Business Insider lo definisce il lato oscuro delle Primavere arabe che viene alla luce. Secondo quanto riferito da un ufficiale algerino citato dal New York Times, miliziani egiziani coinvolti nell'attacco contro il giacimento di gas di In Amenas in Algeria hanno partecipato anche all'assalto di Bengasi dell'11 settembre in cui hanno perso la vita l'ambasciatore statunitense Christopher Stevens e altri…
Esteri
La posizione timorosa di Pechino sul Mali
Pechino al momento ha preso atto dell'intervento francese in Mali. Il ministero degli Esteri esorta al dispiegamento di truppe legate a Paesi e organizzazioni internazionali, ma manca ancora una posizione su impegni espliciti. La Repubblica popolare è spesso vista dall'Occidente come un battitore libero, spiega Yun Sun in un'analisi per il Brookings Institution. Sul caso maliano, scrive l'analista cinese, pesano…
Le divisioni del fronte jidadista in Mali
Il gruppo jihadista Ansar Dine (Difensori dell'islam) si è spaccato, con un fronte moderato pronto a trattare. Il nuovo gruppo, ribattezzato il Movimento islamico dell'Azawad (Mia), ha diffuso oggi un comunicato in cui ha espresso la propria disponibilità ad arrivare "a una soluzione pacifica" in Mali. "Il Mia afferma nel modo più solenne che si smarca completamente da ogni gruppo…
Finalmente l'Inghilterra chiarirà la sua posizione sull'Europa
Pubblichiamo grazie all'autorizzazione dell'editore e dell'autore, l'editoriale di Pierluigi Magnaschi comparso sulla edizione odierna del quotidiano Italia Oggi diretto da Magnaschi La Gran Bretagna guarda da sempre, con diffidenza, all'Europa continentale dalla quale, del resto, sono venuti tutti coloro che l'hanno dominata, dagli antichi romani ai francesi. Da quando è stata scoperta l'America, la Gran Bretagna ha visto, nella zona…
Non c’è pace in Iraq: nuovo attacco kamikaze contro una moschea
Almeno 42 persone sono state uccise e 75 ferite in un attacco kamikaze compiuto durante un funerale in una moschea sciita nel nord dell'Iraq. La notizia è stata confermata da un responsabile delle autorità regionali. L'esplosione ha preso di mira la moschea Saida al Shouhada a Tuz Khormato, a 175 chilometri a nord di Baghdad. L’attacco è accaduto mentre era…
Una strategia terroristica incombe sugli Usa. L’avvertimento di Hillary Clinton
Il segretario di Stato Hillary Clinton si è commosso durante la sua deposizione davanti alle Commissioni Esteri di Camera e Senato sull'attacco dell'11 settembre scorso a Bengasi, in Libia, che costò la vita al console americano a Bengasi Christopher Stevens e ad altri tre cittadini statunitensi. Prima di rispondere alle domande della Commissione, nel suo discorso Clinton ha ribadito di…
Perché Israele tornerà presto al voto
La vittoria elettorale di Benjamin Netanyahu è un trionfo parziale riempito di domande: perché non è riuscito a mantenere il consenso popolare?, perché la sinistra ha conquistato tutto quello spazio – che non aveva prima – tra gli elettori?, ha sbagliato il Likud o sono stati i Laburisti a guadagnarsi il terreno? E soprattutto, cosa cambia per Israele dopo il…
È John Allen il primo scagionato dello scandalo Petraeus
Il generale John Allen è stato scagionato in relazione al caso che ha travolto il generale Petraeus. Secondo quanto riporta il New York Times, un’indagine del Dipartimento della Difesa non ha trovato alcuna prova di scorrettezza e disonestà nelle comunicazioni via mail con Jill Kelley, la donna protagonista dello scandalo costato le dimissioni all'ex direttore della Cia, David Petraeus, già…
Il futuro della Gran Bretagna in Europa dipende da un referendum
Il premier britannico David Cameron, nell'atteso discorso sull'Europa che avrebbe dovuto pronunciare venerdì scorso, prometterà oggi che in caso di una vittoria dei conservatori nelle prossime elezioni si terrà un referendum su una eventuale permanenza o meno della Gran Bretagna nell'Unione Europea. Secondo estratti del discorso che terrà in giornata, il premier dirà che intende rinegoziare i termini della relazione…
Idee e segreti di Lapid, il centrista che ha sconvolto i piani di Bibi
Ha il volto telegenico di Yair Lapid, popolare anchorman televisivo balzato in politica alla guida di una nuova lista centrista, l'autentica sorpresa delle elezioni israeliane di ieri. Con 19 seggi, e il secondo posto dietro il listone di destra Benyamin Netanyahu, Lapid (più che non l'estremista nazional-religioso e magnate dell'hi-tech, Naftali Bennet) appare l'uomo del giorno destinato con ogni probabilità…
















