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Ecco come gli Stati possono rispondere alla guerra informativa

Per impedire la diffusione di contenuti pericolosi o anche diffamatori, uno Stato può anche diffondere una massa innumerevole di segnali irrilevanti, ma non falsi, una tecnica affine a quella del “rumore” nelle reti tradizionali. Oppure, denigrare i siti avversi o gli account di Facebook minacciosi, e magari manipolare l’informazione o filtrare direttamente alcuni siti internet. E, ancora, si può modellare la…

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