Un arbitro chiamato abitudini ci fischia sempre in "fuorigioco". Siamo, per un'Italia al rilento, una ciurma di giovani donne e uomini, senza una generazione di appartenenza per far valere i propri diritti. Anche le classificazioni sociologiche non sanno dove piazzarci e ci buttano a volte in mezzo al generico 2.0 dove finisce tutto ciò che non comprendono più. La cosa…
figli
Figli di Italia, ai tempi della crisi
Preoccupazione giovanile. Mi riferisco ai trentenni di oggi, senz’altro i figli del precariato, ai quarantenni, ai paradossi italiani per cui non si sa se cinquanta anni sono troppi o pochi: “per smettere di lavorare, pochissimi. Per trovare un posto, troppi. Lo dicono gli annunci economici che, in barba alla legge, pongono ai candidati un limite d’età. Cronaca dell’ultimo dei pregiudizi.…
"Il mercato dei figli"
la allarmante inchiesta di avvenire su "la creazione di un mercato globale del corpo femminile governato da grandi interessi e dall’idea che la donna/madre sia riducibile a “fattrice” di figli/figlie a loro volta ridotti a “prodotto”. Prodotto di un desiderio (comprensibile) di paternità e maternità difficili o naturalmente impossibili. E prodotto di un commercio (inaccettabile) tra abbienti, che comprano, indigenti…
L’equilibrio
Torni a casa. Lo fai periodicamente. In ossequio ai solstizi e agli equinozi della vita. Uno qualunque sei, e come chiunque vai e torni. Anonimo e indistinguibile per tutti, eccetto che per il cane con cui sei cresciuto. Un giorno, però, quel giorno, il ritorno si fa muto. Un sibilo di silenzio assordante che preme direttamente la testa. Dal vialetto,…