Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

L’Ira di Trump. Che succede alla transizione se torna The Donald?

L’ex presidente e probabile sfidante di Biden promette di far saltare il Green Deal americano e “massimizzare la produzione di combustibili fossili”. Possibile che una nuova amministrazione da lui guidata abbia ripercussioni sulle emissioni statunitensi ma anche sul friend-shoring globale. Tuttavia, gli Stati che più hanno beneficiato dei sussidi green sono a guida repubblicana, le aziende hanno aggiustato i loro piani e la rete di alleanze ha riflessi sulle scelte interne

Materiali critici e supply chain sostenibili. Verso un piano italiano

Terza riunione del Tavolo tecnico nazionale sulle materie prime critiche al ministero delle Imprese e a quello dell’Ambiente. Obiettivo: rafforzare il coordinamento tra le parti e delineare una strategia nazionale per assicurarsi il flusso sicuro e sostenibile di materiali. Aiuta l’asse con Parigi e Berlino; ora si guardi a riciclo e sviluppo, anche al G7

Perché l’Occidente non può permettersi un flop del summit Ue-Usa

Von der Leyen e Michel incontrano Biden. Sul tavolo ci sono un club per acciaio e alluminio e un accordo sui materiali critici per far accedere gli europei ai sussidi dell’Inflation Reduction Act, con un contorno di allineamento contro la Cina. Ma le differenze e le resistenze di alcune cancellerie del Vecchio continente stanno ostacolando la creazione di un fronte comune

Ue, Usa, Cina. Così la geopolitica rimodella l’industria dell’auto elettrica

Sale la tensione tra Bruxelles e Pechino in seguito all’annuncio dell’indagine europea sulle distorsioni di mercato. La svolta assertiva dell’Ue porta verso un cambio di passo nella relazione commerciale e politica con la Cina. E mentre le due potenze cercano di bilanciare rischi e aperture, Ford congela la costruzione della maxi-fabbrica per batterie con tecnologia cinese

Materiali critici, batterie e auto. Ue e Cina alla guerra commerciale?

Da una parte Bruxelles accelera per riguadagnare controllo sulle supply chain delle materie prime. Dall’altra Pechino, che già le domina, minaccia ritorsioni per le mosse Ue a protezione del mercato interno. Mentre cresce la possibilità di una battaglia a colpi di dazi, il caso dell’auto elettrica fa venire a galla le ragioni del de-risking

La Via delle materie prime. Pechino accelera sugli investimenti strategici

La Via delle materie prime. Boom degli investimenti cinesi sui materiali critici

Aumentano i soldi cinesi che scorrono lungo la Via della Seta, nonostante la netta riduzione di contratti per le infrastrutture. Il motivo è la forte spinta cinese sul settore minerario che, unito all’espansione della capacità nazionale di raffinazione, consolida lo strapotere del Dragone sulle filiere più essenziali

Guerra dei chip, il contrattacco cinese. Limiti all'export di metalli essenziali

Pechino impone restrizioni su gallio e germanio, utilizzati per produrre i semiconduttori, per motivi di sicurezza e interesse nazionale. È la risposta ai limiti sempre più duri di Washington e alleati per ostacolare l’industria cinese dei chip avanzati. Nonostante la propaganda cinese provi a tingere la mossa di verde

TTC4

Ue-Usa, partnership più stretta e vista sulla Cina. Le conclusioni del Ttc

Alla quarta riunione del Consiglio commercio e tecnologia gli alleati transatlantici hanno lavorato per perfezionare una strategia politico-economica comune. Economie emergenti, supply chain, tecnologie verdi, materiali critici, acciaio e alluminio, IA e non solo. Il tutto in chiave di de-risking da Pechino, che spinge per allontanare Ue e Usa. Ma l’Europa scala la marcia

Materiali critici, Parigi annuncia un fondo d’investimento nazionale

È una prima mossa che segnala la volontà di reindustrializzare il Paese nella corsa al cleantech, a partire dalle filiere abilitanti, in risposta agli incentivi americani. Ma dove sta il coordinamento europeo?

Auto elettrica

Tutti i mal di pancia (italiani e Ue) sull’auto elettrica. Con vista Cina

La transizione a tappe forzate ha smosso gli animi degli italiani, in pensiero per la filiera dell’automotive e per la miopia delle scelte. Maretta anche a livello internazionale, dove nonostante gli sforzi di cooperazione sulle materie prime, la diatriba europea con gli Usa sui sussidi verdi lascia spazio alla Cina

×

Iscriviti alla newsletter