La sera prima del Congresso andavamo in via della Vite. Al numero 7, per l’esattezza, di un palazzotto un po’ fatiscente e senza ascensore che s’affaccia su quella strada, stretta e poco illuminata, che corre quasi parallela tra le più rinomate Frattina e Condotti. Era lì, nel cuore della Roma dei Palazzi della politica (espressione non ancora pienamente in voga)…