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Così la Turchia di Erdogan diventa centrale in Eurasia

Gasdotti e intrecci geopolitici sull'asse euroasiatico: ecco come la Turchia sta diventando sempre più centrale. Punti di partenza, l'accordo siglato dal presidente russo Vladimir Putin e Ankara che muta parzialmente gli scenari in Medio Oriente (con il gasdotto South Stream mandato prematuramente in pensione) e la posizione ancora ambigua del presidente Recep Tayyip Erdogan sul Califfato. DA SOUTH STREAM A…

Non solo South Stream. Le altre vie del gas verso l’Europa

Più che un’altra “guerra fredda”, tra Russia ed Europa si sta scatenando la “guerra del freddo”. Dopo che Vladimir Putin ha annunciato di bloccare il progetto South Stream, il gasdotto che doveva attraversare Russia, Bulgaria, Serbia, Ungheria, Slovenia e Italia per fornire di gas principalmente russo l’Unione europea, lo sguardo si sposta verso le altre alternative di approvvigionamento. Secondo un…

Perché Europa e America devono fare fronte comune contro Putin. Parla Roger Cohen

Le cronache consegnano un mondo sempre più instabile. Le tensioni si moltiplicano e l'Occidente, in crisi d'identità e di valori, cerca un nuovo ruolo. Dopo una lunga stagione di dominio unipolare a stelle e strisce, serve davvero un nuovo ordine mondiale? E se sì, saranno in grado, Stati Uniti ed Europa, di ridisegnarlo? Di questi temi si è discusso oggi…

panella

Israele, ecco i politici che festeggiano per le elezioni anticipate

Ancora una volta il Knesset, il Parlamento israeliano, è stato sciolto. Dal 1948, quando è stato fondato lo Stato di Israele, nessun governo è riuscito a finire il mandato. Questa volta il Paese andrà a elezioni anticipate il 17 marzo. Secondo il quotidiano Haaretz, l’informazione è stata confermata dal presidente del Parlamento, Yuli Edelstein, dopo una riunione con i capi…

Ecco tutti gli incubi economici di Putin

Continua il crollo del petrolio e a soffrirne, per primi, sono i russi e il rublo. La svalutazione della moneta russa è arrivata ai massimi storici: ieri il cambio è stato di 53,9 rubli per un dollaro. Il governo di Vladimir Putin lo aveva previsto: le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e l’Occidente durante la crisi ucraina avrebbero colpito gli…

Perché Obama ed Europa sono stati silenti su Hong Kong?

Un’altra Tienanmen sta per concludersi a Hong Kong. Per fortuna però non in modo sanguinoso, come quella del 3-4 giugno 1989 a Pechino, dove i tank dell’esercito massacrarono in una sola notte centinaia, forse migliaia di studenti (800 le vittime, secondo la Cia). Ora nell’ex colonia inglese si sta assistendo in questi giorni alla resa dei leader della protesta, che…

Perché l'Occidente ha bisogno di più atlantismo

È sempre molto difficile proporre una valutazione oggettiva del proprio tempo. Sappiamo questo fatto da sempre. Dante Alighieri nella Commedia fa tesoro di tale consapevolezza parlando del proprio come un presente difficile da decifrare, che sarà oltretutto giudicato sicuramente in modo diverso nel futuro. E anche noi dovremmo sempre essere prudenti quando diamo affrettatamente valutazioni troppo ottimiste o troppo pessimiste…

Israele, ecco perché Netanyahu spinge verso elezioni anticipate

Cacciati perché organizzavano un "complotto" contro la coalizione di governo. Stanco delle critiche e degli ostacoli alla sua gestione, il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, ha chiesto ieri le dimissioni del ministro delle Finanze, Yair Lapid, e di quello Tzipi Livni, spingendo verso elezioni anticipate per l’anno prossimo. Analisti israeliani sostengono che, con questa misura, Netanyahu cerca di superare la…

Libia, la svolta del Qatar e l'asse Renzi-Cameron

Il 9 novembre scorso era morto improvvisamente a Londra per cause imprecisate, a soli 48 anni, Sheikh Saud bin Mohamed al Thani, cugino dell’emiro del Qatar, Sheikh Tamim, da questi incaricato di procacciare nella capitale britannica oggetti d’arte. Appena sette giorni dopo, per pura coincidenza, il Qatar si piega alla volontà del suo potente vicino, l'Arabia Saudita, riconoscendo la correttezza…

La fine di South Stream? Un'opportunità per l'Italia. Parla il prof. Sapelli

Mosca ha minacciato di rinunciare al gasdotto South Stream. Una scelta che riguarda da vicino l'Europa e l'Italia, impegnata con Saipem, controllata Eni, nella realizzazione dell'infrastruttura. Dove guarderà ora la Russia? Quali gli effetti pratici e geopolitici per il nostro Paese e il Vecchio Continente? E da cosa nasce questo annuncio? Ecco l'opinione dello storico ed economista Giulio Sapelli, dal 1996 al 2002…

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