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Torna Rome Foreign Policy Club, il podcast di Formiche con Ecfr

Disinformazione e intelligenza artificiale sono i temi della prima puntata della seconda stagione. Poi cavi sottomarini, imperi digitali e resilienza democratica

Con Kyiv, contro le fake di Mosca. Nel nuovo gruppo c’è anche l’Italia

Una dozzina di Paesi hanno aderito allo Ukraine Communications Group, lanciato ieri da Stati Uniti e Polonia. L’inviato americano Rubin: “Migliorerà la nostra capacità di rispondere all’infowar di Mosca”

Cosa insegna il caso Mali sulle fake russe e cinesi. Parla Caniglia (Atlantic Council)

La missione Onu in Mali lo dimostra: è fondamentale una comunicazione strategica per evitare di lasciare spazi alle info-op di Mosca e Pechino, dice l’esperto dell’Atlantic Council. “L’Italia deve prendersi più responsabilità su alcuni dossier, per esempio l’Africa”

Israele-Hamas, il pozzo dell’informazione è inquinato. Parla Caniglia (AC)

“Nel contesto di un conflitto complesso come questo, con una grande quantità di attori coinvolti con agende diverse e anche in contrasto tra loro, le fragilità di Paesi come l’Italia aumentano e su queste si inseriscono tentativi di manipolazione”, spiega Mattia Caniglia, associate director for capacity building del Digital Forensic Research Lab dell’Atlantic Council

Come cambia la disinfo russa, anche in Italia. Parla Caniglia (Atlantic Council)

Con operazioni più piccole di quelle orchestrate in passato, Mosca sfrutta le finestre di opportunità offerte dal dibattito pubblico su temi divisivi come l’invio delle armi all’Ucraina, spiega Caniglia (Digital Forensic Research Lab). Il nostro Paese “rimane un obiettivo importante per queste operazioni di disinformazione a causa del suo ruolo in Europa e nel mondo”. Antidoti? “Media literacy e Osint”

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