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La militanza come antibiotico per l'antipolitica. Tatarella visto da Giubilei

In vista dell’evento in Senato dell’8 febbraio, ecco l’intervento del presidente della Fondazione Tatarella: “Uno stimolo per i più giovani: la sua storia dimostra come da una piccola città sia possibile arrivare al vertice delle istituzioni senza però mai snaturarsi né perdere la genuinità che è rimasta per tutta la vita un suo tratto distintivo”

Elogio dell’intesa e di chi andò Oltre il Polo. Così Violante ricorda Tatarella

“Tatarella pensava a un partito conservatore moderno, ovvero quello che sta cercando di mettere in piedi oggi Giorgia Meloni”, commenta con Formiche.net l’ex presidente della Camera. La sua lezione? “In Parlamento siedono persone che la pensano diversamente e che però devono trovare una soluzione che non sia imposta dal pugno sbattuto sul tavolo, ma figlia della capacità di cedere su alcuni punti per arrivare al risultato”

Destra al governo, perché la lezione di Tatarella è (più) attuale. Speciale Formiche.net

Nell’anniversario della scomparsa del padre della destra moderna, che coincide con l’avvento del governo conservatore di Giorgia Meloni, Formiche.net dedica all’esponente politico pugliese uno speciale, per stimolare una riflessione sugli spunti di ieri e sulle esigenze di oggi (con un piglio poco commemorativo e molto di prospettiva)

Chi è e cosa pensa Katalin Novák, presidente ungherese. L'incontro con Meloni

Conservatrice, fautrice di politiche per la famiglia e filo atlantista, ha da subito condannato l’aggressione di Mosca a Kiev: “L’Ungheria in quanto membro dell’Ue e della Nato non è neutrale e sta dalla parte delle vittime. La responsabilità di Vladimir Putin per questa guerra è cristallina”

La destra di oggi e i giganti Dc di ieri. Tabacci celebra Marcora e Misasi

Mercoledì in Parlamento verranno ricordati il partigiano cattolico (poi ministro) Albertino Marcora e lo statista Riccardo Misasi, con molti esponenti della destra. Tabacci, che lavorò con Marcora e visse da protagonista quegli anni, racconta queste due figure della sinistra Dc

Ma su accise e caro benzina a cosa serve agitare la maggioranza?

In un momento caratterizzato dall’estrema difficoltà dell’opposizione di braccare l’azione del governo, la maggioranza è riuscita a innescare una frizione al suo interno. Su un fronte, quello delle accise, troppo secondario per rischiare di compromettere il lavoro fatto su altri fronti (come geopolitica, relazioni internazionali, energia)

Dal Covid ai conti pubblici, ecco perché Meloni era pronta davvero

Possibile ammettere, senza faziosità, che in Italia esiste una destra del buongoverno che naturalmente può piacere o meno, ma che ha piena legittimità di governare, senza rischi né per la finanza pubblica né per la democrazia

Il rapporto tra Meloni e comunità ebraica è più forte di tutti i dubbi

Oggi tutti prendono atto dell’assenza di pregiudiziali da parte dell’ebraismo nei confronti della Meloni, anche come forma di continuità con quel passato rappresentato dalla visita di Gianfranco Fini in Israele

Centro e sinistra, le illusioni di Castagnetti secondo Gargani

Lo storico esponente democristiano: “Dallo scorso 25 settembre il centro non c’è più, per cui invito tutti a non parlare di centrodestra. Ora c’è un governo di destra. Da trent’anni cerco di superare la diaspora della Democrazia Cristiana e credo che, paradossalmente, la vittoria della destra dovrebbe convincere tutti che c’è bisogno di una sinistra come c’è bisogno di un centro”

Libertà culturale senza egemonia. Rossi sui 10 anni di FdI

“Dobbiamo passare da una visione egemonica della cultura imposta dalla sinistra fin dal secolo scorso a una visione dove le culture politiche devono essere libere di manifestarsi. L’Occidente? Attraversato non da visioni culturali ma da imposizioni ideologiche. La Rai? Strumento fondamentale per aiutare l’Italia a raccontarsi, dentro e fuori”. Conversazione con l’ex consigliere della Tv di Stato

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