanificare ogni sforzo. Intervista all’economista Innocenzo Cipolletta
Debito comune, innovazione e transizione. Draghi suona la campana
L’ex presidente della Bce presenta il suo rapporto, con il quale dare all’Europa un’ultima possibilità di sopravvivenza. Il Continente rischia l’agonia, servono subito investimenti doppi, se non tripli, rispetto a quanto avvenuto con gli aiuti americani dopo la Seconda guerra mondiale. E il debito comune non è più rimandabile
Nuova governance europea, terremoto finanziario e istituzionale. L'analisi di Polillo
Dal piano economico-finanziario a quello di natura politica e istituzionale, Gianfranco Polillo analizza impatti e conseguenze delle nuove regole della governance europea sull’Italia
La manovra di finanza pubblica e il Piano per l'Ue. L'analisi di Scandizzo
Rendere il Pnrr una componente strutturale della politica economica appare come l’unica strategia capace, allo stesso tempo, di allungare l’orizzonte temporale del piano per il rientro nelle regole del Patto di stabilità, garantendo l’effettiva realizzazione dei progetti previsti e di assicurarne al contempo la continuità. Costruendo un programma di investimenti strategici in grado di rilanciare la crescita in modo realistico e sostenibile nel lungo termine. L’analisi di Pasquale Lucio Scandizzo
Vi racconto la grande (e tossica) crisi cinese. Parla Fabio Scacciavillani
Il Dragone produce tanto e consuma poco, per il semplice motivo che al partito importa di più distruggere le economie straniere e concorrenti, piuttosto che pensare al benessere dei propri cittadini. Tanto da non essere interessato molto nemmeno alle sorti del Pil. Intervista a Fabio Scacciavillani, economista, editorialista e docente
Intesa, Carlo Messina è ancora miglior ceo tra le banche europee
Anche il board di Intesa ha ottenuto il primo posto nella categoria dedicata, per il terzo anno consecutivo, a dimostrazione della solidità della governance dell’istituto
L'Africa torna nel mirino della Cina. Ecco come
Anni di prestiti a dir poco vessatori non sono serviti a redimere Pechino, che ora lancia un piano da 50 miliardi in nuovi investimenti. Dalla cooperazione militare alle ferrovie, ecco il nuovo assalto cinese