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Huawei non è un capitolo chiuso nella guerra tech Usa-Cina

Huawei non è un capitolo chiuso nella guerra tecnologica tra Stati Uniti e Cina. Dopo i colpi inferti dall’amministrazione Trump e il proseguimento delle restrizioni volute da Biden, il colosso di Shenzhen si è rimodellato. A Washington serve una strategia di lungo termine per contenere davvero l’ascesa tecnologica di Pechino

Cosa sappiamo sui contatti tra Bruxelles e Huawei

Le istituzioni hanno sospeso gli incontri con i lobbisti dell’azienda cinese, alimentando un acceso dibattito sulla trasparenza e l’integrità delle pratiche istituzionali in Europa. Con ulteriori sviluppi attesi, il caso solleva interrogativi fondamentali sul rapporto tra interessi commerciali e processo decisionale europeo

Italia e 5G. Perché la rete resterà in parte “made in China”

Un rapporto Strand rivela le difficoltà di una transizione graduale, mentre la sicurezza nazionale impone scelte strategiche. Tra tre anni nel nostro Paese i fornitori del gigante asiatico avranno il 28% della parte radio (oggi siamo al 35%)

I rischi per l’Europa del 5G cinese. Report Strand Consult

L’Ue ha un quadro di misure strategiche e tecniche che punta a ridurre la presenza di fornitori ad alto rischio nelle reti europee. Tuttavia, l’implementazione procede a velocità diverse tra gli Stati membri. La posta in gioco è alta, avverte il documento: garantire la sicurezza e la resilienza delle infrastrutture critiche è essenziale per preservare l’autonomia strategica e la sicurezza nazionale

Il Congresso Usa alza il tiro contro Huawei. Nuove restrizioni per la difesa

Gli Stati Uniti continuano la loro campagna per contenere le ambizioni tecnologiche della Cina. Una nuova clausola della legge che dispone il budget per il Pentagono mira a impedire collaborazioni con aziende che mantengono legami commerciali con il colosso di Shenzhen Huawei, vietando la vendita di semiconduttori e attrezzature collegate

La principessa di Huawei è tornata, pronta a lanciare il nuovo smartphone

La presidenza a rotazione del colosso tecnologico cinese torna a Meng Wanzhou, figlia del fondatore. Toccherà a lei guidare la società in vista del lancio del prossimo telefono “sovrano”

Investimenti in cambio del 5G. Le condizioni cinesi su Dongfeng e Huawei

La casa automobilistica, controllata dal governo di Pechino, sta negoziando un investimento in Italia in cambio di un ruolo più rilevante per la società tech nelle infrastrutture di telecomunicazione italiane, scrive il “Corriere”. Il tutto in un momento decisivo: le gare per il 5G sono in corso

5G, Huawei e Zte sono ancora tra noi. Appunti per Meloni in Cina

La presidente del Consiglio si prepara per la sua prima visita a Pechino, con l’obiettivo di rilanciare il partenariato strategico. Tra i temi anche la rete di quinta generazione, con Huawei e Zte che mantengono una forte presenza nel nostro Paese nonostante i paletti e grazie alle pratiche economiche messe in campo da Pechino

5G cinese, lezioni tedesche per l’Italia. Il commento di Elio Vito

Nel 2019 il Copasir invitava il governo a escludere Huawei e Zte dalla rete, sottolineando che le ragioni economiche non possono prevalere su quelle che attengono alla sicurezza nazionale. Da allora i vari governi hanno fatto poco o niente. Meglio agire, prima che sia troppo tardi

Tlc e 5G, cosa (non) cambierà con la nuova Commissione europea

Vestager non resterà sicuramente nell’esecutivo. Dubbi, invece, su Breton. Non sulla direzione dell’Ue in materia di telecomunicazioni, anche per quanto riguarda la linea dura con le cinesi Huawei e Zte

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