Jorge Rafael Videla è morto nel sonno oggi nella cella del carcere di Marcos Paz dove scontava l’ergastolo. Aveva 87 anni ed era stato condannato per i crimini commessi in Argentina dal 1976 al 1982. La notizia è stata confermata da Cecilia Pando, moglie di un ex militare, alla radio Once Diez di Buenos Aires. “Videla è morto mentre dormiva.…
Esteri
Hollande molli Berlino e si allei con Roma e Madrid per una nuova Europa
Finalmente il dibattito sul destino dell’Europa è aperto! Il merito maggiore del recente Manifesto Riformista Europeo, voluto da una folta schiera di persone provenienti dal mondo economico, accademico, imprenditoriale e aperto all’adesione di qualsiasi cittadino, è stato proprio quello di rompere il silenzio assordante che in Italia per troppo tempo ha circondato il tema della futura Europa. Che i tempi…
Quanto di Beppe Grillo c’è in Nigel Farage?
Chi credeva che la rabbia anti-europea e anti-sistema del Movimento 5 Stelle avesse trovato repliche in altri paesi europei forse si sbaglia. Nelle ultime elezioni municipali il partito Ukip di Nigel Farage ha sorpreso tutti prendendo un quarto dei voti ma il paragone con il Movimento 5 Stelle può essere soltanto superficiale ma mai strutturale. A spiegare i punti in…
Jorge Videla è morto
È morto l'ex dittatore argentino Jorge Videla. Era stato condannato all'ergastolo per la repressione avvenuta durante i cinque anni del suo regime. Aveva 87 anni. La notizia è stata riferita dalle emittenti televisive argentine.
Ancora 20 anni di guerra contro il terrorismo?
La guerra contro il terrorismo potrebbe durare ancora dieci, forse addirittura vent'anni. L'ipotesi è stata avanzata durante un'audizione al comitato per i servizi armati del Senato dal assistente segretario alla Difesa con delega alle operazioni speciali, Michael Sheehan. Non l'unico punto controverso del discorso del funzionario a capo della guerra assimetrica. Gli Stati Uniti, ha aggiunto, potranno colpire i terroristi…
Parte la caccia degli Usa agli attentatori di Bengasi
Essere catturati o uccisi sono due delle opzioni che attendono i responsabili dell'attacco al complesso diplomatico Usa di Bengasi dello scorso 11 settembre. Gli Stati Uniti hanno aggiornato i piani per arrivare agli uomini che nell'attacco uccisero l'ambasciatore Usa in Libia, Christopher Stevens, e altri tre funzionari. Parte del piano, secondo quanto rivelato dalla Cnn, prevede di schierare personale militare…
Vi spiego perché Obama non interverrà in Libia
La Libia è di nuovo sulle prime pagine dei giornali internazionali. La situazione sembra essere fuori controllo: auto che esplodono, palazzi della polizia incendiati. Attentati e tensioni. Persino i marines americani si stanno avvicinando di più “come misura preventiva”, secondo la Casa Bianca. Era prevedibile che dopo la caduta di Muammar Gheddafi la calma non sarebbe tornata dopo poco tempo.…
Perché Obama ha minimizzato l’attentato a Bengasi?
La Casa Bianca ha reso pubbliche cento pagine di email per fare chiarezza sul modo in cui l'amministrazione Obama decise di trattare l'assalto al consolato di Bengasi dello scorso 11 settembre. Nell'assalto persero la vita quattro funzionari, tra cui l'ambasciatore statunitense in Libia Christopher Stevens. La pubblicazione delle email servirà a porre fine alle polemiche degli ultimi mesi il cui…
Ecco le nuove mete dell’industria tessile in Asia
Il Bangladesh non è più la mecca dell’industria tessile. Dopo la tragedia al palazzo di Dacca, che ospitava cinque aziende e dove sono morte 1127 persone, i colossi occidentali dell'abbigliamento cambiano destino e oggi guardano verso Vietnam, Cambogia e Indonesia per individuare nuovi fornitori. Secondo Bennett Model, amministratore delegato di una società di New York, che già negli anni '70…
Perché Nigel Farage non è un Beppe Grillo
Grazie all’autorizzazione dell’autore, pubblichiamo l’editoriale di Pierluigi Magnaschi comparso sul numero odierno del quotidiano Italia Oggi del gruppo Class Editori. Il recente, imprevisto e clamoroso successo, alle elezioni locali in Gran Bretagna (che interessavano circa il 40% dell'elettorato nazionale) del partito Ukip, guidato da Nigel Farage, ha non solo cambiato la geografia politica d'Oltremanica, ma ha anche complicato il futuro…
















