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Spyware e trasparenza, vi spiego la mossa del Copasir. Parla Petrelli (Roma Tre)

La decisione del Copasir di valutare la desecretazione dell’audizione su Paragon segna un cambiamento strategico verso maggiore trasparenza, spiega Niccolò Petrelli, ricercatore all’Università Roma Tre. In un mercato come quello degli spyware dominato dai privati, spesso stranieri, serve una pianificazione a lungo termine, avverte

Senza Paragon. Perché il Copasir vuole desecretare l’audizione

Il comitato che vigila sui servizi segreti potrebbe rompere il tabù della segretezza, rendendo pubblica l’audizione della società dello spyware. I commissari hanno pubblicato una nota di “stupore” dopo le dichiarazioni dell’azienda al giornale israeliano Haaretz

Caso Paragon, il Copasir avverte sul rischio di svelare indagini segrete

Il comitato chiede norme più stringenti per evitare di “disvelare” indagini riservate e suggerisce di rafforzare il controllo parlamentare sui servizi segreti, aggiornare la disciplina delle intercettazioni e garantire la reale distruzione dei dati captati. Il documento chiarisce inoltre che, nel caso esaminato, non sono stati intercettati via Graphite il giornalista Francesco Cancellato e don Mattia Ferrari. Risultano controllati, secondo legge, i dispositivi di alcuni membri della ong Mediterranea e di un rifugiato sudanese

Primato della politica e specializzazione. Le idee di Borghi per l’intelligence

Il rappresentante di Italia Viva al Copasir ha partecipato questa settimana al Parliamentary Intelligence-Security Forum di Madrid. “Le rivoluzioni tecnologica e geopolitica hanno globalizzato lo scenario delle minacce”, racconta a Formiche.net

Aggiornamenti sì, riforma no. La linea di Guerini sulla riforma dell'intelligence

Il presidente del Copasir ha sottolineato l’efficacia della legge 124 del 2007, evidenziando la necessità di mantenere e aggiornare la norma. Nei mesi scorsi aveva proposto l’istituzione un Consiglio di sicurezza nazionale e la definizione una Strategia di sicurezza nazionale per affrontare nuove minacce

Consiglio di sicurezza nazionale, perfino Berlino si muove. E Roma?

L’Italia rimarrà l’unico Paese del G7 privo di una strategia e di un Consiglio di sicurezza nazionale. Il futuro cancelliere tedesco Merz si prepara a dotarsi di un organo permanente di coordinamento strategico incardinato nel suo ufficio. La mossa riflette la necessità di rispondere in modo strutturato alle minacce ibride

007 nelle università. Perché le opposizioni dicono no all’articolo 31 del ddl Sicurezza

Il disegno di legge è al centro del dibattito politico. Approvato dalla Camera a settembre, l’articolo 31 ha suscitato critiche per il suo impatto sulla collaborazione tra enti pubblici e servizi segreti. Le opposizioni lo considerano una minaccia alla democrazia e alle libertà individuali, mentre il governo respinge le accuse di allarmismo

Dobbiamo far crescere i satelliti europei. Guerini racconta come

Il presidente del Copasir ha inaugurato il master in Analista delle politiche internazionali di difesa e sicurezza a Palermo. Ha parlato di ricerca universitaria, pubblico-privato, rafforzamento delle capacità cyber, ruolo strategico dei satelliti europei e spyware

Uno scudo contro le interferenze straniere. La proposta di Calenda

Il leader di Azione ha proposto “report periodici sulle interferenze accertate”. Aperture dal sottosegretario Mantovano. Nei mesi scorsi Borghi (Italia Viva) aveva proposto di istituire un’Agenzia contro la disinformazione e per la sicurezza cognitiva. Sul tavolo anche il disegno di legge di Guerini (Partito democratico) sull’architettura di sicurezza nazionale

Che si dice della riforma sull’intelligence. Le versioni di Letta, De Gennaro, Guerini e Mollicone

Letta, De Gennaro e Guerini schierati a difesa dell’impianto attuale in vigore dal 2007. Mollicone, citando Mantovano, evoca la necessità di “un’azione innovativa con approvazione trasversale in Parlamento”. Ma in che direzione? Ecco cosa si dice

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