Un caso eclatante di radicalizzazione, di proselitismo e di adesione al jihad fino a diventare un potenziale “ordigno umano”, definizione di Alberto Nobili, capo del pool antiterrorismo della procura di Milano. Un’operazione, condotta dalla Digos di Milano e dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione con la collaborazione del Centro antiterrorismo dell’Europol, ha riportato all’attenzione l’area balcanica, vera fucina di terroristi e di tensioni geopolitiche