La scelta “pizza e normalità” di Giorgia Meloni durante la sua permanenza a New York per l’Assemblea generale dell’Onu, è tarata su un’esigenza familiare e racconta di una legittima decisione presa da chi ha preferito un momento tranquillo rispetto al tappeto rosso di ricevimenti e cotillon. Andrebbe elogiato, piaccia o meno il premier, il tentativo di essere normale anche in presenza di un ruolo davvero eccezionale
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Dalla platea dell'Onu ai decisori Ue. Cosa dirà Giorgia Meloni a New York
Fiori a Colombo per preservare i simboli che la cancel culture vuole abbattere, rassicurazioni sul ruolo italiano (no a un campo profughi di tutta l’Europa), incontri con Kenya e Guinea (in ottica sbarchi) ed Erdogan (in ottica geopolitica). La prima giornata di Giorgia Meloni all’Onu in attesa del discorso di domani. La tappa nel palazzo di Vetro come visione d’insieme e, al contempo, specifica sull’area africana che è dentro quella mediterranea (e quindi europea)
Contenere l'immigrazione, così il centrodestra italiano (unito) punta all'Ue. Parla Romeo
Intervista al capogruppo della Lega in Senato: “È difficile adesso valutare i paletti, prima lavoreremo sull’idea di allargare il più possibile il centrodestra: è una cosa naturale che il centrodestra unito vincente in Italia lo sia anche in Europa: solo così potranno esserci delle buone possibilità di mandare via dal governo i socialisti”
Cambiare schema in Ue? Una questione di salvezza nazionale per l’Italia. Parla Fidanza
Conversazione con il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo: “Gli sforzi di Meloni a livello europeo sono stati e sono massimi, fin dal primo Consiglio a cui ha partecipato. Nessun premier italiano era mai riuscito a porre con tanta forza il tema migratorio prima d’ora. Pensare che si possa affrontare un tale flusso da soli, come dice Marine Le Pen, è un’utopia”
Il centrodestra italiano si può esportare in Ue, ecco come. Parla Saccone
L’esponente popolare dell’Udc: “L’errore da non commettere? Far prevalere gli interessi della campagna elettorale sugli interessi della coalizione, perché questo sarà un autunno non facile da gestire. Mi piace molto il tono di responsabilità usato da parte del premier, dove da un lato si accentuano le cose positive che si sono fatte e dall’altro però si segnala che vi sono delle difficoltà”
Merci più gas, col piano Meloni l'Adriatico diventa geo-strategico
Il Mare connesso al Mediterraneo potrebbe assumere un peso straordinario se si concretizzasse il polo di Trieste come base della via del cotone: in quel caso le merci indiane si sommerebbero strategicamente alla rotta del gas che già con il Tap è punto fermo (in attesa del suo raddoppio e delle decisioni su EastMed)
Migranti, Ucraina e valori. Cosa si sono detti Meloni e Orban
Dopo la partecipazione al Budapest Demographic Summit Giorgia Meloni ha incontrato il Primo Ministro ungherese: eccellenti le relazioni bilaterali tra Roma e Budapest. Meloni: “Viviamo in un periodo in cui tutto quello che apprezziamo è esposto a degli attacchi. Senza identità non siamo altro che meri numeri”. Orban: “Ai nostri fratelli d’Italia diciamo avanti ragazzi”
Qatar e G20, così Meloni ha centrato gli obiettivi. Parla l'amb. Checchia
“Esiste una sintonia tra Italia e Qatar nell’attenzione al Sud globale, entrambi i Paesi potranno offrire un contributo per lo sviluppo sostanziale di quell’area. Accanto alla forte dimensione bilaterale c’è anche un richiamo al piano Mattei che tocca non solo l’Africa ma sfiora le coste dell’India e che ha trovato al G20 espressione nella splendida iniziativa di un corridoio energetico commerciale dall’India al Medio Oriente e fino all’Europa”. Conversazione con Gabriele Checchia, già ambasciatore d’Italia presso l’Ocse, alla Nato e in Libano
Avanti tutta sul fronte sud. Il G20 letto dall'ambasciatore Armellini
L’analisi del vicepresidente esecutivo dell’associazione Italia-India: “Tra i due Paesi un rapporto antico di tradizione. Pochi lo ricordano, ma la motorizzazione privata in India è stata creata da Fiat-Piaggio: questo ancora vale molto nell’immaginario collettivo. Adesso stiamo avviando una fase di sviluppo importante nel rapporto bilaterale, che però va rafforzato”
Fronte sud, Bri e Africa. Cosa porta a casa Giorgia Meloni dopo il G20
Non era scontato, sul fronte cinese, che Roma riuscisse ad armonizzare indirizzi e modalità di azione: Meloni ci è riuscita nel momento in cui ha messo nero su bianco che si può essere partner commerciali senza per questo essere legati a doppia mandata, come era accaduto in occasione della sigla del memorandum Bri. In questo senso vanno lette le parole del premier, quando spiega che la Via della Seta non è l’unico elemento nelle relazioni tra Roma e Pechino