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Modello Ceca. Il futuro dell’Europa secondo Castaldo e Berti (M5S)

Di Fabio Massimo Castaldo e Francesco Berti

La storia indica la via per l’innovazione istituzionale. Per rilanciare il progetto europeo occorre ripartire dalle fondamenta della sovranazionalità, ovvero la capacità dell’Ue di finanziarsi in maniera autonoma. A settant’anni dalla firma del Trattato di Parigi che ha istituito la Ceca e in vista della Conferenza sul futuro dell’Europa, l’unione fiscale è e resta la cifra dell’unione politica. L’intervento degli esponenti del Movimento 5 Stelle Fabio Massimo Castaldo, vicepresidente del Parlamento europeo, e Francesco Berti, deputato alla Camera

Conferenza sul futuro dell’Europa, firmata la dichiarazione. E ora?

Con la dichiarazione congiunta sulla Conferenza sul futuro dell’Europa prende il via un processo che durerà un anno e che punta a ripensare l’Unione europea con il coinvolgimento dei cittadini. Un esercizio dal basso che avrà bisogno anche dell’impulso delle autorità nazionali. L’analisi di Nicoletta Pirozzi, responsabile del programma “Ue, politica e istituzioni” e delle relazioni istituzionali dello Iai, pubblicata su Affari internazionali

La morte prematura della Conferenza sul Futuro dell’Europa

Doveva essere l’occasione per la rinascita del processo d’integrazione europea; il simbolo del suo riavvicinamento ai cittadini ed alle loro esigenze. E tuttavia la Conferenza sul Futuro dell’Europa, già proposta da Macron e fatta propria dalla nuova Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, era già stata fortemente indebolita. Invece che essere l’occasione per un confronto rapido ed efficace…

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