La Commissione europea ha imposto sanzioni da 700 milioni di euro alle due piattaforme per violazione del Digital Markets Act. Sebbene da Bruxelles precisino che non è una risposta ai dazi di Washington, è una decisione che va contro le richieste della Casa Bianca
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Trattare con Trump, ma a una condizione: le regole Tech Ue non si toccano
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, assicura che il bazooka è ancora sul tavolo e non intende toglierlo. Le dà manforte la vice Henna Virkkunen, che vuole arrivare a un accordo con gli Usa senza rivedere le leggi comunitarie. L’ultima ipotesi di Bruxelles in caso di mancata intesa è una tassa sui ricavi pubblicitari digitali
Perché l'Ue contro Google è benzina sul fuoco
Da Bruxelles accusano Big G di aver violato il Digital Markets Act (Dma), in relazione ai servizi di Google Search e Google Play. Dall’azienda si difendono, affermando che queste decisioni ledono utenti e consumatori. L’ennesimo capitolo di una faida che finirà per incancrenire ancor di più i rapporti sulle due sponde dell’Atlantico
L'Europa con il fiato sul collo delle Big Tech cerca una sponda dal dialogo tra Usa e Cina
L’ultimo a finire nella lista dei gatekeeper del Dma è stata Booking, mentre ulteriori indagini saranno rivolte a X. I nuovi strumenti tecnologici si moltiplicano, da Chat GPT-40 a Claude, che ha fatto la comparsa nel nostro mercato. Ma Bruxelles da sola non può arrivare ovunque e ha bisogno della collaborazione delle due superpotenze
La rete a forma di Dma. L'intesa Big Tech per l'Ue
Insieme a loro, altre sette aziende si apriranno ad accademici, aziende e politici per stimolare il progresso e l’innovazione in Europa. Mentre negli Stati Uniti il dibattito sulle conseguenze dell’open source è ancora in corso
La tecnologia corre più veloce dell'antitrust. Il caso Google (e non solo)
Il Dipartimento di Giustizia americano vuole fare a pezzi le attività di Google nel settore “ad tech”, una mossa estrema che non si vede dagli anni ’80. Il mercato pubblicitario è davvero così pietrificato da aver bisogno di una picconata statale, che arriverà se va bene tra qualche anno? I numeri dicono di no. È il momento di ripensare l’approccio antitrust nei confronti delle società tecnologiche, o resteremo fermi al 1911
Cloud, 5G, rete unica? La parola chiave è sovranità. Parla Butti (FdI)
Fratelli d’Italia si schiera sulle principali partite tecnologiche: il cloud va affidato alle piccole e medie imprese italiane, lo sviluppo del 5G va fatto ripartire (anche con vendor cinesi), la regolamentazione europea delle Big Tech è benvenuta, TikTok è un social come un altro, il piano della rete unica va ridiscusso attraverso il Progetto Minerva e una “nuova Tim”
Perché la decisione contro Google non è una buona notizia per Apple
I giudici del Tribunale dell’Ue danno ragione alla commissaria Vestager. Pur avendola ridotta, si tratta della sanzione più alta mai imposta in Europa, con cui Bruxelles incassa un punto nella “guerra” alle Big Tech, dopo una serie di sconfitte in giudizio. La decisione ignora l’importanza e il potere di Apple come sistema operativo concorrente
Tutto quello che può andare storto con il Dma
L’anno prossimo il pacchetto di regole che tenterà di ingabbiare le Big Tech entrerà in vigore, ma molti a Bruxelles sono preoccupati per una mancanza di personale, i ricorsi delle società, e i margini di movimento che gli Stati membri non vogliono abbandonare, in barba alla volontà accentratrice della Commissione. Chi punta a un dialogo pacifico avrà difficoltà a ottenerlo, da entrambe le parti…
Amazon si accorda con Bruxelles e anticipa gli effetti del Dma
Sull’azienda pendevano due indagini Antitrust per condotte che, con l’entrata in vigore delle nuove regole europee, sarebbero state considerate scorrette. Allora ha anticipato i tempi presentando alla Commissione una lista di impegni. Perché lo ha fatto e cosa vuol dire per il diritto europeo secondo il prof. Giuseppe Colangelo (Luiss)