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Prima della ricostruzione, l’Ucraina deve vincere la guerra? L’opinione di Guandalini

L’impegno dell’Occidente per la ricostruzione dell’Ucraina delinea un arco temporale della guerra. Si deve combattere contro la Russia. Per vincere. Questo è emerso dalla conferenza di Roma. È uno snodo che chiama alle responsabilità tutte le nazioni. Non c’è motivo per tergiversare. L’opinione di Maurizio Guandalini

Perché la Cina non può permettersi una Russia sconfitta. L’analisi di Fardella

Durante il Dialogo strategico Ue-Cina, Wang Yi ha espresso la posizione cinese secondo cui una sconfitta della Russia in Ucraina minaccerebbe l’equilibrio geopolitico asiatico. Pechino sostiene Mosca per contenere l’influenza americana, pur mantenendo una certa distanza dalla logica imperiale russa. L’Europa si trova così stretta tra pressioni Usa, ambizioni cinesi e la necessità di rafforzare la propria sovranità strategica. L’analisi di Enrico Fardella, professore dell’Università di Napoli L’Orientale, direttore del progetto ChinaMed e Associate Director del Guarini Institute della John Cabot University

Trump al lavoro sullo Scudo di Abramo. Mauritania verso Israele?

Dopo le voci di un incontro alla Casa Bianca tra il presidente mauritano Ghazouani e il primo ministro Netanyahu, gli Usa di Donald Trump potrebbero provare a portare avanti la strategia degli Accordi di Abramo e tentare di normalizzare i rapporti tra Israele e Mauritania. Dinamiche da appuntare anche alla voce Piano Mattei

Missili cinesi all’Iran? Pechino smentisce, ma l’asse militare ha già forma

Teheran avrebbe ricevuto sistemi missilistici cinesi per ricostruire le difese aeree colpite da Israele, in cambio di forniture petrolifere. Pechino nega, ma indizi concreti e precedenti storici indicano un riavvicinamento strategico sottotraccia tra Cina e Iran

Quale ricostruzione per l’Ucraina? Il nuovo status quo internazionale e il futuro di Kyiv

Il sistema internazionale sta attraversando una fase di ridefinizione profonda, sempre più plasmata dalle visioni personali dei leader globali e da dinamiche personalistiche che complicano l’equilibrio delle potenze. In questo scenario, una sconfitta ucraina rappresenterebbe un punto di svolta destabilizzante 

Trump ascolti Merz sull'Ucraina. Polillo spiega perché

Dalla crisi economica del 2007-2008, fino alla guerra in Ucraina, l’analisi di Gianfranco Polillo sulla situazione geopolitica attuale e le preoccupazioni espresse dal cancelliere tedesco, durante la Conferenza di Roma sull’Ucraina, che ha invitato Trump a rimanere unito agli alleati

Usa e Cina misurano le distanze. Il dialogo prudente tra Rubio e Wang in attesa di un vertice Trump-Xi

A Kuala Lumpur, Marco Rubio e Wang Yi si incontrano per la prima volta dopo il ritorno di Trump, in un clima di tensione su Taiwan e dazi. Dialogo aperto ma prudente, con la prospettiva di un futuro vertice Trump-Xi

Kirkenes, il laboratorio per lo spionaggio russo

Un’inchiesta del Wall Street Journal ha recentemente mostrato il paradosso della cittadina di Kirkenes, nell’estremo Nord della Norvegia, piccolo centro abitato eppure epicentro di operazioni ibride e di spionaggio da parte di Mosca. Nel mentre, l’intelligence della Repubblica Ceca lancia l’allarme sull’utilizzo dei migranti per fini di hybrid warfare da parte del Cremlino

Ricostruzione e Ue. Due percorsi, una strategia per l’Ucraina. L'intervento di Kuleba

Di Dmytro Kuleba

L’Urc 2025 rappresenta un’opportunità concreta per passare dalla definizione dei principi alla loro effettiva implementazione. Dopo tre anni di discussioni e dichiarazioni di intenti, il tempo è maturo per introdurre meccanismi operativi, chiarire le fonti di finanziamento che dovranno essere utilizzate. L’intervento di Dmytro Kuleba, già ministro degli Esteri dell’Ucraina e distinguished policy fellow di Ecfr

Il genocidio di Srebrenica e l'orizzonte euroatlantico dei Balcani

La commemorazione del trentesimo anniversario del massacro di Srebrenica è utile anche per fare il punto sui progressi e sugli errori compiuti in quella macro regione, area da un lato interessata dalle politiche europee di allargamento e dall’altro dalle mire dei super players esterni. Prezioso il richiamo del capo dello stato alle legittime aspirazioni dei popoli balcanici. Visita in Bosnia dell’alto funzionario dell’Ufficio per gli Affari europei ed eurasiatici degli Stati Uniti, Brendan Hanrahan

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