La Cina potrebbe essere un potenziale fattore di stabilità in Afghanistan. Un prospettiva che non dispiace all'amministrazione statunitense e che per Pechino, come sta già avvenendo, vorrebbe dire mettere un piede nelle riserve minerarie del Paese. La Repubblica popolare sarebbe il vero vincitore del conflitto afgano, nota l'Associated Press, senza aver pagato tributi di sangue. La sicurezza, o meglio la…
Esteri
Cambio della guardia in Daghestan
Cambio al vertice della travagliata regione russa del Daghestan. Il presidente Magomedsalam Magomedov, 49 anni, è stato destituito da Vladimir Putin e richiamato per un incarico al Cremlino. Le ragioni della decisione non sono ancora state chiarite. Al suo posto è stato nominato a interim l'ex ministro della Nazionalità Ramazan Abdulatipov, 67enne veterano della politica. In molti collegano la destituzione…
Il sostegno (anti-jihadisti) di Londra
Il Regno Unito è pronto a fornire ulteriore aiuto alla Francia nella sua missione contro i miliziani jihadisti attivi in Mali. È quanto ha dichiarato il premier britannico David Cameron al presidente francese François Hollande in un colloquio telefonico riferito oggi da Downing Street. A questo scopo, Cameron ha inviato a Parigi il suo consigliere per la sicurezza nazionale, Kim…
L’amara verità dell’intervento in Mali
L’intervento francese in Mali dell’11 gennaio è destinato a rappresentare sotto molti punti di vista il disvelamento (“alétheia” nella sua origine greca) definitivo di una serie di falsi miti: sulla natura della cooperazione internazionale nella lotta contro il terrorismo e per la risoluzione delle crisi intrastatuali, sulla possibile coesione tra gli stati membri dell’Unione europea in materia di politica estera,…
Premier o candidato? Il Pd non ci sta
Il premier con toni cauti mostra qualche perplessità sulla maggioranza tripartita tiepida sull'appoggio logistico dell'Italia all'intervento francese in Mali. "Ho chiesto ai segretari dei tre partiti della maggioranza uscente di pronunciarsi su questo tema e non è venuto un appoggio che consenta di confidare in una delibera del Parlamento come è necessario che sia – ha detto Monti, ospite di…
Quell'accordo tra Iran e Argentina che non piace a Israele
Israele si è detto sorpreso dall'accordo raggiunto tra Iran e Argentina sulla creazione di una commissione indipendente per indagare sull'attentato antisemita del 1994 a Buenos Aires contro l'Amia (Associazione di assistenza israelita in Argentina), in cui persero la vita 85 persone. "Siamo rimasti sorpresi nell'apprendere questa notizia", ha dichiarato Yigal Palmor, portavoce del ministero degli Esteri. "Aspettiamo che gli argentini…
I preparativi (bellici) di Israele e Stati Uniti contro Assad
Benjamin Netanyahu aveva esordito il 2013 con un polemico suggerimento: la costruzione di un muro nella frontiera tra la Siria e il territorio del Golan occupato. La funzione sarebbe stata quella di impedire l’ingresso dei terroristi in Israele, visto il caos che regna da due anni dalla parte siriana. Ma con il trascorrere dei giorni le avvertenze da parte di…
Retata di giornalisti in Iran
Gli agenti dei servizi di sicurezza iraniani hanno perquisito nel finesettimana le sedi di quattro giornali riformisti a Teheran e hanno arrestato decine di giornalisti. Secondo il sito di opposizione Kaleme, gli agenti in borghese che effettuavano i controlli hanno minacciato diversi giornalisti sul posto. I giornali in questione sono Shargh, Bahar, Etemad e Arman. Fra i giornalisti arrestati ieri…
Il coma di Ariel Sharon
L'ex primo ministro israeliano Ariel Sharon, in coma dal 2006, ha mostrato significativi segnali di attività cerebrale. La notizia è stata confermata dai medici che lo hanno in cura, secondo quanto ha riferito oggi la Bbc. Nuovi esami compiuti sull'ex premier hanno attestato che Sharon ha risposto a stimolazioni esterne. Secondo quanto si è appreso, questa attività cerebrale è diventata…
Perché Morsi ha decretato lo stato di emergenza in Egitto
Violenze senza fine nell'Egitto del secondo anniversario della rivoluzione. Dopo gli scontri a piazza Tahrir e a Suez di venerdì, e quelli sanguinosi di ieri a Port Said, ieri ci sono state nuove vittime - sette secondo l'ultimo bollettino ufficiale - nella città sul Mediterraneo all'imbocco del canale di Suez. Violenze che hanno indotto il presidente Mohamed Morsi a dichiarare…
















