Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche

Lavrov in Turchia per parlare di Ucraina. E Putin riceve un Lukashenko "atomico"

Con la visita di Lavrov la Turchia vuole confermarsi come paciere nel conflitto, con il rinnovo dell’accordo del grano come dossier più pressante. Intanto Lukashenko va da Putin a parlare, non in pubblico, di armi nucleari in Bielorussia e di improbabili cessate il fuoco

La prima guerra open source. L'Ucraina secondo McLaughlin (Csis)

Di questo conflitto verrà ricordato il ruolo cruciale giocato da entità civili nella condivisione di informazioni audio e video sul web. Il fattore energetico e l’effetto sull’Alleanza atlantica secondo l’ex direttore della Central Intelligence Agency, John McLaughlin

L'asse tra Erdogan e Xi arriva fino in Siria. Ecco perché

A Mosca si tiene un incontro sulla Siria con i ministri di Turchia, Russia, Iran e Siria, mentre il responsabile degli Esteri russo Sergey Lavrov si recherà in visita ad Ankara immediatamente dopo. Bri e 5G governano l’asse tra Turchia e Cina

Il ruolo di Erdogan dopo la guerra in Siria e tra gli incastri con la Russia

Oltre al tema ucraino, il primo gancio contingente russo-turco si ritrova alla voce energia: a fine mese verrà inaugurata la centrale nucleare di Akkuyu. Ma va attenzionato anche il quadrante mediterraneo e i suoi riflessi a sud, ovvero nel continente africano dove opera la Wagner, e a nord, ovvero dove la portata delle policies libiche, siriane e nordafricane trovano concretizzazione

Finlandia sì, Svezia no. Il gioco geopolitico di Erdogan secondo Fassino

Il Regolamento di Dublino? Sorpassato, perché pensato in un’altra fase, con altri flussi migratori e in un altro contesto internazionale. Serve un’azione da parte degli altri membri della Nato che faciliti un’intesa e consenta di aprire le porte alla Svezia. “La Turchia tende a spingere la propria influenza su tutto il Medioriente, l’importante è che non sia destabilizzante di un quadro già molto precario”. Conversazione con l’ex presidente della commissione esteri della Camera, già ministro della Giustizia

La tregua di Lukashenko serve alla Russia per riorganizzarsi

Il leader bielorusso propone la sospensione di tutte le attività militari per “evitare la catastrofe”. Una tregua che servirebbe alla Russia per riprendere fiato e riorganizzare le proprie forze. Al contrario, la strategia di Kiev è di evitare questa eventualità tenendo il nemico costantemente impegnato. L’esempio di Bakhmut

Una pace giusta per l’Ucraina. Meloni al Summit for Democracy

Rinforzare la democrazia attraverso istituzioni “stabili, veloci ed efficienti”, le parole di Giorgia Meloni al Summit for Democracy. Gli interventi del Segretario di Stato Usa e del ministro degli Esteri ucraino per una pace giusta e duratura in Ucraina

Zelensky parla con Tokyo perché Pechino ascolti

Zelensky parla ai giornali giapponesi di come Pechino lo stia ignorando, mentre Tokyo lo difende. È un messaggio molto raffinato, che delinea sia i riflessi asiatici della guerra russa in Europa, sia la costruzione del fronte democratico e del gruppo autoritario. Echi cupi degli anni Trenta e Quaranta, secondo Rachman (FT). Ma ci sono equilibri in costruzione

Cosa sta rallentando la risposta degli ucraini

Kiev spara seimila proiettili al giorno, ma ha bisogno di decuplicare questo numero per lanciare una controffensiva efficace. Gli alleati europei cercano di aumentare la produzione scontrandosi con carenza di materie prime e, curiosamente, con un datacenter norvegese di TikTok

La Cina vuole sfilarsi dalla Russia. La versione di Sisci

“I cinesi hanno espresso sia ai russi sia al mondo il desiderio di sfilarsi, dolcemente, dalla Russia. Se Mosca perderà la guerra la leadership cinese potrà dire di aver cercato la pace”, spiega a Formiche.net il sinologo Francesco Sisci. La narrativa cinese e i piani di pace per l’Ucraina

Exit mobile version