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Ecco il teorema Fitto sulla nuova coesione europea

A Bari Fitto porta come paradigma l’invasione russa dell’Ucraina, che ha impattato su più fronti, come l’energia, le infrastrutture, ma anche l’approvvigionamento dei materiali critici, passando per il grano. “Non è più possibile decidere una serie di priorità e mantenerle tali per sette anni a fronte di cambiamenti repentini”, ha aggiunto. E ricorda come aree europee limitrofe alla Russia si stiano progressivamente spopolando a causa del conflitto e proprio in quei confini le politiche di coesione rappresentano l’unico strumento per produrre un plus

Vi spiego il feeling tra Meloni e von der Leyen su Ue e non solo. Parla Mauro

L’Italia è tornata centrale nel rapporto con l’Ue. Il governo si è laureato a pieni voti nel contesto europeo, anzi, il ruolo di Meloni è stato non di rado visto come quello che poteva “rafforzare una sorta di clausola di salvaguardia del rapporto” con i protagonisti dello scenario politico come la nuova amministrazione americana. Conversazione con l’ex ministro della Difesa ed esponente popolare vicino a Weber, Mario Mauro

Senza fondi di coesione le Regioni non respirano. L'analisi di Ventola (Ecr)

Conversazione con l’eurodeputato pugliese di Ecr sul macro tema del bilancio Ue, strategico per il futuro dei territori più svantaggiati, nel giorno in cui il vicepresidente Fitto ne discute a Bari con tutta la commissione Libe. “Il rischio può essere quello della creazione di un fondo unico, se non verrà definito per bene chi fa e cosa”

Bilancio e coesione, le rassicurazioni di Fitto a Bruxelles

“Le Regioni non saranno penalizzate dalle riforme che non vengono rispettate dal livello nazionale. Questo e’ un modo per poter tutelare le regioni con questa modalità di condizionalità”. Così il vicepresidente della Commissione Europea Raffaele Fitto in commissione Regi a Bruxelles ha tranquillizzato gli eurodeputati

Un anno dalle elezioni europee. Cosa è cambiato per l'Italia? Ruoli, politiche, alleanze

Dodici mesi fa la nascita del nuovo Parlamento europeo ha segnato un punto di rottura col passato: i dubbi alla sinistra del Pd sul piano ReArm, la marcia indietro sulla dottrina Timmermans e la centralità italiana trainata dal governo Meloni sono gli elementi principali del dibattito. Senza dimenticare sfide come difesa e IA

A Bruxelles Mattarella raccoglie il consenso europeo

Due concetti su tutti. Primo: l’Italia è nel cuore dell’Europa, ha scritto in italiano sui social Metsola. Secondo: “Risponderemo al suo Nessun Dorma”, promette von der Leyen. Due dichiarazioni che da un lato spiegano quanta considerazione ci sia di Roma nelle sedi europee, e dall’altro come la Commissione intende affrontare una fase di definitiva maturazione dell’Ue, sia per i richiami avanzati dal Presidente della Repubblica, sia perché si tratta di riforme ormai non più procrastinabili. In questa direzione vanno lette (e rilette) le parole di Mattarella, che aveva sottolineato con veemenza il senso collettivo di responsabilità

Pnrr e non solo. Tutti gli incontri di Fitto a Roma tra coesione e grandi opere

In occasione della prima visita in Italia da vicepresidente della Commissione europea, l’ex ministro del governo Meloni (che ha incontrato i ministri Foti e Salvini) puntualizza il perimetro di azioni strategiche come le politiche di coesione, la valorizzazione delle città, il cronoprogramma del Pnrr e il coordinamento in materia di trasporti

Un ruolo chiave per l'Italia in Ue. Cosa ha detto Meloni in vista del Consiglio Europeo

Di Giorgia Meloni

“Credo che tutti, in quest’Aula, possiamo riconoscere come il ruolo assegnato all’Italia nella nuova Commissione sia adeguato al peso della nostra nazione in Europa: è un risultato che conferma la centralità dell’Italia nel nuovo contesto europeo e, dal mio punto di vista, anche la capacità del nostro governo di far valere le ragioni dell’Italia”

Meloni è la nuova destra d'Europa. L'analisi della tedesca Faz

Dopo il Wsj, la Faz analizza il percorso strategico della premier italiana, sia alla luce della volontà delle “anatre zoppe” Scholz e Macron di decidere in solitaria e nomine Ue, sia dopo lo scatto italiano che ha portato Fitto alla vicepresidenza esecutiva. “A due anni buoni dall’arrivo al potere a Roma, Giorgia Meloni ha una notevole influenza a Bruxelles e Washington. Riuscirà a farne buon uso?”

Basta veti, all'Ue serve una Commissione operativa. Parla Giordano (FdI-Ecr)

“L’allargamento a destra del Parlamento europeo? Rispecchia esattamente la volontà dei cittadini europei manifestata durante le ultime elezioni e questa non dovrebbe essere considerata come un problema, ma andrebbe semplicemente rispettata”. Conversazione con il segretario generale di Ecr Party

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